13.09.2002

Carissimo fratello, carissima sorella, la vostra mente ancora immagina una separazione, una non-continuità, fra la mie Essenza e le vostre, come se infiniti anni-luce scandissero il tempo della nostra conoscenza. Questo è vero per certi versi, se riferito ad una determinata dimensione, quella del vostro pianeta nel quale vige il concetto di spazio-tempo, ma è anche vero che nell’attimo dell’incontro dei nostri esseri – quando lo stato di coscienza ha la sua massima espansione – il tempo e lo spazio si annullano e si è immersi nel senza tempo, nell’eternità.

Tu, fratello, presumi di non poter provare, di non poter sperimentare questa condizione speciale e di esserne tagliato fuori in quanto irraggiungibile dalla tua presunta incapacità. Sai bene che è proprio questo il perno principale attorno al quale ruota tutta la dinamica della tua vita, delle tue molte vite. Ma quale può essere, quale dovrebbe essere il procedimento, il segreto per uscire dal cerchio lineare sul piano ed entrare a far parte e sentirsi parte integrante della sfera? Come si realizza quel salto qualitativo e quantitativo dimensionale, che presumete sia irrealizzabile?

Il primo procedimento, la prima fase del processo di ristrutturazione mentale ed emotiva è diretta ai codici, che avete immagazzinato nel computer interno, e devono essere disinnestati e sostituiti da altri codici formulati e programmati da voi stessi secondo i nuovi temi, i nuovi valori di cui man mano diventate convinti. Badate bene: veramente convinti! Se esiste ancora titubanza, perplessità, i vecchi codici non potranno essere disinstallati. A tal riguardo, abbiamo sempre ribadito come prioritario il riconoscimento del valore assoluto di ogni individuo, senza il quale l’amore di cui tanto abbiamo detto resta un mero desiderio. E anche se è realizzato, se non si comincia da se stessi, non si può porre fine al continuo bisticcio tra i vari elementi della vostra interiorità. In tal senso, diventa imprescindibile la parola amore e la sua estrinsecazione per tutti i tipi di intervento. Solo così diventa una molla che può sollevare non solo il vostro mondo, ma anche ogni parte dell’Universo. La progettazione ex novo dei codici mentali, secondo i nuovi parametri del convincimento interiore, sarà il risultato di un’acquisizione interiorizzata dei molti insegnamenti che le nostre presenze vi hanno indirizzato e che sono diventati frutto di sperimentazione nel vostro quotidiano. Tornando a questi nuovi codici, voi presumete, voi ignorate la propagazione, la possibilità di propagazione, dell’osmosi fra la mente e il vostro corpo emotivo, perché vi vedete ancora sezionati in compartimenti stagni. Invece, dovete convincervi che un lavoro, che si compie in una parte del vostro essere, con la consueta discriminazione del bene e del male – come dite voi – si propaga a macchia d’olio in tutti gli altri settori, in tutti gli altri ambiti. È vero anche che vi siete impegnati nell’armonizzare la mente in modo da ricomporre l’unità dei vari elementi, ma ancora, anche se sempre più di rado, essa ripropone i vecchi modelli, i vecchi assiomi e ripropone il dolore che ne consegue.

Ogni rinuncia che mettete in atto, se non è suffragata da un vero non-attaccamento, ma piuttosto si configura come una fuga da una realtà inaccettabile, produrrà altra scontentezza, altro dolore. La vera rinuncia è la conseguenza di una sperimentazione completa di cui non si ha più bisogno, di cui non si sente più la necessità. È dunque corretta e auspicabile un’attenta introspezione da parte vostra nei riguardi delle molte argomentazioni nelle quali usate molte parole.

Perché vi dico tutto questo? Perché vedo dentro di voi, e ammiro, i vostri sforzi e sento l’ansia che anima la vostra ricerca nella quale non è ancora presente, non è stato ancora messo a fuoco, il meccanismo principale attraverso il quale si può andare veramente avanti e, senza neanche accorgersene, si può fare quel salto dimensionale nel quale siete già presenti, ma ancora non ne avete coscienza.

Vedi, fratello? Il salto è veramente breve e raggiungibile in un fiat, grazie alle caratteristiche della tua Individualità spirituale e i percorsi incarnativi che porta seco come sommatoria di consapevolezza. Fratelli, anche se vi siete incontrati in questa dimensione e condividete una comune e simile esperienza, non dovete dimenticare che ogni essere rappresenta una sua specificità come frutto di infinite sperimentazioni multi dimensionali che lo renderanno sempre, pur nell’unità dell’Universo, unico e irripetibile come in quell’immagine puramente didattica che qualche volta abbiamo proposto alla vostra immaginazione, sia pure da collocare sul piano. Ora ve la ripropongo in una sfera. Create questa immagine nella vostra mente e vi renderete conto che sul piano potrete essere in un piccolo spazio e in un determinato momento, ma in un’immagine multi circolare, in continuo movimento ascensionale, per salti quantici potete essere onnipresenti. Questo, in analogia col nostro Creatore, con l’Essere propulsore, con l’Energia creante di cui ognuno è parte integrante. A tal punto vi rendete conto quanto sia riduttivo e insignificante il valore che attribuite al vostro corpo fisico e alla sua perdita definita morte. Ciò nonostante, bisogna tenere in grande considerazione il servizio che esso vi offre per compiere la vostra opera.

Se vuoi chiedere qualcosa, fratello…

D. – Poiché da tutte le parti sorgono scuole di pensiero, spesso eterogeneo fra quello dell’una e dell’altra, vorrei sapere se sia giusto pensare che ognuno vivrà la propria esperienza nella quale crede, mentre altri, pur vivendo anche nella stessa casa, ne vivranno un’altra completamente diversa?

D. – Tu, fratello, hai colto in pieno l’essenza, che fa di voi i co-creatori dell’esistenza. È proprio così che si comprende l’affermazione che ognuno crea la propria realtà. Questo assioma non ti faccia mai perdere di vista il rispetto per tutti gli altri, qualunque sia il loro modo di percepire il mondo. La Verità è poliedrica, ha innumerevoli sfaccettature, ognuna delle quali cambia da soggetto a soggetto, secondo l’angolo di incidenza del raggio della percezione, nello stesso modo di un ologramma che cambia col cambiare dell’angolo visuale e secondo le aspettative che poi diventano realtà con le forme-pensiero. Ma le molte facce del poliedro, apparentemente diverse l’una dall’altra, compongono il poliedro nella sua unità. È la visione globale quella che conta. Nessuno, quindi, si senta autorizzato a considerare che gli altri siano in errore. È importante non fissarsi e non cadere nel fanatismo di credere in un unico frammento di verità e di scartare tutti gli altri frammenti. L’unico aspetto da considerare con estremo rigore è il principio etico universale che vi dovrebbe contraddistinguere nell’esercitare l’amore per tutti. Quando non avvertite la risonanza interiore fra i vostri fratelli e voi potete anche dissociarvi e continuare per la vostra strada rispettando il cammino degli altri, anche se diverso dal vostro che non necessariamente deve essere condiviso. Ognuno, legittimamente, sceglie il proprio percorso che è sempre soggettivamente vero.

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