24.01.2007

Vi saluto, fratelli, vi porto tutto il mio amore e nel dimostrarvelo voglio esortarvi ad un maggior riconoscimento, ad una maggiore attenzione verso la Terra, la Madre Terra che vi ha accolto nelle sue braccia e vi nutre amorevolmente e si preoccupa di dare letizia alla vostra vita.

Nelle infinite sfaccettature che essa offre ai vostri sensi troverete tante indicazioni, tanti modi per consolarvi, per riprendere in mano i fili della vostra vita e godere della sua pienezza, ma molti dei vostri fratelli sono così addormentati, così distratti dalle loro problematiche esistenziali che non prestano alcuna attenzione al messaggio che giunge dalla Natura e rimangono fuori da ogni piacevolezza che l'esistenza può dare loro.

Non è corretto dunque considerare la vostra condizione come peggiorativa rispetto ad altre condizioni dello spirito.

Non sentitevi come esiliati dal Paradiso terrestre. Pur nelle sue limitazioni, il livello dello stato vibrazionale che vi ospita, che vi ha accolto, oltre a fornirvi le condizioni ottimali, le opportunità idonee per la vostra crescita evolutiva, vi permette anche di sperimentare, di vivere sulla vostra pelle uno stato di piacevolezza, e se queste condizioni le collegate al vostro corpo fisico questo acquisisce una sua valenza, acquisisce una sua dignità.

Nell'armonico espandersi delle vostre componenti spirituali e fisiche e, nel connubio che si viene a formare, l'uomo, l'essere umano si realizza anche su questa terra, anche in questa dimensione.

Non disprezzate dunque questa vostra vita e perseguite già ora il sogno, il sogno ideale e migliorativo di una consapevolezza più espansa in un'altra dimensione. E per quanto possano essere infiniti i livelli dimensionali, o stati di coscienza, o stati dell'essere, essi possono essere racchiusi e compresi nel momento che state vivendo nello stato di coscienza della dimensione della Terra.

Basterà comprendere questo concetto, basterà renderlo stabile nella vostra mente e nel vostro cuore per non desiderare di chiudere questo ciclo esistenziale per poter essere felici e realizzati.

Potete già esserlo ora, fratelli, pur chiusi nel corpo che voi considerate prigione. (1)

Pur nella limitatezza dei vostri sensi, riuscite già ad intuire l'assoluta libertà, la assoluta grandezza dello spirito per il quale non esistono confini e limitazioni. Anche i gradi dimensionali che sembrano limitarvi possono scomparire quando si è presenti a se stessi, quando siete uniti al vostro spirito, quando riconoscete il vostro Maestro interiore. Non esiste più un prima e un dopo, non esiste più un maggiore e un minore, non esistono più i gradini di una scala dimensionale. Tutto può essere racchiuso, tutta l'immensità dell'Universo, tutta la scala dimensionale può essere racchiusa in un pugno e contenuta nel vostro cuore.

Bisogna riconoscere che è insita in ogni animo, in ogni uomo la presenza dell'anelito a progredire, a crescere in saggezza, in conoscenza e a non fermarsi al risaputo e all'acquisito ma bisogna anche prendere atto che tutto questo può essere un handicap, se si sposta l'attenzione dal "qui e ora" al dopo, al futuro, o al prima, al passato perchè nell'accezione del qui e ora c'è tutto l'excursus di ogni essere. Nel qui e ora c'è il granellino di sabbia che eravate e che siete assieme all'Arcangelo che siete e che sarete sempre. (2)

Non sgomentatevi di fronte alle mie parole perchè anche le cose apparentemente più difficili possono essere rese semplici se accolte, se recepite senza riserve, senza riserve mentali.

I concetti metafisici, che sembrano destinati alle menti più colte, si rendono comprensibili quando si apre il cuore e si accetta l'infinita grandezza del nostro Creatore, l'Intelligenza primaria, l'Intelligenza incomprensibile che si rende comprensibile.

