08.04.2004

Sono venuto per portare ad ognuno di voi una ventata di primavera, di gaiezza, di serenità.

Nel tripudio della natura che appare sotto i vostri occhi, in una miriade di colori e di forme, non è visibile ciò che veramente succede a livello atomico, a livello energetico. Gli influssi energetici che dal cosmo giungono sulla Terra hanno come risultato quello che voi chiamate la rinascita della natura. Da ciò che apparentemente era morto, senza vita, viene fuori un germoglio, un fiore, ed è questo il processo che investe tutti i vari regni. Come potreste essere esclusi solo voi fratelli che appartenete ad un regno molto più elevato dal punto di vista spirituale? Ma a livello atomico e subatomico siete parte integrante della natura.

Se siamo qui, questa sera, in gran numero, è per confermarvi il miracolo che mai come in questo momento, e in maniera così eclatante e significativa, si ripropone nei vostri vari corpi. A volte questo risveglio così repentino può essere scambiato per qualche tipo di malessere, per qualche tipo di malanno, ma se vi sentite parte integrante della natura tutta dell'Universo, dovete riconoscere di non poter restare fuori dai mutamenti che si producono, non solo nella vostra Galassia, ma nell'Universo intero.

Non attribuite, dunque, al lavoro, alla mole di lavoro che svolgete, o agli anni che passano, quelle sensazioni anomale che registrate nel vostro corpo fisico, durante la vostra giornata; ma riflettiamo insieme sul termine e sul valore, sul significato che date a questo fenomeno. Tutto questo non dipende da quegli schemi mentali con i quali catalogate le vostre sensazioni, i vostri stati emotivi, la vostra fisicità e le vostre interiorità che avete collocato su due binari, su due sponde: in una delle quali sta il benessere e nell'altra sta il malessere; in una delle sponde considerate la salute e in un'altra la malattia. Ma questi due poli non possono esistere separati e contraddistinti, nemmeno al vostro livello vibratorio, dove vige la legge del dualismo. Dovete prendere in considerazione tutta la gamma di frequenze compresa tra questi due poli.

è vero anche che esistono dei livelli, dei gradi, sempre per dirla con voi, di questo benessere o di questo malessere, ma facilmente la mente umana tende a spostarsi verso uno di questi due opposti. E l'uomo, vostro fratello, è alla ricerca spasmodica della felicità assoluta e a rinnegare completamente tutto quanto non è inerente ad essa.

Questo è un modo insano di vivere, perchè produce, propina, illusioni e disillusioni, per cui l'avidità e la scontentezza per l'inappagamento diventano un fatto scontato. Bisogna anche dire che è un vostro diritto ricercare la felicità e il benessere, perchè, come aspirazione, ogni creatura porta seco l'impronta divina, l'impronta della magnificenza e della pienezza assoluta, ma non si può rinnegare, non si può disconoscere che ogni incarnazione comporti anche dei sacrifici, delle sofferenze inevitabili, proprie o altrui, che poi è la stessa cosa. E se qualcuno si chiede a cosa serva questa sofferenza, se essa sia inefficace, se sia sterile, deve rispondere che tutto ha una sua ragione d'essere, com'è nel Piano di Dio, e ogni incarnazione si programma, si progetta, secondo questo Piano; la sofferenza diventa sterile ed inutile quando non produce un risveglio, quando non accomuna gli uomini, quando soggiace a se stessa senza attivarsi per cessare.

La sofferenza è inutile quando è intesa come aspirazione, o quando si pensa che un Dio di Amore, che un Dio di Misericordia, sia anche un giudice crudele. Con quanti concetti inutili, falsati, avete riempito la vostra mente nell'arco di una vita, o di molte vite! Ne basterebbe una sola, come ben vi indicò il Cristo nella Sua ultima venuta in questo mondo. Basterebbe una sola vita per il risveglio totale della coscienza.

In quella semplicità, apparente semplicità del Suo Messaggio, si può cogliere la grandezza delle Verità più inaccessibili alla mente umana, se ancora non è pronta per poterle intuire. Voi, fratelli che mi seguite, potete comprendere, perchè avete i requisiti per poterlo fare. La vostra mente e il vostro cuore sono stati preparati, nelle vite precedenti, a intuire e a capire alcuni concetti che ancora mettono in disaccordo tante scuole di pensiero, tante religioni: se esista o non la reincarnazione, se esista o non il karma, se esista o non un aldilà.

