11.09.2007

Fratelli, sono con voi. Vi comunico tutta la mia gioia nel ritrovarvi uniti in questo gruppo di amore e di fratellanza. Non c'e' un giorno della vostra vita nel quale non potete non registrare, cogliere segni di cambiamento, di trasformazione, di affinamento dell'energia, quell'energia che permea gli avvenimenti nel quotidiano, nella materia cosi' densa e corposa nella quale siete immersi e di cui siete anche formati. Man mano che cresce la consapevolezza si allarga pure la visione del qui e ora e tutta la realta' perde parte del suo spessore, della sua scorza affinche' possiate percepire il vero nocciolo della Realta', il segreto dell'esistenza, il segreto della vita.

Allorquando tutto il mondo intorno a voi si spoglia delle infinite sovrastrutture, delle parti che non sono proprie - ma che sono diventate un tutt'uno con la vera essenza - questo riscoprire, smantellando quello che non serve, tutto il superfluo che e' diventato dannoso e motivo di sofferenza per tutta l'umanita' puo' sembrare un processo di annichilimento, di crollo di tutti i valori. Ma per voi, fratelli miei che mi seguite da molto tempo, e di ognuno di voi ho l'immagine chiara a tutto tondo del vostro curriculum spirituale, per voi, fratelli miei, questo mio dire appare chiaro, appare comprensibile e non puo' produrre nella vostra mente e nel vostro cuore sentimenti di paura o di sbandamento.

Tutti i nostri fratelli umani, la maggior parte di loro, e' su una falsa riga di interpretazione e di riconoscimento del valore della vita, del valore dell'esistenza: anziche' demolire e ricostruire, come e' necessario, su fondamenta nuove, su veri pilastri il pensiero nuovo utile alla nuova generazione, vanno a sovrapporre altri falsi valori, altre sovrastrutture all'impalcatura gia' pericolante, non efficiente e traballante. Ne discende un grande disorientamento e una effettiva incapacita' di dare un assetto alla propria vita, tentando di vederla nella sua continuita', nel suo susseguirsi armonico.

Molte menti giovani dei nostri fratelli, hanno un'immagine nebulosa e piena di contrasti della loro vita; senza alcun appiglio, senza alcun fondamento stabile e, alla prima amarezza, al primo smarrimento sono pronti a soccombere. Tale evento ci addolora moltissimo perche' la scelta di cessare di vivere e di non utilizzare la vita fino in fondo, nelle sue molteplici sfaccettature di esperienze, diventa una fuga, diventa una rinunzia, ma solo una rinunzia temporanea, perche' sottrarsi alle esperienze che la vita comporta, necessariamente dovra' fare in modo che lo spirito ritorni nella carne.

Dunque gli episodi di suicidio che si verificano con molta frequenza sono motivo di cruccio per noi che constatiamo le conseguenze di questo gesto col riproporsi di un karma sempre piu' pesante, sempre piu' difficile.

Ma credetemi, fratelli, tutto quello che vi hanno inculcato di negativo nei confronti di questo gesto, soprattutto la Chiesa cattolica, e' da rifiutare, da bandire. Il suicida non e' un peccatore non meritevole di una sepoltura che non sia ricordata con amore. Non c'e' un dio che gli assegna una pena da scontare, ma sara' il suo stesso essere a decidere di tornare per riproporre con piu' sofferenza quello che ha interrotto.

Tutti gli episodi di cronaca violenta, con note di ferocia e di malevolenza estrema non sono da attribuire all'essere umano, alla sua vera essenza. Ogni uomo e' portato verso l'amore, come e' sua inclinazione naturale, ma quando intervengono fattori destabilizzanti, quando intervengono nella sua vita forze che turbano l'equilibrio, allora cambia tutta la visione del mondo, cambia il rapporto tra essere e essere; non si intravede piu' nessun legame fraterno, prevale la bestialita': la bestialita' guidata da tanti falsi valori.

La bestialita' che si intravede nell'essere umano non e' paragonabile a quella degli animali, nei quali si manifesta sotto forma d’istinto di sopravvivenza, di riproduzione, di difesa del proprio habitat. Quello che succede nella mente dei nostri fratelli umani non ha niente a che fare con questi diritti naturali, sacrosanti. L’uomo puo' uccidere, sopraffare un altro essere, anche per il solo presunto senso di potenza, di superiorita' o per altri innumerevoli e futili motivi.

Ci chiediamo cosa sconvolge l'ordine naturale che dovrebbe essere insito in ogni uomo, la tendenza a vivere in pace col proprio prossimo per dare e ricevere benefici di ogni genere dall'unione con gli altri?

