Come vincere le emozioni negative

Come vincere le emozioni negative la personalità e la realizzazione vera

 

Come vincere le emozioni negative

 

07.03.2017

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Fratelli diletti, fratelli cari, con immenso gaudio accorriamo al vostro richiamo e ci collochiamo vicino a voi in un abbraccio spirituale tra i nostri Spiriti ed i vostri Spiriti.

 

È vero, non abbiamo più un corpo fatto di carne, e tanti altri corpi che nella nostra evoluzione si sono dissolti, perché non più necessari. Ma il corpo spirituale, che sopravvive a tutte le Dimensioni dello Spirito, ci permette anche di abbracciarvi simbolicamente e ricavare da questo abbraccio una gioia incontenibile, una gioia immensa.

 

Attraverso questa intesa tra i nostri Spiriti, anche noi riceviamo una carica d’amore, ed è come una linfa vitale per la nostra vita. L'amore è come una sorgente che produce energia, che produce amore fraterno, una fontana perenne che dà e riceve in continuazione.

 

Devo dirvi però, fratelli, che anche la vostra vita, senza che voi ve ne accorgiate, è alimentata da una linfa, che è diversa dal vostro cibo, che non ha nulla a che fare con gli alimenti materiali di cui nutrite il vostro corpo.

 

Attorno a voi c’è tanto amore, tanta energia, che però a volte viene male utilizzata. Se date al vostro pensiero l’impronta della vostra mente, nel cosiddetto bene e male, questa energia può annientare, distruggere; ma se collegata al pensiero Superiore, all’amore fraterno, al desiderio di aiutare tutti, soprattutto i fratelli bisognosi e non danneggiare nessuno, l’energia che vi sovrasta diventa benefica e diventa così alimento per tutti i vostri corpi, quelli più sottili.

 

Una sorella ci ha indirizzato un messaggio, una domanda che diventa, a nostro parere, una domanda collettiva. Questa domanda rispecchia quello che è il sunto di tutti i nostri colloqui, di tutti i nostri suggerimenti:

 

Domanda -  Fratelli, tante volte ci avete detto come noi restiamo intrappolati, nel seguire il nostro Percorso, dalla nostra stessa personalità. Quando proviamo sentimenti di rabbia o risentimenti nei confronti di chi pensiamo ci abbia offeso, ci potete indicare come vincere queste emozioni così negative e come possiamo controbilanciarle? Come calmare, come dirigere la nostra mente se proviamo rabbia, risentimenti, gelosie o senso di possesso?

 

Risposta - La cosiddetta personalità, tanto decantata, tanto vantata da molti uomini, a volte è di ostacolo alla realizzazione vera dell’individuo, la realizzazione della sua umanità e della sua dignità. È vero che la personalità, che vi siete costruita e cucita addosso come un vestito, è frutto degli insegnamenti della prima infanzia, e poi dal rapporto del mondo che vi circonda. È la risultante della socializzazione, ed in essa è racchiuso tutto il vostro vissuto di delusioni, di dolori, di sconfitte, ma anche di conquiste, tutte le vostre realizzazioni nel mondo del lavoro e nel rapporto con i vostri fratelli.

 

Quindi, questo vestito che vi siete cucito addosso aderisce così perfettamente alla vostra persona, che diventa quasi impossibile poterlo scollare, per individuare ciò che vale la pena tenere e ciò che invece può essere eliminato.

 

Il Percorso che fate con noi, fratelli, può sembrare lungo, difficile, tortuoso, ma è l’unica modalità per alleggerire la vostra personalità di tutto ciò che è superfluo, di tutto ciò che non serve e che non è vitale per la vostra felicità.

 

Molti elementi che la sorella ha elencato: l’amor proprio, la gelosia, l’invidia, l’invidia provata e l’invidia ricevuta, sono quegli elementi deteriori che tanta sofferenza creano ai nostri fratelli umani, impedendo la realizzazione di quella gioia piena che la vita può offrire quando non ci sono malattie, quando non ci sono quegli ostacoli insormontabili, che a volte il programma incarnativo propone. E allora, in questi casi, bisogna guardare bene alla propria vita, mettendo in risalto tutto ciò che gratifica, tutto ciò di cui ci si può compiacere come frutto del proprio lavoro, ma non nei termini soltanto di arricchimento e di benessere, ma anche come espansione della propria intelligenza nel mondo della cultura, della ricerca.

 

Sono soddisfazioni che hanno un valore immenso e, sicuramente, hanno una valenza in più rispetto a quello che è l’arricchimento e il possesso. Ancora, però, non si è fatta chiarezza su ciò che attiene alla materialità e ciò che attiene ai sentimenti, alle emozioni.

