16.01.2008

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
 
Fratelli, vi porto la Luce e l'Amore della Comunità che io rappresento. Trovandomi sempre vicino a voi, sento che gli avvenimenti della vostra vita li vivete con una nota in più di gioia; e soltanto qualche rara volta, con un pizzico di tristezza. Siamo sicuri, però, che ormai il vostro procedere è abbastanza fermo su posizioni stabili ed equilibrate e, di conseguenza, tutte le decisioni che la vostra mente mette in atto vengono fuori da quel grado in più di consapevolezza raggiunto, che non è cosa da poco.
Credetemi fratelli.
La consapevolezza è come un orizzonte che può apparire come una semplice striscia, ma poi, quando ci si rende conto che quella limitatezza è uno scherzo della percezione visiva, il prodotto di uno schema mentale, assumiamo la consapevolezza che l'orizzonte infinito non si raggiunge mai perché abbraccia un’estensione, un raggio d'azione che non si è in grado di quantificare.
Questo paragone può essere adattato ad ogni momento della vita dell'uomo, sia quando la sua visione è limitata a quella striscia d'orizzonte, sia quando ha superato questa fase e quindi la coscienza abbraccia un campo, uno spazio sempre più ampio. Allorquando in tale processo, che è sempre in atto e non ha mai una fine, cadono e perdono valore tutti i punti fermi che sono in quella striscia d'orizzonte, tale striscia per la quale ci si è battuti, ci si è disperati, assume tutt’altro significato.
La coscienza è un dono che va considerato come un imprimatur divino, ascritto ad ogni creatura, ad ogni cellula che forma il corpo fisico. Questa comunanza divina fra tutti gli esseri del Creato, anche fra animali e piante, procura una gioia immensa e non ci fa sentire più soli e abbandonati dal nostro Creatore. Per gli esseri umani il discorso va oltre perché la coscienza che viene assegnata ad ogni uomo per sua scelta è un potenziale da mettere in atto, da far crescere. Essa, è sì un dono ma, nello stesso tempo, è una responsabilità enorme che non si può certo ignorare, non si può far passare inosservata.
Ogni creatura che viene su questa Terra porta con sé un programma, un programma di crescita esperenziale, un programma che può soddisfare e portare a compimento la realizzazione delle più alte condizioni vibratorie, anche mediante l'ausilio di altri fratelli. Pertanto, la ricerca e il riconoscimento della fratellanza non è più soltanto un optional in linea con il dettame divino, ma una necessità, una necessità imprescindibile per assumere la massima consapevolezza. 
Fratelli, solo con la collaborazione fra voi, con quel dare e avere energetico, voi potete far crescere e allargare la vostra consapevolezza, lo splendore del vostro spirito. La conoscenza della verità dovrà passare da un essere ad un altro essere, mediante tale scambio, che è anche un dono, affinché si possa assorbire qualcosa dell'altro: il risultato di quello che è stato lo sforzo, il sacrificio dell'altro fratello in modo che lo si possa associare alla propria conoscenza. Mediante un filtro personale diventerà proprio, diventerà appannaggio di ogni essere. Ciò che ancora non ha colto il nostro fratello umano è che il dono consiste nello scambio energetico fatto di azioni, di gesti, di pensieri. Quando vi rapportate con gli altri, una parte di voi si muove e va incontro all’altro, anche senza che ve ne rendiate conto, ma questa parte può essere rifiutata come può essere recepita. Se non ci sono più pregiudizi e diffidenza, il dono dell'altro prende posto nella vostra vita, nella vostra esistenza arricchendola e colorandola con molte note di colore, di tutte quelle note di colore che vengono dalla poliedricità di ogni essere che ognuno di voi e di noi possiede in maniera speciale, in maniera unica: così al proprio colore si aggiunge anche la tonalità che viene dagli altri esseri.
Immaginate che caleidoscopio luminoso sarà il vostro spirito, e come rifulgerete di luce!
L'accettazione di ciò che viene dagli altri non ha certo a che fare con la presenza delle precauzioni suggerite dai benpensanti. Bisogna essere cauti, ma non in modo esagerato; l'eccessiva diffidenza distrugge ogni rapporto e vi carica di malanimo e di sofferenza costanti. Il vostro spirito è già adulto, ma voi pensate di essere dei bambini inconsapevoli, e ciò che vi suggerisce il vostro spirito può, o può non essere ascoltato e messo in atto. 
Se guardate a qualche episodio della vostra vita nel quale siete stati poco rispettati o delusi nella vostra aspettativa e pensate che queste esperienze vi hanno bloccato e scottato, essi non dovranno più influenzare il proseguimento della vostra vita, perchè non è detto che dovranno verificarsi e riproporsi. Se così fosse, fratelli, la vostra vita diventerebbe un inferno: dovreste guardarvi alle spalle continuamente e temere nemici che cercano continuamente di truffarvi, di derubarvi. Con maggiore fiducia nel vostro prossimo, seguendo l'ispirazione che viene dal vostro interno, e cercando di adattarla alle circostanze della vita, alle persone che avete intorno, il vostro iter può procedere in modo più sereno ed equilibrato.
