22.01.2002

Un saluto a tutti voi, fratelli.

Questa sera ci dedichiamo ad un lavoro più volte accennato. A mio avviso, quanto vi propongo richiede, da parte vostra, un impegno maggiore del consueto, una partecipazione molto più ampia, molto più continua. Mi rendo conto che non è molto facile dirigere la mente che tende a sviarvi dal mantenere un pensiero costante e continuo su alcune tecniche di introspezione, di interiorizzazione. Bisogna cominciare ad abituarvi a dare più peso, più valore a quella parte di voi che già riconoscete e sapete di possedere, ma che viene poco curata.

Così come curate il vostro corpo fisico, il vostro aspetto esteriore, cominciate a conoscere, a riconoscere, a prendere dimestichezza con quanto di più intimo e prezioso possedete.

Queste tecniche di interiorizzazione dovranno diventare un’abitudine quotidiana, in quanto servono ad aprire il dialogo con tutte le vostre parti, allo scopo di riconciliarvi con voi stessi, per apprezzarvi e amarvi, in modo da riconoscere quel che veramente siete in quanto essenza divina, come legittima discendenza dal Padre, Essenza divina.

Cominciate ad immaginare di poter penetrare nella sede della vostra mente, diventando sottili e invisibili. Nel cervello ci sono elementi che ignorate, pur avendoli generati voi stessi. Sono come vostri figli, ma li avete ignorati, scacciati, perché rappresentano e contengono ciò che di voi non vi piace. Non potrete sempre ignorarli. Come si fa con i bambini, dovrete prima o poi accettarli. Immaginate che questi elementi, aiutandovi con i diversi nomi che gli avete inconsapevolmente dato, siano i vostri cosiddetti difetti, le vostre debolezze, i vostri limiti, le vostre paure che avete raccolto sin dall’infanzia. Nonostante abbiate tentato di cancellarli, proprio perché non li gradite, essi fanno parte del vostro patrimonio spirituale ed esperienziale. Solo dimostrando la vostra accettazione, il loro riconoscimento, potete cominciare a riconciliarvi, considerando vostro anche tutto quello che avete voluto rifiutare.

Guardate ogni aspetto di voi stessi evitando di discriminare ciò che vi piace da ciò che non vi piace. Mandate luce e amore a tutti questi elementi che ne sono privi. Man mano che farete questo lavoro, avvertirete una profonda serenità, e una dolcezza infinita, che cominceranno a scendere dalla vostra mente nel vostro cuore, che provvederà ad assorbirle. Poi, contraendosi, le dirigerà in tutti gli anfratti del vostro corpo, affinché vengano registrate dalle vostre cellule come pensiero positivo, benevolo, di auto accettazione, di autostima.

I vostri organi, i vostri apparati, cominceranno a funzionare in maniera perfetta, armoniosa, organizzata, in sintonia con il divino Disegno, e non ci sarà più contrasto, separazione tra la mente e il corpo fisico, i quali, di comune accordo, vibrando all’unisono, si adopereranno per ripristinare nell’intero organismo la perfetta salute e lo splendore della vita.

Se farete questo lavoro, potrete vedere chiaramente le vostre cellule brillare di una luce più intensa, in fermento per l’informazione ricevuta, un’informazione che non attendevano, diversa da tutte quelle fino ad ora ricevute. Se ci sarà luce dentro e fuori di voi, ci sarà anche la gioia e la consapevolezza di poter gestire la propria vita, con l’arricchimento di tutto quanto è a vostra disposizione, con quegli elementi che ognuno di voi ritiene indispensabili come bisogni primari, ivi comprese tutte le realizzazioni che siete in grado di portare avanti.

È questo il solo modo di vivere in maniera consapevole, anziché farsi trascinare, senza opporre resistenza, da quei falsi valori che la corrente umana porta con sé, quella massa inconsapevole di uomini che vivono nel contingente nel quale, pur non essendo paghi della loro vita, non nutrono alcuna aspirazione per migliorarla e trasformarla e non si pongono mai il problema sul vero significato dell’esistenza.

La consapevolezza è appannaggio dell’uomo risvegliato, dell’uomo che valorizza l’esperienza nella carne e trae da essa quegli insegnamenti che gli apriranno la strada alla comprensione più grande, più ampia, necessaria per la comprensione dell’essere.

La tecnica appena accennata, che vi propongo con tanto amore, non è altro che il mezzo per instaurare un rapporto d’amore in linea con la scintilla divina, col vostro Dio interiore dal quale tutti dipendiamo e discendiamo. Immaginate che questo Dio, questo Assoluto, questo Fuoco eterno, questa Luce sfavillante sia – ed è già da sempre e per sempre - dentro di voi, che con le sue immense prerogative può dare gioia, salute, benessere, pace, anche agli altri fratelli che considerate esterni a voi e separati. A quei fratelli che non amano se stessi e non si amano fra loro, e si combattono stupidamente. A quei fratelli ammalati negli ospedali, a quelli che a voi si sono rivolti, così che tutti possano assorbire e trattenere quanto voi gli inviate. Il vostro centro di amore e di luce si propaga fra loro e li rinfranca e rinvigorisce e li risana da ogni malanno, da ogni infelicità, da ogni subordinazione, e li fa sentire degni di essere uomini e capaci di reagire alle prepotenze e alle ingiustizie, per proteggersi.

Il vostro amore e la vostra luce giungano su di loro, assieme a quella dei Fratelli della Dimensione che io rappresento, affinché possa sempre esserci pace e benessere in questo mondo così mal ridotto dalla stupidità e dall’ignoranza dei vostri simili.

Addio, fratelli.

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