 

I nostri fratelli umani, nell’ambito dei rapporti sentimentali di amicizia o di amore con l’altro sesso, introducono il possesso, che appartiene soltanto alla sfera materiale. Non si può possedere una persona, non la si può tenere legata alla propria vita con la forza, con il ricatto. I sentimenti d’amore appartengono ad un’altra sfera, sono di appannaggio dei corpi sottili.

 

Il vostro corpo fisico vi fa sentire il freddo, il caldo, la sete, la fame, il sonno, mentre gli altri corpi sottili sono preposti alla gioia, al dolore, alla felicità, a tutta quella sfera di sentimenti ed emozioni di cui è colma la vostra vita.

 

Ritornando alla personalità, di cui si parla tanto e si è tanto fieri, dovete distinguere, assieme a noi, con il nostro aiuto, ciò che veramente vi serve da ciò che va rifiutato definitivamente, perché da questa pulizia interiore si creino quegli spazi necessari per l’arricchimento interiore.

 

Cominciate ad eliminare il superfluo, soprattutto i ricordi del passato, che tanto pesano sul vostro cuore e che vengono riproposti continuamente dalla mente. Cancellate il passato, con tutta quella gamma di illusioni e disillusioni, di ferite intime, che sono state così presenti nella vostra vita e, spesso, ne hanno alterato il ritmo, hanno fermato la vostra esistenza per qualche tempo, anche se poi avete ripreso le redini della vostra vita e ricominciato a vivere.

 

Tutte queste emozioni negative, questi ricordi, affidatele, con un grande respiro, al nostro Creatore, Egli trasformerà il negativo in positivo, la sofferenza in gioia, il rancore in perdono. Il perdono è necessario, è indispensabile per potere fugare ciò che non vi fa fare passi avanti.

 

Quante volte vi abbiamo consigliato di improntare la vostra vita al presente, all’attimo fuggente, quel presente che può essere pieno, appagante, se non si fa riferimento al passato o al futuro, di cui si paventa qualcosa che ancora non esiste.

 

Il futuro vi spaventa, vi scoraggia: pensate che possa cadervi addosso come un macigno, senza che vi possiate proteggere.

 

Ma cos’è il futuro, se non un prolungamento del presente? Se il presente è appagante, se il presente lo state costruendo attimo dopo attimo, il futuro sarà quello che voi vorrete. Il passato è disintegrato, l’avete indirizzato all’energia divina che l’ha trasformato in amore, in  perdono.

 

Quanta necessità di perdonare c’è nei vostri cuori! Lo sento.

 

Ma ricordatevi, fratelli: se volete essere perdonati, dovete perdonare, prima di tutto e soprattutto, voi stessi, a volte per un esagerato senso di inadeguatezza, o per sensi di colpa. Anche questi sono elementi da eliminare, gradatamente.

 

Qualcuno vi ha messo in testa che siete i soli responsabili dei vostri dolori, anche di quelli che avete ricevuto dai vostri fratelli.

 

È vero che possono esserci corresponsabilità, non colpe: noi parliamo di responsabilità, perché la colpa non è nel nostro vocabolario.

 

Spesso ci sono responsabilità da entrambi le parti e, comunque, la vera giustizia, quella che voi anelate, che desiderate, non è di questo mondo, perché nessuno può conoscere le motivazioni recondite, intime, che hanno prodotto quelle azioni.

 

Quindi, non si può giudicare e non si può pretendere giustizia, essa appartiene ad un altro mondo, ad un’altra Dimensione, là dove non esistono le sovrastrutture della personalità umana.

 

È vero, fratelli, finchè desidererete vivere in questa Dimensione ambivalente, dovrete fare i conti non solo con aspetti della vostra personalità che vorreste eliminare al più presto, ma anche con quelli dei vostri fratelli, che non vi piacciono. In questi casi, quando è impossibile fare tabula rasa su sè stessi, né convincere gli altri a cambiare, cosa resta da fare? A nostro parere, resta solo la compassione, che è vero amore:  cum pathos,  dal latino, cioè sentire assieme agli altri, accettando anche le diversità, quando queste non sono così eclatanti, così insopportabili.

 

L’accettazione degli altri è il primo passo perché si possa realizzare quel grande sogno della consapevolezza, quel grande respiro che tutta l’umanità desidera senza saperlo: la consapevolezza totale.

 

Tutta l’umanità è protesa verso la felicità, verso il benessere completo, tutta l’umanità desidera pace, desidera armonia, non vuol sentire che c’è tanta gente che soffre, che c’è tanta ingiustizia, tanta disuguaglianza.

 

Nel cuore di ogni uomo è presente questo disegno, che poi è il Disegno divino, il retaggio che Dio ci ha lasciato dentro e di cui noi siamo degli esecutori inconsapevoli.

 

Potremmo diventare consapevoli, allorquando eliminiamo dal nostro cuore ogni pesantezza, ogni turbamento della nostra anima e ci accostiamo ai nostri fratelli senza difensive, ma con la massima disponibilità.

