08.11.2006

Come sempre sono tra voi, fratelli.

Sentite con quanta gioia e quanta dolcezza mi avvicino ai vostri Esseri con i quali sono da tempo in stretto colloquio. Le giornate passano velocemente e il tempo sembra sfuggirvi di mano. Per tale motivo vi siete erroneamente convinti di non potere portare a termine e concludere tutti i programmi della vostra vita, ma non è così.

L'ansia che accompagna il vostro agire non vi permette di verificare e constatare realmente che tutte le vostre azioni, quelle improntate dall'amore fraterno, dall'amore condiviso sono effettivamente portate a termine. Tutti gli altri elementi che non costituiscono più una necessità, un dovere assoluto assumono un aspetto, un corso rallentato. Non è dunque che viene a mancare l'attenzione e l'energia giusta per il conseguimento delle vostre aspirazioni ma alcune di esse, anzi molte di esse, sono passate in secondo piano, hanno perso quella impronta di valore assoluto, di indispensabilità. Non angustiatevi pertanto se avvertite queste sensazioni perchè tutto procede per il vostro bene, per i vostri interessi primari. E c'è di più: quando l'ansia non si affaccerà più nella vostra vita allora ogni cosa procederà velocemente e le attese lunghissime spariranno dallo schermo della vostra vita. Voglio chiarire ancora col mio pensiero quei fatti che suscitano discordanze e preoccupazioni nella vostra mente riguardo alle malattie, riguardo ai sintomi delle malattie.

Chiariamo il concetto di malattia, che non è così semplice come può apparire agli occhi del profano. Un organo, un apparato che mostra segni di non perfetto funzionamento, che dà segnali di anomalia, riconduce necessariamente alla presenza e quindi alla conseguenza di fattori emotivi molto stressanti, molto traumatici. Anche un banale raffreddore ha la sua partenza da un deficit immunitario del vostro organismo; deficit immunitario che si è prodotto in un determinato momento e per una certa causa. Il vostro sistema immunitario è il salvacondotto che Dio ha lasciato in voi e vi permette di superare e di non essere attaccati anche dagli agenti patogeni delle malattie più gravi.

Diciamo brevemente che siete voi stessi che date l'accoglienza, che create il ricettacolo alle malattie, i cui fattori scatenanti possono essere recenti come molto remoti.

Tutto questo mio discorso tende a farvi prendere coscienza che la salute e le malattie sono un vostro esclusivo appannaggio e l'esercizio, l'esercizio continuo che vi abbiamo insegnato per mantenervi in salute è un mezzo infallibile per fronteggiarle. Ma una volta che la malattia diventa conclamata e si insedia in un organo, in un apparato potrà essere più difficile eliminarla totalmente. Anche superato il pericolo della gravità del momento possono restare nei vostri corpi dei residui, dei ceppi del male recente e ogni volta che voi, per motivi vari, date adito al deficit immunitario la malattia si ripresenta.

Siate costanti, fratelli, nelle tecniche di auto ed etero guarigione disponendovi con la massima fiducia nei riguardi della luce e dell'amore come fonti di guarigione, come fonti di benessere. Fate in modo che non si insinui mai nelle vostre preghiere la paura e la sfiducia. è questo il vostro compito che state portando avanti.

Come sono belle le vostre anime, luminose come la vostra aura quando, come in questo momento, siete intenti e del tutto protesi verso di noi, quando credete fermamente nella nostra presenza, nel nostro aiuto, quando diventate un tutt'uno con noi!

Vi date un gran da fare per portare a termine compiti, impegni, trattative, ma poi pensate di non trovare il tempo da dedicare a voi stessi e alla vostra interiorità per rifocillarla con il giusto cibo di cui dovrebbe essere nutrita per vivere al meglio delle sue possibilità: la luce e l'amore, ma spesso dimenticate come e quanto tutto questo vi sia di beneficio, di grande aiuto. Questa metodica potete chiamarla meditazione, potete darle la connotazione di preghiera ma quel che conta, la cosa più importante è sentirvi riuniti al vostro essere, al vostro essere interiore, al Dio interiore che è in tutti noi.

Intensificate il colloquio e rendetelo una abitudine quotidiana.

Quante risposte potranno arrivarvi, quante gioie e riconoscimenti alle vostre necessità!

Il Padre Nostro non vuole preghiere espresse solo con la bocca, anzi non chiede niente ai Suoi figli, perchè è sempre pronto a dare il Suo Amore, la Sua Misericordia, la Sua Provvidenza. Ma se ignoriamo la Magnanimità del Padre Nostro e non crediamo alla Sua Esistenza come possiamo aspettarci che le nostre preghiere giungano al Suo Cuore e vedere realizzati i nostri bisogni?

Mettete tutta la semplicità del vostro cuore nel dialogo a tu per tu col vostro dio interiore, la semplicità di un fanciullo, la purezza di un bimbo; lasciate fuori la mente con tutte le sue impalcature e sovrastrutture.

Ringraziate quotidianamente il vostro essere che vi tiene in vita, che vi dà la possibilità di provare la gioia dell'esistenza e tutti gli accessori che essa comprende.

La vostra giornata dovrebbe essere tutta un inno alla vita per il bene che essa comporta ma anche per il dolore che a volte si impone. Qualcuno pensa che questa esistenza incarnativa sia di poco valore o addirittura una cosa inutile rispetto ad altre esperienze nelle infinite dimensioni dello Spirito. Non è così! Tante volte ci siamo soffermati su questo argomento per individuare e rimarcare l'assoluta preziosità di questa esperienza, e i meriti che produce nell'Essere che l'ha scelta, meriti non solo nei confronti del Padre Nostro ma di tutto l'Universo che interagisce e segue l'esperienza di ogni essere, nelle sue sconfitte e nelle sue vittorie, e comunque nel suo progredire in amore e in consapevolezza. Esperienza dunque indispensabile e che fa di voi, come già sapete, degli eroi. Da qui deriva la nostra ammirazione, il nostro rispetto e la riconoscenza che vi portiamo allorquando avete compreso il valore del vostro sacrificio, vi assumete un carico di responsabilità, di doveri, di sofferenze ma anche di gioie e soddisfazioni finalizzate non al proprio, ma al bene comune.

Date più luce alle vostre anime, date più amore anche al vostro corpo. Amatelo anzichè disprezzarlo. Ad ogni debolezza che si presenta, che fa capolino nella vostra vita, contrapponete amore e luce perchè tutto è Amore e Luce.

Anche la comprensione e l'indulgenza che avete verso i vostri fratelli è sempre amore.

Addio fratelli

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