Ogni religione che si è venuta a formare dall'interpretazione che si è fatta di un Messaggio divino, attraverso i vari profeti, attraverso anche le manifestazioni incarnate di Dio, ha creato le varie scuole di pensiero, ma anche di grande confusione, fino al punto che gli uomini si sono dati la morte reciprocamente in nome di un dio, ma di un dio inventato. E, ancora oggi, noi sentiamo quanto odio, quanto spirito di lotta, di sopraffazione, anima la coscienza di coloro che si sentono seguaci ed esecutori di un Dettato divino.

E questo panorama così violento, così sanguinario, atterrisce e sconforta molti uomini della Terra. Ciò non deve accadere per voi, fratelli, perchè sapete che nella Legge, anche dal massimo grado del male, nasce il cosiddetto bene.

Come il fiore del loto che affonda le sue radici nella melma, nelle acque stagnanti, dà come risultato un fiore profumato dai colori smaglianti, da questa stessa melma che è la realtà in cui vivete quotidianamente, da questa melma sbocciano tanti fiori, tante creature pie e pronte ad atti, anche di eroismo e di sacrificio per gli altri. Dietro questo quadro così nero, così buio, filtra la Luce che non è vista solo da chi non la vuole vedere.

Dunque sforzatevi, impegnatevi a cogliere e a far trapelare questa Luce, insieme all'Amore che l'accompagna, perchè siete voi, assieme ad altri fratelli, gli artefici del cambiamento, ognuno nella parte che gli è propria, come per te, Patrizia che sai qual è il compito che ti è stato affidato.

Tu pensi di non essere in grado di portarlo avanti, per mancanza di forza, perchè credi di non avere una situazione familiare così serena, così congeniale, da lasciarti degli spazi per dedicarti agli altri. Invece, ancora non ti rendi conto, in questo breve lasso di tempo nel quale hai potuto constatare di avere dei canali aperti, di quanto bene hai fatto agli altri. Ma se possiamo darti un consiglio, ti dico di non sottovalutare queste tue attitudini, nascondendoti dietro la convinzione di avere poco tempo per la tua famiglia, di non sentirti appropriata per quello che ti viene chiesto.

Non sta a te decidere. Affidati totalmente alla Provvidenza, abbandonati alla grande Luce, perchè Lei sola sa quello che si deve fare.

Per quanto riguarda tuo Padre non potrai essere tu a decidere. Per la sua sorte e la sua luce, potrà decidere la grande Luce. Ma se tu la chiami, questa Luce, la chiamate tutti voi, verrà in vostro aiuto.

Non ti amareggiare se nella tua famiglia certi rapporti non sono così sereni così come desidereresti, e non sentirti colpevole di quanto accade.

Anche le creature che chiamate figli non sono di vostra proprietà, appartengono al Nostro Creatore e al loro programma personale, al programma che con Lui hanno stipulato. A volte questi programmi si intrecciano, come succede in una famiglia, ma un programma individuale non può incidere, non può essere in contrasto col programma degli altri. Ognuno che viene in questo mondo, ha la propria responsabilità.

Il consiglio che posso darti è quello di accentuare la tua disponibilità, che già esiste, ma dovrai sforzarti di più, per comprendere di non dare peso ai comportamenti aggressivi dei tuoi figli e proprio tu dovrai essere l'esempio dell'Amore ad ogni costo, dell'Amore senza giudizi. Chi meglio di una donna può avvicinarsi all'Amore di Dio, che è Madre e Padre nello stesso tempo?

Vedrai che questa è una fase transitoria, che è anche di crescita spirituale e anche umana per la tua creatura, e poi la serenità tornerà nella tua casa. I tuoi figli ti ricompenseranno con tanta stima e gratitudine per la tua tolleranza di oggi e per l'Amore puro che gli dedicherai.

 

Vi saluto fratelli, vi auguro, nella Pasqua imminente, un momento prezioso di rinnovamento e rinascita.

Addio.

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