All'insegna del rispetto e della fratellanza si possono costruire grandi civilta'!

All'essere che resta solo con se stesso, perche' chiude i ponti con gli altri, rimane un potenziale immenso, un potenziale divino non utilizzato!

Anche voi, fratelli, avete sperimentato in mille occasioni la potenza energetica dello stare assieme, del sentirsi uniti, non solo da vincoli di simpatia ma anche da un progetto comune, da un obiettivo condiviso. Dovrebbe essere sempre questo il comune denominatore alla base di ogni settore della vostra vita, dal nucleo piu' piccolo che e' la famiglia al gruppo di amici, alla societa' tutta.

Cio' che si condivide col pensiero, con la volonta', diventera' un pilastro portante per tutta la societa'!

Molti dei nostri Fratelli sono scesi sulla Terra perche' il momento che attraversate richiede una massiccia presenza di energie illuminate e illuminanti, e sono questi Esseri che stanno tracciando un solco profondo tra chi vuole essere risvegliato e chi vuole continuare a dormire il sonno profondo dell'ignoranza e dell'oscurita' dell'anima.

E' vero anche che il Padre Nostro sa aspettare i suoi figli e ogni essere di questa epoca, o di qualsiasi altra epoca, trovera' la sua strada e la luce per tornare a Casa. Il nostro cooperare serve a individuare, ad aiutare e correggere se ci sono errori di percorso, piccoli errori.

Per chi continua a perseverare in una strada senza luce, in un percorso senza traguardo possiamo fare ben poco. E' una situazione che puo' considerarsi a prima vista disperata e senza via d'uscita. Ma vedete, fratelli, c'e' anche su questo Pianeta chi ha bisogno di molto tempo, di molte incarnazione prima che riconosca la sua vera essenza e l'impronta divina che ha dentro. Di contro c'e' tanta parte di umanita' gia' presente per il grande salto vibrazionale perche' ha fatto gia' quel lavoro di repulisti, quel lavoro di disboscamento per fare spazio all'essenziale.

Su questi fratelli e con questi fratelli noi opereremo, con la speranza che non si perda piu', inutilmente, tanto tempo con i ritardatari!

E' un concetto e una modalita' operativa che dovrete applicare anche voi nell'ambito delle vostre conoscenze perche' e' sempre valido quel detto che dice: “Il vero sordo e' quello che non vuol sentire ed e' cieco colui che non vuol vedere”.

Non tenete la vostra vita entro ambiti ristretti di individualismo e di paura verso gli altri. Allargate ogni giorno questi spazi. Erroneamente pensate che siano stati determinati dalla prudenza, dalla cautela, dalla paura di ferire o di essere feriti. Una vita senza movimento continuo di apertura verso il vostro prossimo, con una carica di fiducia immensa non puo' essere la vera vita. Cominciate a scardinare tutti quei paraventi mentali, tutti quei pregiudizi, ancora duri a morire. La vita, all'insegna dell'isolamento, non come scelta ma dettato dalla paura e dalla diffidenza, non puo' essere un modo di vivere sano, non e' un vero modello di vita.

Siate sinceri con voi stessi e chiedetevi per quali motivi e quante volte cercate la solitudine anziche' il rapporto con gli altri.

E' veramente importante e necessario che lo facciate!

Quando siete con gli altri, con i vostri fratelli, anche la vicinanza fisica, un pensiero, una parola producono un effetto meraviglioso e lasciano una traccia indelebile che neanche il tempo puo' cancellare, sia quando vi mostrate in amore, sia quando vi mostrate in diffidenza o in odio.

Forse qualcuno di voi non e' d'accordo, non condivide questo mio pensiero. Ma e' giusto che sia cosi', noi non vogliamo forzare la volonta' di nessuno di voi a seguirci. Lasciamo un seme nel cuore e nella mente di ognuno perche' attraverso la riflessione delle esperienze della vita possa diventare una pianta tutta vostra, prodotta da voi stessi.

Comunque anche il tempo vi dara' la certezza di qual e' il vero modo di vivere, e le scelte che si fanno in questo ambito sono determinanti perche' la vita diventi piu' leggera o piu' pesante, fonte di gioia o di amarezza. Siete su questa Terra per condividere e siete tutti sulla stessa barca ad affrontare il bel tempo o i marosi, a navigare su un mare tempestoso o su un mare liscio come una tavola; ma senza condivisione, senza comprensione come si puo' definire la vita? Un susseguirsi di giorni dalla nascita alla morte, da vegetali e non da esseri umani.

Addio fratelli.

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