 

Abbiamo debellato quel muro che molti altri fratelli di questa Terra vogliono erigere, ma il vero muro è il muro interiore, il muro della mente, il muro del cuore. È vero che si possono abbattere i muri costruiti con i mattoni, ma i muri interiori, quelli è difficile distruggerli definitivamente, difficile ma non impossibile.

 

Per questi motivi siete qui, assieme a noi, a fare questo Percorso che ormai è un  percorso lineare, senza punti oscuri e senza interrogativi.

 

La vostra Strada è dritta e la state percorrendo nel migliore dei modi, senza titubanze e senza cadute, in compagnia di una profonda fede interiore, la forza divina che vi spinge a vivere in questa maniera. Però, ancora tante difese inutili, superflue della vostra esistenza, devono cadere.

 

Fate come vi consiglio: ogni mattina, appena svegli, immaginate la vostra giornata costellata di tutti quegli elementi gratificanti che riempiono la vostra vita, sia che si tratti di lavoro, sia che si tratti di rapporti armoniosi con la vostra famiglia e con gli altri. Non pensate che vi aspetti una giornata pesante, piena di contrasti e di ostacoli, ma che tutto fili liscio come l’olio, perché così desidera il vostro cuore e così si realizzerà.

 

Non aprite gli occhi, alzandovi dal letto, con l’umore nero, con il pessimismo che vi accompagna sempre. Ogni giorno che si apre davanti a voi è un avanzamento, è un miglioramento, non un regresso. Anche se, apparentemente, tutto non va secondo le vostre direttive, sappiate che si può risolvere, si può migliorare tutto.

 

Eliminate, per quel che è possibile, i tarli della mente, quelli che non vi fanno vedere la gioia, che non vi fanno vivere come si dovrebbe vivere, nella pienezza della vita, soprattutto quando non ci sono malattie o grossi problemi economici.

 

Rivolgete un pensiero d’amore verso voi stessi, perché solo così potete dare amore anche agli altri. Ma se non vi amate, non darete e non riceverete amore. L’amore verso se stessi, significa accettazione anche dei propri difetti, quando questi non possono essere totalmente eliminati. E se voi amate gli altri e accettate gli altri, anche gli altri accetteranno i vostri difetti e le vostre limitazioni: é uno scambio reciproco, un dare e avere continuo, ma non nella maniera in cui siete abituati a pensare.

 

A volte, l’amore che si è dato può tornare a voi da altre fonti, da fonti insospettabili. Il do ut des al quale siete abituati, dovrà cambiare faccia, dovrà cambiare significato.

 

Non siate troppo esigenti con voi stessi, non pretendete dalla vostra vita, dalle vostre capacità, cose eccezionali: accontentatevi di quello che avete realizzato e godete dei frutti di queste realizzazioni.

 

È vero, ci sono dei giovani questa sera che devono ancora espandersi, devono ancora seminare e poi raccogliere, ma anche alla loro età c’è tanto di buono e di bello da mettere in evidenza, da tenere sotto gli occhi continuamente, perché già grande e importante.

 

Vorrei aiutarvi tutti, singolarmente, nelle vostre problematiche esistenziali, ma più che mandarvi il mio Amore, la mia Energia, non posso fare.

 

I cambiamenti che attendete nello scenario della vostra vita, dipendono soltanto da voi. A volte, le intuizioni che pensate siano vostre, possono avere un’altra origine e promanare dall’Universo, dall’Amore dell’Universo, da tutti quei Fratelli che vi hanno sott’occhio, che vi hanno in carico.

 

State molto attenti alle vostre intuizioni, perché vi permettono di costruirvi un habitat migliore, un habitat più idoneo ai vostri desideri.

 

Ora mi fermo, per darvi la possibilità di fare domande, se ce ne fosse bisogno, siamo sempre qui a soddisfare le vostre richieste.

 

Prima di lasciarvi, unite le vostre mani e fate un Cerchio di Energia. Questo Cerchio serve per migliorare la salute, per sostenervi dagli attacchi dei virus, dei batteri, per migliorare le comunicazioni tra i vari chakra. Mandiamo tutto il nostro Amore, scambiatelo con i vostri fratelli, sentitevi una sola persona.

 

La Luce vi inonda, la Luce vi vivifica, l’amore di Dio vi protegge. Siete in questa Cupola di grande potenza, di grande luminosità: tutti i Fratelli dell’Universo, tutti i disincarnati, parenti e amici, vi hanno in carico e vi proteggono. Sentiteli sempre in mezzo a voi come vostri protettori, come vostre Guide.

 

Cosi sia e cosi È,  fratelli.

 

Addio.

 

Come vincere le emozioni negative la personalità e la realizzazione vera è un Messaggio delle Guide Angeliche

 

 

 

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