Le Guide Angeliche – Messaggio del 17.09.2008

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
Vi saluto, fratelli, vi ritrovo con molta gioia insieme agli esseri della Comunita’ che io rappresento. Constatiamo con molta soddisfazione come nel grande giardino della Terra ci sono, oltre che ortiche ed erbacce infestanti, fiori profumati, delicati e di qualita’ assai rara. Voi, fratelli, appartenete a questa categoria di esseri che si distinguono, che spiccano per il grado di evoluzione.
 La consapevolezza, che va sempre allargandosi nella vostra sfera di vita, vi consente di capire chiaramente con quali compagni, con quali fratelli potete trovare una armonia, un feeling intellettivo, un feeling affettivo. Siete in grado di capire chi sono i veri amici: tutti coloro che non nutrono sentimenti di invidia, di gelosia, che non vi giudicano, che non sparlano di voi. E’ nell'individualizzazione di questi elementi, elementi che a volte affiorano alla superficie e restano in profondita’, che voi potete affidare la vostra scelta di compagni di viaggio, di compagni di percorso.
Non e’ piu’ tempo di essere amici di tutti e, se ancora la selezione non e’ avvenuta spontaneamente, naturalmente da parte di altri fratelli che si sono distaccati da voi, ancora qualcosa, in questo ambito, vi e’ dato da fare. Voi sapete comprendere il significato pieno delle mie parole perche’ il vostro cuore dovra’ contenere sempre amore per tutti, comprensione per tutti, ma cio’ che vi nuoce, cio’ che vi infastidisce nel rapporto con gli altri non nasce come prodotto della vostra mente, non e’ piu’ quel tempo. La provenienza viene dal vostro spirito, dalla qualita’ del vostro spirito che cerca la risonanza energetica con gli altri.
Ormai, il vostro modo di comprendere gli altri si riferisce a un fatto intimo, non dovete sentirvi obbligati, per spirito caritatevole o filantropico, a subire la vicinanza o l'interferenza di chi non e’ nel vostro cammino. Noi, per cammino, intendiamo quella apertura di coscienza che prende in considerazione molte diramazioni del cammino spirituale, piu’ o meno lunghe o corte, piu’ o meno diritte, piu’ o meno lineari. Tutte quante pero’ si snodano attraverso un iter armonico, un percorso di contenuti, di valori fondamentali di base; e per ognuno e’ previsto un arricchimento continuo, un allargamento, un’espansione di questo valori, senza alcuna cristallizzazione di pensiero, senza alcun dogma.
Sapete tutti che e’ un percorso che ognuno di voi si e’ assegnato scendendo nei vari livelli dimensionali perche’ convinto, momentaneamente, temporaneamente di essersi allontanato dall'Amore Primo, da Dio, Centro di tutto l'Universo. In seno a questi percorsi immaginati, Dio e’ sempre presente in tutta l'infinita gamma della Sua Essenza, Intelligenza, Sapienza, Provvidenza, Gioia, Benessere, Felicita’, Eternita’.
E’ vero anche che nell'immediatezza, nell'incarnazione o per meglio dire nell'ambito di quei gradi infiniti di consapevolezza raggiunta, ogni essere percepisce, intuisce Dio in una forma millesimale, in una forma parcellare, anche se gia’ in quel millesimo si intuisce il massimo e man mano, procedendo in questa immaginaria scala evolutiva non si perde mai il punto di partenza ne’ quello sprone, quell'ardore ad andare sempre avanti per conoscerlo in pieno.
Siete consapevoli, fratelli, del percorso cosi’ importante che abbiamo compiuto insieme, io dandovi il mio amore incondizionato, la mia disponibilita’ massima e voi offrendo la vostra cedevolezza, la vostra mansuetudine e, soprattutto, la fiducia: questi elementi sono caratteristiche molto rare tra la vostra gente, perche’ la vita di ogni giorno, purtroppo, porta a difendervi come pecore dai lupi: difendersi non significa diventare, di contro, dei lupi. Non significa diventare duri, coriacei e insensibili alle sofferenze del mondo, dei vostri simili, ma di essere coscienti di avere gli strumenti per evitare di farsi coinvolgere dalle loro miserie, dalle loro bassezze e anche dai loro dolori. 
