Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

13.06.2007

Fratelli amatissimi, sono con voi. Voi sapete che la luce del mio spirito non si discosta mai dai vostri esseri.

Più di un fratello e d'una sorella hanno potuto constatare la veridicità delle mie parole, in diverse occasioni della loro quotidianità. Si sono sentiti aiutati, si sono sentiti ispirati affrontando così con serenità diverse problematiche, vedendo effettivamente scomparire quegli ostacoli che si sovrapponevano, si paravano davanti alla realizzazione dei loro desideri. Quel macigno enorme, pesante che risiedeva nei loro cuori si è sciolto come si scioglie la neve al sole.

Perchè tanta paura, fratelli e sorelle, nell'affrontare la vita? Non siete più degli sprovveduti, non siete più ciechi e inconsapevoli, e poi ancora avete a vostra disposizione tante modalità, tante misure per affrontare ogni imprevisto e portare a termine ogni incombenza.

Perchè ancora vi fate irretire e perciò demoralizzare dalle pseudo-valutazioni che la società odierna ha imposto come vere, come inconfutabili?

Se siete convinti che nel vostro gene spirituale è presente una gamma infinita di potenzialità che potrebbero farvi spaziare in lungo e in largo, anche nello scibile umano che vi consente di essere grandi creatori di cose, di cose meravigliose, di cose stupefacenti.

Nessuno può giudicarvi, nessuno può dileggiarvi; questo compito è affidato solo a voi stessi. Un mondo così contorto, un mondo così contraddittorio non può essere il punto di riferimento, non può diventare il vangelo con cui improntare la vostra vita, anche se ne fate parte.

Anche se siete contemporanei dei vostri fratelli umani sapete già che un abisso vi divide e l'armonia che a volte ricercate con qualcuno, con molti di loro è solo una chimera. Questo è un dato di fatto che non deve avvilirvi perchè per essere in sincronia vibratoria si deve aver fatto un percorso incarnativo molto simile.

Anche in questa esperienza di vita, i tratti simili del curriculum esperenziale di ognuno si palesano, vengono alla luce come tante lucciole, e voi, nel buio della notte, vi ricercate l'un l'altro, vi cercate e vi ritrovate.

Con altri fratelli questo richiamo è di difficile realizzazione, a volte impossibile.

In questi casi non sconfortatevi, dovete mettercela tutta per continuare ad amare e a comprendere coloro che non sono sulla vostra stessa lunghezza d'onda ma non emarginate nessuno e soprattutto non allontanate mai qualcuno dal vostro cuore.

Ci deve essere un posto anche per questi fratelli.

Ciò che più conta è la vostra esperienza; quello che veramente conta è la realizzazione della vostra vita. Siete venuti su questa Terra con una responsabilità soprattutto nei riguardi di voi stessi.

Solo voi siete in gioco e non gli altri.

Ma non fraintendetemi, non vi spingo all'egoismo o al disinteresse verso i vostri fratelli ma piuttosto ad occuparvi maggiormente dei problemi della vostra esistenza. Non saranno gli altri a prendersene cura di voi quando vi trascurate e non avete amore per voi stessi.

A che cosa serve essere pronti e solleciti verso le richieste altrui se non ad ottemperare e a realizzare un maggiore equilibrio delle proprie cose anzichè a quelle degli altri per poi poterli aiutare? Le cose a cui alludo non sono cose, mi riferisco allo stato della vostra interiorità, a quel bisogno continuo di nutrirla, di fornirle cibo adeguato.

Tutto questo viene disatteso il più delle volte perchè pensate più giusto preoccuparvi dei vostri fratelli, spendere del tempo per i loro problemi tralasciando i vostri. Conviene reimpostare il problema in maniera diversa e il procedimento deve essere invertito. Poi non vi meravigliate se non c'è un ritorno a quello che avete dato, se l'avete sottratto a voi stessi. Quando vi amate e vi accettate totalmente, dopo una attenta, profonda e continua conoscenza di tutte le proprie componenti, solo dopo potete ricevere amore dal mondo intero. Ma se continuate a portarvi appresso fardelli onerosi, sensi di colpevolezza, sensi di inadeguatezza, rimpianti e pentimenti, cosa potete attendervi di bello, di meraviglioso, di appagante nel panorama della vostra vita?

Non dovete interessarvi più di chi non vuole essere aiutato, non dovete sprecare più tempo nè parole per risolvere i problemi degli altri quando questi altri non danno segni di darsi da fare per migliorare la loro esistenza.

Questo è il distacco che deve accadere, che deve modificarsi nel vostro animo. Sostituirvi al potere decisionale delle persone, dei loro esseri non è un servizio di amore e di carità e, soprattutto, non fa crescere quella persona. Se alcuni hanno deciso di incarnarsi in questa dimensione con un programma ben preciso e non ha voglia di cambiarne, modificarne alcuni aspetti pesanti e dolorosi non dovete mai intervenire, fratelli, anche se si tratta di un figlio, di un consanguineo, di una persona cara.

Date il vostro aiuto, il vostro contributo di amore, di accettazione, di comprensione ma non interferite con il loro libero arbitrio.

Questi aspetti del vostro vivere non sono dettagli, non sono elementi insignificanti, piuttosto i muri portanti, le colonne che reggono le famiglie umane.

Se i nostri fratelli umani hanno nei loro cuori e nelle loro menti progetti di pace, di solidarietà sociale, di rapporti pacifici tra esseri e esseri, tra i vari stati di coscienza, devono prendere in seria considerazione il lavoro di cesello, il lavoro di perfezionamento delle loro vite individuali. Se in un grande stagno si butta un sasso, il cui movimento vibratorio si propaga a macchia d'olio, e se ognuno di voi programma per sè un piccolo ma sostanziale cambiamento in quel tran tran al quale si è assuefatto, si è abituato e di cui è scontento, il cambiamento sta nel sasso lanciato nello stagno.

Ma fate in modo di programmare qualcosa di sempre nuovo nella vostra vita senza che vi aspettiate dì essere ripagati, di avere una ricompensa in questa o in un'altra vita, in un altro stato dimensionale. Non ci sono premi e punizioni da qualcuno o da qualche essere che si è assunto questo compito. Non pensate a un Dio che premia o che punisce.

Anche quella che definiamo la luce divina, la legge di causa-effetto è sempre qualcosa che ha creato l'essere incarnato e lo ha prodotto in conseguenza del suo sentirsi colpevole, o anche in funzione di un premio per il bene dato. Queste aspettative devono essere lungi dal vostro operare.

Tenete in mente che se si opera comunque nella luce, nella luce più ampia, nella luce più intensa ed essa si protenderà verso di voi. Se l'amore è nel vostro cuore in sede stabile, in sede permanente certamente l'amore più grande, l'amore di tutto l'Universo si protende verso di voi ma non come aspettativa, ma come risultato del vostro agire.

E' sempre bello, è sempre dolce parlare alle vostre menti, ai vostri cuori così morbidi, così duttili. Sento come si aprono alle verità, ad alcuni aspetti delle verità, senza compartimenti stagni, senza diaframmi ma c'è ancora tanto posto nelle vostre menti e nei vostri cuori per inglobare conoscenza, per inglobare consapevolezza.

Siate felici, fratelli, fate in modo di esserlo a tutti costi nel rispetto dell'altrui personalità, nel rispetto dell'altrui volontà e continuate così ad andare avanti in quel cammino che per voi è diventato piano e senza incognite e vi prometto, anzi vi preannuncio che anche la vostra vita sarà lunga e piana.

Addio fratelli

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