Le Guide Angeliche - Messaggio del 15.04.2010

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania

Fratelli diletti, il mio spirito è con voi. Tutti noi fratelli della Comunità che vi ha in carico, diamo il benvenuto a questi nuovi fratelli che questa sera ospitate nel vostro gruppo. Ci rallegriamo con loro per quanto impegno e sacrificio hanno attivato e prodotto nell'intento di costruirsi una vita più serena, una vita più scorrevole, senza mai dimenticare lo scopo principale di ogni esistenza e cioè a dire curando moltissimo la parte spirituale della loro essenza.

Come succede quasi sempre - e non desta più meraviglia - l'afflato spirituale, la risonanza magnetica tra esseri della stessa levatura, si ripropone e diventa un fatto scontato.

Questa sera noi affronteremo alcune argomentazioni di cui abbiamo fatto cenno qualche volta; com'è nel vostro desiderio, tali argomentazioni richiedono ulteriore approfondimento e, come sento nei vostri animi, la sete spirituale spinge verso questa ricerca. Il nostro Creatore e Signore, come grande atto d’Amore, ha fatto sì che noi ci trovassimo su questa vostra dimensione e, in contemporanea, su altre dimensioni, per continuare quel sodalizio, il colloquio amoroso che è alla base di tutte le esistenze. Ognuno di voi ha dimenticato, ha dovuto dimenticare incarnandosi in un corpo fisico, le storie che ci hanno coinvolto; e se la nuova mente non ricorda, lo spirito che è in ognuno di voi ne ha eterna memoria.

Al di là dei legami che voi costruite su questa Terra: legami di parentela, di amicizia, di affinità, il filo che ci tiene uniti è un filo indissolubile e travalica il tempo e lo spazio. Ogni frammento spirituale, che volontariamente si è allontanato dalla Luce Prima, ha un vasto programma di tipo individuale che ha ripercussioni a livello collettivo. Il programma riguarda la sperimentazione, sia nel mondo fenomenico che in altre dimensioni.

A cosa serve la sperimentazione? La sperimentazione, qualsiasi tipo di esperienza, ha come obiettivo soprattutto la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Alla conoscenza di sé, inevitabilmente, si affianca la conoscenza degli altri, degli altri erroneamente percepiti in maniera separata dal Sé. L’intervallo tra un’esperienza e l’altra, sembra purtroppo così enorme, che a volte si percepisce come un abisso incolmabile. Man mano che la consapevolezza si insedia e dimora nella creatura, il divario diminuisce sempre più, cosicché il cosiddetto prossimo diventa la stessa persona. La sperimentazione, man mano che essa diventa sempre più raffinata, sottile, specializzata, ha come obiettivo, come traguardo ultimo, la conoscenza di Dio.

Senza queste apparenti esperienze, che possono snodarsi in infinite incarnazioni, la scintilla di luce non potrebbe conoscere Dio. Un iter così penoso, così travagliato è comunque e sempre una scelta non obbligata, anche se da questa scelta discende quel grande premio che è il raggiungimento della Consapevolezza Assoluta.

Per parlare con voi, fratelli, usiamo una terminologia che ben si adatta alla vostra dimensione che ha come capisaldi lo spazio e il tempo. Ma devo dirvi - ed è giusto - che voi vi sforziate di percepire il concetto che questo viaggio immaginario si svolge in assenza di spazio e di tempo. Quindi non si deve parlare di tappe, né di traguardi, bensì di acquisizioni, di stati di coscienza su stati di coscienza, all'infinito. Così come voi fratelli avete coscienza, consapevolezza della vostra umanità, del vostro sentire interiore, ogni altro stato di coscienza dà la consapevolezza relativa a quel livello dimensionale!

Noi non abbiamo più un corpo fisico, non abbiamo più le vostre stesse emozioni, i vostri stati d'animo; abbiamo un sentire interiore, un sentire spirituale che abbiamo acquisito avendo vissuto, sperimentato e trasceso tutto quello che fate e vivete voi. È un sentire che va oltre i vostri sensi fisici, che può essere percepito anche da tutti voi quando chiudete tutte le porte al mondo esterno, quando fate tacere la mente e vi accingete a pregare, a comunicare col vostro spirito.

Ma il nostro sentire è immediato, è costante, è eterno, è inattaccabile da altri pensieri eterogenei, non così come succede a voi, fratelli della terra!

In possesso di questa peculiarità, la nostra vita si svolge perseguendo sempre l'amore come nostra aspirazione e vocazione a diffonderlo. Vi assicuro che non c'è noia, non c’è tedio nella nostra esistenza perché la gioia alimenta il nostro sentire e proviene dalla collaborazione degli Spiriti di Luce di varie dimensioni e dalla soddisfazione che i nostri fratelli umani seguono i nostri consigli e sono protesi ad acquisire sempre più verità trascendentali. I nostri compiti sono svariati ma sempre nel rispetto della specificità unica di ogni Spirito, cioè a dire, in base al grado di consapevolezza raggiunto ovvero di Conoscenza Superiore.

Il lavoro che si svolge interagendo, e col contributo di ogni Spirito, diventa di particolare valore e di grande merito nei riguardi del nostro Creatore. Pertanto, ricollegandoci a quanto vi abbiamo illustrato precedentemente, l'accoglienza che noi riserviamo ad un nostro fratello che oltrepassa il velo dell'esistenza è la più grande e calorosa che si possa immaginare ed è indispensabile, è propedeutica per la tappa successiva nella quale l'essere disincarnato deve affrontare un esame severo con se stesso sui fatti e le emozioni della propria esistenza.

Senza il nostro supporto amoroso diventerebbe arduo, difficile, penoso affrontare il processo con se stesso a se stesso!

L'Amore Primo del nostro Creatore ha contemplato tutto questo e non permette che uno spirito sia lasciato solo senza il giusto appoggio - così come avviene nella vostra dimensione - perché voi, fratelli, non ve ne accorgete: sistematicamente c'è sempre qualcuno sopra di voi e con voi a proteggervi, a istruirvi, a condurvi per mano, dolcemente, verso la vostra meta.

Cercate di essere più attenti, più aperti perché noi siamo realmente con voi, sempre più numerosi, ubbidienti alla Legge Divina che ci spinge, ci conduce verso di voi nell'intento di svegliarvi totalmente dal torpore dello spirito cosicché vi riconosciate l'uno con l'altro "fratelli in Dio"!

Addio, fratelli

15.04.2010

https://www.leparoledegliangeli.com

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