Se oggi siete fieri di voi, di quello che siete diventati, dovete ringraziare soltanto voi stessi. Avete avuto la tenacia, la forza d'animo di non soccombere fra tanti ostacoli, fra tante avversita’ della vita, come l'albero maestro di una grande nave che riesce a fronteggiare i marosi e le bufere del mare in tempesta. Siete anche consapevoli che la vita, ogni giorno, vi offre infinite possibilita’ di apprendimento, di conoscenza, di esperienza nell'intento sempre di migliorarvi, di arricchirvi. In tal modo le vostre menti, i vostri cuori potranno evitare la pietrificazione, quella pietrificazione che appartiene a molti della vostra gente.
Nel sentirvi fieri di voi stessi, di tutto cio’ che vi siete conquistato in tutti i campi, in tutti i settori della vostra vita e’ compresa la gioia, la gioia di vivere, la gioia dell'esistenza che non puo’ e non deve mai mancare.
Considerate la gioia dell'esistenza come la benzina che alimenta i motori. Fate di tutto per mantenerla viva, per incrementarla nei modi leciti, nelle modalita’ individuali. Quando viene a mancare la gioia della vita il vostro essere decide a poco a poco di allontanarsi dal corpo e questo connubio fra lo spirito e il copro diventa difficile da portare avanti, da mantenere. Anche in mezzo a tante storture, anche quanto vi mancano tante cose, tanti elementi, tanti desideri non appagati, dovete fare in modo di trovare sempre un sistema per essere contenti di vivere.
Qualcuno si chiede: anche durante una malattia?
Si, siete in grado di trovare l'elemento ‘gioia’ nell'affetto, nell'attenzione che vi proviene dagli altri, dai vostri cari, e nel pensiero di guarire e di ritornare ad essere efficienti al massimo. Tenete in grande considerazione queste mie parole. Vi eviteranno di esasperarvi, di perdere la fiducia, di perdere la speranza.
Per tornare sull'argomento malattia: quando nel vostro organismo perdura una malattia cronica, che si protrae negli anni, a volte e’ difficile, e’ molto difficile poterla eliminare totalmente perche’ ha fatto radici profonde, non solo nel corpo fisico ma anche negli altri corpi sottili.
A volte e’ necessario accettarne gli effetti riducendoli attraverso i farmaci, le cosiddette cure farmacologiche. Il pensiero, che ha determinato quel malanno, ha covato per tanto tempo nella vostra vita a causa del pensiero negativo, del pensiero doloroso, del pensiero non diretto al bene di se stessi, cosicche’ nel tempo si manifesta sotto una forma morbosa. Anche un virus puo’ diventare aggressivo e invasivo nel vostro corpo se non avete le difese immunitarie sufficienti a controllarlo o a debellarlo.
Pertanto nell'ambito della malattie c'e’ una specifica quantita’ di responsabilita’ da parte vostra che puo’ risalire anche alla vostra infanzia, al passato piu’ lontano.
Comunque, per l'oggi e per il futuro, sappiate tenere controllato il vostro pensiero, ora siete in grado di farlo. Fate in modo di dirigerlo come volete voi e non dove vi porta lui. Se continuate a pensare di essere sani, di essere felici, di essere vivi e giovani, tutti i vostri corpi risponderanno a questi moniti, a questo comando.
A volte voi vi distaccate dal vostro corpo, lo considerate come uno strumento che vi consente di lavorare, di faticare. Anzi, a volte anche come un ingombro. Non l'amate, lo vedete pieno di difetti ed ecco che si crea una lacerazione: un diaframma si pone tra il vostro essere e il vostro corpo, tra la vostra mente e le vostre fattezze fisiche.
Perche’ tutto questo? Perche’ cosi’ vi hanno insegnato, perche’ cosi’ pensa tutta la gente. Ma voi non siete tutta la gente. Siete in grado di chiarirvi tante cose che ad altri sfuggono, che ad altri non interessano e allora non vi e’ piu’ consentito un ritorno all'indietro, un ritorno al vostro vecchio modo d'essere, vecchio e desueto.
Amatevi di piu’, amate di piu’ anche gli altri cosi’ come amate voi stessi.
Vi saluto con tutto il mio essere e vi auguro di essere felici giorno dopo giorno.
Addio fratelli.

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