17.04.2001

Fratelli cari, sono con voi.

Sappiate che ogni giorno della vostra vita lo trascorrete con me vicino e non vi appaia strano di sentirmi con voi dovunque vi troviate: nelle vostre auto, accanto a voi anche nei posti di lavoro, sia nei momenti di gaudio sia nei momenti di tristezza. Veglio anche nei vostri sogni, guido il fluire del vostro pensiero. Pertanto, non consideratevi mai soli lungo il vostro cammino. Avrete sempre un compagno di viaggio invisibile.

È vero che la mente, restando in tema nel suo ruolo, tenta di riproporvi i consueti tormenti, i consueti assilli, ma è anche vero che la vostra crescita può essere misurata, può essere riscontrata nella nuova consuetudine, nella nuova conquista che vi permette di pilotare il pensiero mediante la volontà del vostro spirito, e sempre su suggerimento del cuore. Siete in grado, fratelli, di ridurre al minimo, di rendere innocui, i danni delle emozioni stagnanti. Allo stesso modo siete anche in grado, in un attimo, di sconvolgere e distruggere quella bella costruzione che avete edificato.

Non pensate, però, che sia questa o quell’altra persona, quello o quell’altro fratello che hanno in animo il progetto di ferirvi, di angustiarvi. Le forze energetiche di quella parte di polarità nella quale siete immersi, quella che connotate come male, hanno una loro carica, hanno una portata che a volte è pari alla portata del cosiddetto bene. Queste due onde gigantesche, che sembrano annientarvi, sono la stessa vostra forza, e a voi si palesano attraverso le parole, mediante le azioni da parte di quei fratelli che si fanno piloti, portavoce inconsapevoli in prima persona, fino a quando ciascuno non prende coscienza di essere in balia di questa forza negativa che porta seco sconforto, dolore, guerra.

Non dimenticate l’altra grande forza, quella positiva, che voi purtroppo vedete come separata dal resto. Chi ha raggiunto un grado vibratorio che lo avvicina necessariamente alla forza del bene, immancabilmente sopravvivrà e non sarà sommerso dai flutti della grande massa opposta. Subirà i colpi del male, ma da questo non sarà fagocitato, e non rimarrà asservito.

Niente e nessuno distruggerà la sua figura, la sua natura, la sua essenza. C’è ancora chi sente di essere un piccolo fuscello sbalzato a destra e a manca da queste due forze antagoniste e non riesce a trovare il posto dove collocarsi. Egli oggi protende verso questo lato e domani verso l’altro, perché il dubbio lo assale, perché la fede in sé non è ferma e le convinzioni sono molto fragili. Io dico a questi fratelli che in cuor loro non hanno scelto la vera strada, di non indugiare ancora e di scegliere la giusta collocazione, perché solo in tal modo si potrà fronteggiare la forza sovrastante negativa che ingloba e distrugge chi è pusillanime, chi non ha principi, chi non ha convinzioni certe che provengano, e che debbono necessariamente provenire dalla propria interiorità, dopo quel lungo travaglio che ogni creatura affronta per riconoscere, tra il chiasso della folla, tra le tante voci interiori ed esterne, la voce autentica dello spirito che è quella che dà le certezze, quella che dà i convincimenti.

Non scambiate il significato delle mie parole, non scambiatele con altri vostri sinonimi. Le certezze cui alludo, i convincimenti cui mi riferisco, appartengono al vostro spirito, mentre gli altri che sono nel vostro vocabolario sono appannaggio della mente e sono il risultato della cultura che accomuna la collettività cui senza volerlo credete di appartenere.

L’originalità degli intimi convincimenti è qualcosa di unico, qualcosa di personale e viene fuori da tutta la lunga conoscenza infinita del vostro spirito. Il raggiungimento di questa consapevolezza vi permette di essere nel mondo e non del mondo, di essere partecipi alla vita dei vostri fratelli, di accorrere ai loro bisogni, di aiutarli e compatirli, ma con il dovuto distacco, rimanendo indenni. L’uomo consapevole, l’uomo risvegliato non può rimanere impassibile ai dolori del mondo, non può estraniarsi dalle sofferenze dei suoi fratelli, ma rimarrà incorruttibile in mezzo al dilagare della forza dell’odio, della forza della vendetta, della forza della discordia.

Niente lo sconvolgerà e niente lo turberà nella profondità della sua essenza. Pertanto, vi invito fratelli a promuovere questa opera di solidarietà e di aiuto reciproco, perché neanche un uomo, neanche un animale, neanche un vegetale, pur essendo considerato diverso, non è estraneo a voi.

Con l’intento unitario di riproporre l’armonia, la pace e la salute, vi indirizziamo la Luce delle nostre Sfere, perché si possa insieme convogliarla nei vostri corpi, per ripulirli da ogni incrostazione, per risanare ogni imperfezione, per armonizzare tutti i vostri organi. Proponetela e spingetela in abbondanza dentro di voi. Fate in modo che il vostro corpo si gonfi di Luce-Energia, in modo che sia così pieno e così saturo di benessere come mai vi è capitato.

Ora indirizzatela ai vostri fratelli che hanno richiesto il vostro, il nostro aiuto, a tutti quei fratelli ammalati che desiderano la guarigione dei loro corpi, a tutti i fratelli afflitti e bisognosi di tante cose, ai fratelli abbandonati e derelitti, ai fratelli in discordia con se stessi e con gli altri, ai fratelli assetati di odio e di vendetta.

A tutti quelli che soffrono non solo nel corpo, ma anche nell’anima, indirizziamo il nostro amore, la nostra Luce, perché proprio in questo momento si sentano amati come non mai. A tutti quelli che piangono e non trovano consolazione. A tutti i vostri cari, ai vostri parenti, ai vostri amici, mandiamo il nostro Amore, la nostra Luce, perché ricevano anche loro il benessere e la pace nella loro vita.

Si realizzino tutti i vostri bisogni, tutti i desideri del vostro cuore, in accordo alla vostra crescita e al vostro programma individuale.

Vi lascio la mia pace, fratelli. Fatela dimorare in voi, per quanto più tempo possibile.

Addio.

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