29.01.2002

Vi saluto, fratelli.

Nell’infinita gamma dimensionale voi formate delle scintille di Luce, fra le quali riconosciamo ed individuiamo chiaramente le caratteristiche, la personalità specifica di ognuno di voi e, dalla conoscenza che abbiamo avuto, che abbiamo e che avremo assieme a voi, nasce l’amore immenso, la comunione fraterna, e anche la condivisione delle vostre problematiche e delle vostre aspirazioni. Tuttavia, il nostro grado di consapevolezza ci porta a considerare, pur nell’amore condiviso, a considerare tutto il divenire, quell’apparente realtà che vi sovrasta e vi fa soffrire, a percepirla, a considerarla con il giusto distacco, giusto in quanto a consapevolezza raggiunta, allo stesso modo di come voi considerate i sogni al vostro risveglio del mattino. Ciò nonostante, non possiamo ignorare la sofferenza e il coinvolgimento emotivo che ogni fratello incarnato si arreca, si produce, allorquando è convinto, è certo di avere a sua disposizione un limitato raggio di azione e della vita la sola realtà percepita. Questa vostra situazione dovuta all’auto convincimento di essere limitati, ci arreca la sofferenza che è la vostra sofferenza. Ma non ci fa desistere dall’indirizzarvi maggiori aiuti, dall’indirizzarvi maggiori input in quell’ottica che è il disegno del vostro risveglio, un risveglio volontario, un risveglio totale che riguarda tutti i settori del vostro essere, un risveglio che dà risultati, che dà risvolti anche nella realtà contingente. Se così non fosse, sarebbe inutile impiegare tanta fatica, tanto lavoro nell’apprendimento di concetti che non abbiano riscontro operativo nel quotidiano. Sarebbe, dunque, una vita sprecata nell’illusione di trovare un’altra vita migliore che vi attende dopo la morte. Il programma che, invece, attiene al risveglio delle coscienze è rivolto ad una trasformazione dei vostri parametri esistenziali che, necessariamente, se realizzato, vi porterebbe a vivere in un orizzonte più sereno, più edificante che dovrebbe essere la consuetudine umana. Il nostro cuore spirituale, che ci indirizza verso le vostre essenze, desidera la vostra gioia, la vostra contentezza. Se si aggiunge a tutto questo la conoscenza superiore da noi raggiunta, da noi sperimentata, ecco che voi fratelli potete avere da noi il massimo in conoscenza e in sostegno, ma anche condivisione di un rapporto empatico. E soprattutto potete vedere in noi dei validi sostenitori, degli autentici testimoni asettici del vostro vero valore, della immensa dignità che risiede in voi.

Anche se la vita ha lasciato delle tracce nel vostro corpo e nell’anima, cicatrici inferte da sofferenze atroci, tuttavia non è da escludere che non si possa ottenere il superamento di quanto si è vissuto, perché la vita che è in voi vi impone, vi richiede questo sforzo perché vi serve. Se non ascoltate questa voce interiore, se non seguite le direttive che vi propone, allora dovreste considerarvi veramente morti. Appena svegli, cercate di pensare che il nuovo giorno in più che vi è stato donato per vostra scelta interiore, sia come un conto in banca che accresce le vostre possibilità di arricchirvi di esperienza, in rapporto con i vostri fratelli, in quel dare e avere così importante e nel quale non bisognerà mai misurare la quantità ma la qualità. Il giorno in più che avete a disposizione potrebbe anche essere l’ultimo. Allora, noncuranti delle sofferenze che questo lavoro comporta, fate tesoro di ciò che è ancora vostro appannaggio; vivetelo intensamente come se fosse l’ultimo, riempiendolo di tutti quegli elementi, di tutti quei pensieri che vi sono congeniali oggi e che vi allietano la vita riconoscendo ogni giorno la presenza in voi del vostro spirito che vuol farsi riconoscere, vuol farsi sentire, perché vuol darvi il massimo di se stesso.

Qualcuno si chiede se ciò possa accadere, tanto gli sembra difficile. A tal proposito, io vi dico che se liberate gradatamente, ma il più presto possibile, la vostra mente, e di conseguenza il vostro cuore, da tutti i pregiudizi, da tutte le credenze errate, da tutti i falsi valori che la vostra civiltà, la vostra cultura vi impone, fino a farveli diventare punti fermi inamovibili, allora, quando sarà fatta la giusta distinzione tra il ciò che è e il ciò che sembra, sentirete la voce di Dio, del dio interiore, sentirete la vostra anima e sarà chiaro il vostro programma e le azioni da seguire. Il mio consiglio è di cominciare a distaccarvi, a rallentare la presa degli attaccamenti, a dissociarvi da tutte le cose che, pur essendo utili e a volte necessarie nel quotidiano, non danno a nessuno di voi la gioia piena e il benessere completo. È una vostra libera scelta, è una scelta che si può anche rinviare quando si vuole, ma quel che vi posso dire e mi permetto di consigliare è che essa va fatta per uscire dalla morsa del dolore ed è finalizzata unicamente al vostro benessere, alla realizzazione dell’equilibrio, dell’armonia dentro e fuori di voi. Di conseguenza, qualsiasi disciplina, qualsiasi insegnamento a cui vi accostate, dovrà avere come obiettivo la realizzazione del vostro star bene, la realizzazione della vostra gioia, e nient’altro. Perché, come sapete, se sarete pieni di gioia, pieni d’amore, potrete dare gioia e amore agli altri. Se starete bene con voi stessi starete bene con chiunque e sarà segno del vostro risveglio. Ogni disfunzione, ogni discrepanza che notate nel vostro ambiente non è fuori di voi, ma proviene dal vostro interno. Dunque, non responsabilizzate gli altri, ma nemmeno voi stessi, piuttosto attivatevi a riproporre l’accettazione di voi stessi, l’armonia fra le vostre componenti, della vostra personalità. Mandatevi ogni giorno un messaggio d’amore, così come vorreste mandarlo ad altri. Se quanto vi dico ha un riscontro, una ripercussione nel vostro intimo, una risonanza, allora vi sentirete pieni d’amore, pieni di luce, pieni di quell’Amore che Dio vi dà continuamente in dote.

E ora, pieni di questo Amore e di questa Luce che vi indirizziamo, e che in questo momento scende sulle vostre teste per infondervi saggezza, per infondervi salute e benessere, aprite i vostri cuori a questa Energia che giunge a voi dalle Dimensioni più pure, per portarvi nuova linfa vitale, per infondervi saggezza e per risvegliare la vostra intelligenza. E ora che ne avete in abbondanza, convogliate questa Energia e inviatela all’esterno di voi, verso quei fratelli che attendono questo dono, per rinfrancarsi dalle loro sofferenze nel corpo e nell’anima. Inviate col pensiero questo slancio d’amore, inviate col pensiero la vostra presenza affettuosa e il vostro desiderio di aiuto. Tutto si realizzerà secondo la Volontà di Dio, secondo la vostra volontà.

Teniamoci per mano, facciamo circolare questa energia in modo che diventi potenziata. Arricchiamoci dell’energia del fratello che ci sta accanto e si realizzerà uno scambio di affettuosità, uno scambio d’amore di cui tutti siamo bisognosi.

Stampa