Ciò che non va mai dimenticato, o trascurato, è il riconoscimento del valore di ogni persona, di ogni essere umano. Per nessuna ragione bisogna barattarlo con altri pseudo-valori. È un valore assoluto e chi lo disconosce o chi lo infanga non merita il vostro amore, la vostra amicizia.
È vero che ognuno ha un proprio modo di pensare, di agire, di estrinsecare la propria personalità e questi modi diversi possono apparire agli altri come una serie infinita di difetti e di inadempienze. 
Quando questo evento si verifica e salta ai vostri occhi, vorrà dire che è venuta a mancare quella accettazione piena, a 360°, quella che si desidera, che si vuole da parte degli altri. Tutto questo non giustifica il tentativo di prevaricare per vanificare o distruggere il lavoro di una creatura, il lavoro di ogni essere, quel lungo lavoro che lo ha portato sulla Terra. 
Siate generosi con chi vi sta vicino ma pretendendo il rispetto massimo per la vostra dignità umana e divina. In questo settore le battaglie non si vincono con le decisioni drastiche, con i colpi di testa bensì con la tenacia, col comportamento equilibrato, sereno e fiducioso, e con la certezza che nel proprio agire c'è la mano divina, c'è l'ispirazione divina come in tutti gli altri fratelli. Questo paradigma potete adottarlo in ogni circostanza della vita, fratelli. In tal modo potete spegnere o attenuare quelle note stridenti presenti in alcuni rapporti. Non sempre le cose vanno secondo i vostri desideri perché la crescita è individuale e diversa da persona a persona. Si verificano pertanto i contrasti e le incomprensioni, in special modo quando non si è convinti che si cresce in maniera diversa, su lunghezze d'onde diverse. Il nostro consiglio è sempre quello di usare quella morbidezza caratteriale che non è quella del succube e non è arrendevolezza ma solo rispetto dato, e nel contempo, preteso. In tal modo potete accostarvi a tutti gli avvenimenti, risolvere ogni questione, anche la più intricata. Dovete essere ormai sicuri di avere dalla vostra parte, e raggiunto, quel grado di consapevolezza che non può farvi più sbagliare. Ricordate di avere fatto un percorso, non solo in altre vite ma anche in questa esistenza, un percorso lungo, laborioso, faticoso. Siete quindi in grado di raccogliere i frutti del vostro sacrificio, della vostra perseveranza: i frutti copiosi, che sotto forme di Grazia, la Provvidenza vi dispensa. La prosperità che riuscite ad attirarvi dipende dal sapervi destreggiare con sicurezza nelle innumerevoli questioni della vita con ogni referente: che sia un parente, che sia un figlio, che sia un estraneo. Siete in grado di sostenere le vostre idee e di portare a compimento i vostri progetti. Vorremmo che foste convinti, totalmente convinti delle verità che noi constatiamo e vediamo in voi, ma prima o poi, siamo sicuri, ciò accadrà. Non è una sicumera ma una sicurezza, una sicurezza spirituale che non vi farà montare in superbia, in alterigia, anzi vi attirerà molte simpatie e molto amore dai vostri simili, così come voi le desiderate. 
Vedete, fratelli, non ci sono ricette prestabilite, dei pre-stampati su come affrontare tutti i passi della vita. Anche se il vostro mondo è pieno di psicologi, di filosofi, di teologi, che formulano nuove teorie, ognuno suggerisce la propria come buona e necessaria, ma non è scontato che non possa andare bene per tutti. Ogni teoria che viene fuori dalla mente di un uomo è un segno meraviglioso di creatività ma, siccome siete diversi l'uno dall'altro, le teorie non possono essere applicate a tutti. 
C'è chi propone la meditazione profonda, la meditazione trascendentale. Senz'altro può essere un momento di pausa dalle attività cerebrali, dalle attività del pensiero ma, finito quel momento, terminato quell'attimo, ogni essere umano ripiomba e ricade nei suoi problemi, ripiomba nel suo dolore e nella impossibilità di trovare le soluzioni alle questioni della propria quotidianità. I nostri insegnamenti a voi diretti sono solo delle indicazioni, e non è nostro intento sostituirci alle vostre decisioni, al vostro libero arbitrio. Abbiamo provveduto a stimolare in voi le varie prese di coscienza ponendo l’accento alle vostre intuizioni personali, uniche e specifiche, non solo per arricchire la vostra coscienza ma anche per la soluzione di ogni problema. È vero che molti di essi continueranno a persistere perché non saranno debellati totalmente, ma quello che conta è il vostro stato d'animo nei loro confronti: non sentendovi più avviliti e amareggiati e privi di risorse e senza speranza. Tale condizione non succede più a nessuno di voi. Riconoscetelo, fratelli. Siete dei privilegiati! Con le vostre stesse forze avete superato molti impasse e siete in grado di superarne ancora altre, sempre e soltanto con le vostre proprie forze. Siete i nostri migliori amici, i nostri più amati fratelli; siete al centro d’interesse della Comunità che io rappresento.
È come se foste figli nostri. Viviamo della gioia riflessa dalle vostre gioie, dalle vostre conquiste. Non dimenticate mai, fratelli, che siamo sempre con voi. 
Addio.

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