Parlare Con Gli Angeli Un Angelo Vicino A Me

Parlare Con Gli Angeli Un Angelo Vicino A Me In Stazione

 

Parlare Con Gli Angeli Un Angelo Vicino A Me : ciao Sara voglio raccontarti questa mia storia, nel 1984 vivevo giù in Basilicata con la mia famiglia, ero fidanzata e innamoratissima di un ragazzo anche lui cresciuto a Torino e quindi la vita in quel paesino non ci piaceva molto e il lavoro scarseggiava cosi decidemmo insieme di tornarcene al nord, lui andava a stare dal fratello, io da mia sorella, lui partì un giorno prima perche voleva passare qualche giorno da sua sorella a Napoli, il giorno dopo partivo io e l'avrei aspettato a Torino.

 

Una volta arrivata a Foggia pensai di raggiungerlo, il pensiero di non vederlo per altri giorni mi faceva impazzire, così senza avvisare la mia famiglia, andai alla biglietteria e mi feci sostituire il mio biglietto con uno per Napoli. Avvisai lui dicendogli che sarei partita alle 21. Durante il viaggio ero pensierosa nei riguardi dei miei genitori, sapevo che avevo fatto qualcosa di scorretto nei loro riguardi. Avevo con me due valigie abbastanza ingombranti e le misi sui sedili, tanto il vagone era quasi vuoto, ma arrivò un controllore che aveva finito il turno e con tanti posti si venne a sedere proprio li.

 

All'inizio ero infastidita poi però vedendo che non c'era più nessuno, la sua presenza mi rassicuro un po'. Capii dopo che era il solito cretino che cercava di attaccar bottone con una ragazza sola. Avevo 19 anni ed ero una bella ragazza e quindi mi era già successo altre volte, ma non vedevo l'ora di arrivare a Napoli e togliermelo di torno.

 

Arrivai che era quasi mezzanotte ma quando scesi dal treno non c'era nessuno ad aspettarmi e non sapevo cosa fare, vedevo tante facce strane intorno a me. Cominciai ad avere paura. Ragazzi che si avvicinavano con proposte oscene, chissà cosa pensavano facesse una bella ragazza da sola a quell'ora in stazione. Parlavano un dialetto che io non capivo e si offrivano di portarmi le valigie e accompagnarmi dove volevo. Dovevo trovare un telefono e chiamare il mio ragazzo e vidi una cabina fuori dalla stazione. Con le mie valigie mi avvicinai alla cabina ma una macchina con due ragazzi si avvicinò e insistevano che io salissi, che mi avrebbero accompagnata loro, dissi di no, ma insistevano in maniera brusca. Avevo paura per me, o che mi rubassero le valigie con i pochi soldi che avevo.

 

Fu in quel momento che arrivò un ragazzo che disse loro qualcosa in napoletano e loro andarono via subito. Era un bel ragazzo moro con due bellissimi occhi azzurro mare, non capivo perchè mi dava una sensazione di tranquillità, mi disse che non era il posto giusto per una ragazza sola. Annuii perchè sapevo che aveva ragione. Era come se leggesse i miei pensieri e le mie paure tanto che quando entrai nella cabina mi disse di stare tranquilla, non sarebbe scappato con le mie valigie, mi venne da ridere, perchè era proprio quello che avevo pensato. Parlai con il mio fidanzato, aveva capito male l'orario e sarebbe venuto subito a prendermi. Ci volle una mezzoretta prima che arrivasse, ma a me sembrò molto di più.

 

Io e quel ragazzo nell'attesa parlammo di tante cose, come se ci conoscessimo da tempo ed ero incantata dai suoi occhi e da quanto dolce fosse il suo viso. Arrivo il mio ragazzo, lo baciai, mi girai per salutare quel ragazzo ma mi accorsi che non c'era più. E' stato un attimo e lui era svanito. Ero sicura che il mio ragazzo geloso com'era mi chiedesse chi fosse quel ragazzo seduto con me, ma non mi chiese nulla.

 

Il giorno dopo gli raccontai cosa era successo la sera prima, mi disse che quando era arrivato a prendermi non c'era nessuno con me.

 

Parlare Con Gli Angeli Un Angelo Vicino A Me In Stazione è la testimonianza di Savina

 

Parlare Con Gli Angeli Un Angelo Vicino A Me In Stazione

 

Parlare Con Gli Angeli Un Angelo Vicino A Me

 

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