Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

17.10.2007

Vengo fra voi, fratelli, portandovi la Luce del mio Signore e la Sua benedizione. Ascoltate attentamente nei vostri cuori questo brivido sottile, questo filo impalpabile che penetrando ne ammorbidisce gli aspetti ancora duri e inaccessibili. Sapete che il vostro cuore spirituale non ha una allocazione ben definita, ben precisa nel vostro corpo fisico e quando parliamo di cuore non ci riferiamo all'organo, alla pompa che attiva tutto il sangue del vostro corpo.
Il cuore spirituale di ogni creatura ha una estensione molto piu' vasta ed e' collegata soprattutto con alcune ghiandole e con i connessi ormoni, che ancora ignorate. Proprio il vostro cervello e' l'organo piu' rappresentativo dal quale si dipartono tutti gli impulsi per le infinite reazioni chimiche dei vostri corpi e poi, da tutti i punti di questi corpi avviene un transfert, una risposta al vostro cervello. In questa grande scatola di trasmissione, di reazione e di ricezione, c’e' tutto il vostro vissuto: il vostro passato, il presente e il futuro. Consideratela dunque una macchina meravigliosa, perfetta, una macchina dalle infinite potenzialita', di cui ancora non sono conosciute le innumerevoli funzioni e il modo come gestirle per il buon funzionamento di tutta la vostra vita.
Lo spirito divino, che permea ogni cellula del vostro corpo, ha la sua centrale direttiva nel vostro cervello e nelle le sue diramazioni; tutte le funzioni, le reazioni chimiche della massa cerebrale corrispondono alle vostre azioni, ai vostri sentimenti, a tutte le vostre emozioni. Anche il cuore fisico, anche la pompa meravigliosa distributrice del sangue purificato e raccoglitrice di quello meno puro, meno ossigenato, riceve gli influssi, le direttive dal vostro cervello in linea con il vostro stato d’animo: se piangete, se vi commuovete, se provate gioia, felicita', se provate amore, o paura. Quale altro organo puo' essere preposto a queste espressioni della vostra vita se non il cervello che governa l’intero sistema nervoso? Quindi, esso e' un organo molto specializzato, un organo multifunzione e, come dicevo prima, in questo campo la scienza ancora non si e' inoltrata abbastanza, anzi molti ricercatori continuano ad escludere, ad ignorare la funzione spirituale del cervello umano. Tale considerazione a noi non interessa, come non interessa neanche a voi, e a molti altri come voi. Non sono molti, ma ci sono, coloro che hanno raggiunto delle certezze interiori mediante l’intelligenza, quel quid che chiamiamo 'intelligenza', che non ha niente a che fare con la cultura, con il sapere; e' piuttosto la cultura e il sapere che vengono fuori, che si acquisiscono per mezzo dell'intelligenza. Dunque l'intelligenza e' un'altra riprova della presenza divina in ogni cellula del vostro corpo ed e' proprio essa che vi permette di evolvere sperimentando sempre cose nuove; vi consente di portare a termine i vostri progetti, di trovare soluzioni nuove a problemi nuovi. La luce divina dell'intelligenza fa di voi degli artisti nelle innumerevoli branche dell'espressivita' e della creativita'. L'intelligenza divina vi fa cogliere anche le sottigliezze delle bellezze del creato, fa in modo che si propongano per voi le condizioni ideali di vita, le migliori possibili.
Quanta ricchezza c'e' ancora in voi, inesplorata! Potreste essere tutti dei geni, dei matematici, degli scienziati, dei grandi artisti, a prescindere dall'ereditarieta', almeno non per tutto, ma solo per una parte. Le leggi della genetica sono valide ma si fermano a un certo punto, dopodiche' interviene il soffio divino, interviene lo spirito e in questo settore, in questo campo non possono esserci dimostrazioni scientifiche, prove di laboratorio inconfutabili. Comunque la scienza non puo' abbracciare tutto, dovra' sempre tralasciare qualche cosa che ancora non ha capito, o compreso in pieno. Lasciarlo alla spiritualita' e' un doveroso impegno per quella indiscindibilita' tra corpo e spirito.