Per accogliere in sè queste grandi verità e farle proprie occorre sbarazzarsi di tanti schemi mentali, di tanti stereotipi. Insomma di tutti quegli elementi che hanno fatto crescere a dismisura la vostra razionalità e lasciato in ombra quella parte magica, quella parte misteriosa che esiste in ogni essere, che è presente in ogni essere, in ogni sua condizione.

L'aspetto razionale che vi giova nel contingente, che vi procura di che vivere, tuttavia non serve, non è lo strumento idoneo per poter entrare negli altri aspetti del vostro vivere tutte le volte che lo usate come strumento di ricerca perchè può darvi solo delusioni. Allora focalizzatevi sull'elemento irrazionale, sulla parte fantasiosa, quella che compare nei vostri sogni nei quali tutto è possibile, tutto è fattibile e tutto è così vero.

Cominciate ad applicarlo pian piano, poco per volta, nella vostra quotidianità, e vedrete come ritornerà il magico nella vostra vita per avere un potere in più, il potere di dare corpo ai vostri sogni. Pertanto io vi raccomando di non rimandare ad altro tempo, ad altre dimensioni le vostre realizzazioni. Quello che potete fare oggi non rimandatelo al domani; aprite completamente i vostri occhi e appropriatevi di tutti i vostri poteri. Guardate al meraviglioso che c'è nella vostra vita, al meraviglioso e al sorprendente.

Questo dovrebbe essere l'elemento portante di ogni esistenza e tutto il contorno è cosa da poco che non vale niente. Tutta una vita vale la pena spenderla con questo obiettivo e per questo obiettivo.

Addio, fratelli

* * * * * * *

Commenti di Attilio Terminella membro del Gruppo Amore e Guarigione di Catania

(1) - Mi sembra che l'ascensione vada intesa come il frutto di un intenso lavoro su se stessi e non come un dono piovuto dal Cielo per presunti meriti per i quali ci vengono a prelevare con delle improbabili astronavi. Anche se ciò dovesse accadere, dovremmo chiederci quale potrebbe essere la procedura per selezionare coloro che saranno salvati da quelli che dovrebbero essere abbandonati al loro destino, senza invalidare il Principio di Unità. Si racconta che il Buddha, giunto alle porte del Paradiso, si sia rifiutato di entrare prima che fossero arrivati tutti i suoi fratelli. Un pensiero sublime da condividere e farlo entrare nella nostra coscienza, anche perchè non è confutabile giacchè sappiamo che in assenza di tempo e di spazio siamo tutti a Casa dalla quale non ci siamo mai allontanati nè volontariamente nè per essere stati scacciati. Scegliendo di incarnarci, abbiamo scelto di sperimentare il sogno allo scopo di attualizzare le nostre potenzialità divine. Per comprendere l'iter incarnativo, possiamo usare la metafora del sonno vissuto in questa dimensione. Quando andiamo a dormire, sappiamo in quale letto andiamo a coricarci. Durante il sonno sogniamo di essere in luoghi noti o ignoti, comunque diversi da quelli sognati nello stato di cosiddetta veglia. Ma quando ci svegliamo ci rendiamo conto di essere ancora nello stesso letto.

(2) - Se nel qui e ora c'è il granellino di sabbia che eravamo e che siamo, assieme all'Arcangelo che siamo e che saremo sempre, con quali parametri possiamo distinguerci gli uni dagli altri fratelli? Su quale base può fondarsi la smania di "diventare" migliori di quel che siamo? E' una fatica assurda il cui risultato è quello di impedirci di raggiungere proprio quello stato che vorremmo realizzare. Se ad un coniglio si legasse una carota in modo tale da averla sempre a portata dei suoi occhi, e corresse per raggiungerla, difficilmente potrebbe mangiarla. Già siamo chi vorremmo essere. Bisogna soltanto esserne consapevoli. Si dice che Sai Baba affermi di essere dio e che considera dio tutti coloro che gli si rivolgono, specificando che lui sa di esserlo e gli altri non lo sanno. Per sapere di essere dio basterebbe che ognuno di noi vedesse dio in ciascuno dei nostri fratelli.

Stampa