Tornando a voi uomini della Terra che spesso vi sentite piccoli, vi sentite malati, vi sentite mortali, vi chiedo come potreste gioire, come potreste prendere coscienza del grande dono che avete in voi, del grande dono che avete ereditato? Solamente uscendo da questa parentesi, da questa paralisi. Smantellando questo tipo di concettualita', potreste a poco a poco raggiungere una piccola idea, una pallida idea, della vostra vera essenza, del vostro vero valore. Occorrono molte vite, molte incarnazioni, molte esperienze nella gioia e nel dolore, nel sacrificio, nei rimpianti e pentimenti a causa dei cosiddetti sbagli per trascendere tutto questo. Ma siamo sicuri, siate sicuri anche voi miei cari fratelli, che la presa di coscienza in un tempo X, in un tempo senza tempo, sara' completa. Questo e' il senso dell’ eternita' che sfugge purtroppo alla vostra concettualita', se continuate a tenere conto soltanto della dimensione che vi ospita. Tempo e spazio sono concetti che si scontrano e fanno a pugni con le estensioni dimensionali superiori, con la multidimensionalita', col tempo senza tempo e con l'assenza di spazio. Eppure la scintilla divina, sempre in attivita', sempre in azione, fa il suo lavoro e vi permette anche di intuire astrattamente questi concetti ma sopratutto di non negarli, di non eliminarli nelle fasi della vostra vita: perche' e' innegabile che sono sempre presenti e vi accompagnano anche nelle piccole cose, nei gesti quotidiani, o nei momenti inconsueti. Sono li' come espressione tangibile di una realta' sovrannaturale che vive nel naturale ma non e' facilmente percepibile.
Tutte le religioni, a cui soggiacciono la maggioranza degli uomini, hanno voluto inculcare e portare avanti la separativita' fra la vostra e le altre dimensioni, con il pretesto di dare ordine alla vita degli uomini dal punto di vista morale e civile; se da una parte queste direttive possono avere aspetti positivi per tutti coloro che li sentono come propri, che li riconoscono come conduttori della propria vita, per altri versi hanno distorto la vera realta', allontanando l'uomo dall'esatta sensazione e conoscenza del divino ponendolo fuori dall'uomo. Anche nel riconoscimento di una dipendenza divina, l'uomo si sente schiacciato ed escluso della potenza del Padre, e pertanto meritevole di punizioni. In tale rapporto non puo' esistere l'amore bensi' solo il timore, la paura; ed e' questa paura che permea, che agita questo vostro mondo: la paura di morire fra disastri e calamita', la paura di trovare l'inferno, le pene dell'inferno e del purgatorio. Questa immagine cosi' sconvolgente di un Padre assiso sul trono che separa i buoni dai cattivi, che dona la grazia a qualcuno escludendo altri e' un'immagine terribile, perversa e va modificata, va aggiornata alla luce dell'intelligenza divina delle vostre menti e dei palpiti dei vostri cuori. Proprio i vostri cuori vi suggeriscono, vi comunicano che il rapporto con Dio e' di tutt’altra specie: e' imperniato tutto sull'amore e sulla conoscenza reciproca; amore e conoscenza, continuita' con Dio, continuita' tra le varie creature e tra gli elementi della natura; continuita' con tutto l'Universo immenso, infinito, inconoscibile. E' un quadro meraviglioso, un quadro che da' emozioni immense e piacevoli; chiunque rimane senza fiato, senza parole se riesce a far propria questa grande sintesi, questa percezione di sintesi e di unita'. L'amore dunque non e' un dovere, non puo' essere dettato o imposto da canoni religiosi ne' puo' essere considerato come riscatto dal cosi' detto ' peccato originale'. L'amore e' la linfa vitale di ogni cellula dell'Universo, di ogni cellula del vostro corpo. L'amore e' l'essenza stessa dell'energia visibile e invisibile.
Pensate che nel vostro corpo circoli solo il sangue e la linfa? Circola soprattutto l'energia d'amore senza la quale non ci sarebbe la vita.
Qualcuno puo' pensare che tutto questo mio dire possa essere un insieme di belle parole mirate a consolare chi ha una vita triste e tribolata nella realta' di ogni giorno, o solo a suggerire come affrontare il domani con piu' ottimismo. Questo aspetto della realta' e' connotato, e' agganciato alla dimensione in cui voi vi siete adagiati, ma non esclude l'altra parte, la parte migliore che non viene presa in considerazione. Dunque nella vostra vita non ci sono solo i problemi del quotidiano: dei soldi, della salute, del rapporto con gli altri, ma c'e' tanto di meraviglioso, c'e' tanto di importante che fino ad oggi avete trascurato, al quale non avete dato il giusto peso. Occorre una maggiore apertura mentale per poterlo riscoprire; non facile per tutti ma voi potete farcela.
Non ci dimentichiamo mai raccomandarvi di dare risalto ai momenti gioiosi, ai momenti sereni che, pur occupando piccoli spazi della vostra vita, vi fanno andare avanti con maggiore energia, con maggiore forza e possono diventare sempre piu' ampi, sempre piu' significativi.
Ora se non c'e' altro io vado, vi lascio sempre il mio amore, la mia presenza affettuosa, impalpabile ma vigile.
Addio fratelli

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