Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

Guide Angeliche al Gruppo di preghiera Amore e guarigione 08.07.2010

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania

Vi salutiamo, fratelli. Anche questa sera, con molto piacere e soddisfazione, riprenderemo il dialogo tra i vostri spiriti e i nostri spiriti, un dialogo che non si è mai interrotto. Vogliamo chiarire il concetto più volte ripetuto che, a prescindere dagli incontri prestabiliti e preordinati in seno al vostro gruppo, siamo sempre intimamente connessi con la vostra essenza: quando siete gioiosi e quando siete tristi; quando siede spensierati o appesantiti dai problemi dell'esistenza. Siamo i vostri Angeli custodi e restiamo sempre al vostro fianco come suggerisce l’anelito d'amore e come obbedienza all'ordine divino. La Sua volontà, che é soprattutto Amore, vuole che le creature non si sentano mai sole e abbandonate, anche nella scelta di un disegno, di un programma impegnativo che ruota tutto attorno ad un perno, che rappresenta poi il filo conduttore di tutte le esistenze. E voi, fratelli, l'avete individuato e messo in pratica cominciando a capire perché siete venuti su questa Terra.

Il motivo che vi ha spinto ad incarnarvi é uno soltanto: crescere in consapevolezza attraverso l'amore dato e ricevuto. Mancando questo elemento essenziale, tutto il contorno della vita diventa ben poca cosa; é di minima importanza! Pertanto, quando si fa un percorso spirituale, l'intento precipuo è la conoscenza di se stessi e mettendo in luce la parte migliore di sé. Per ottenere ciò, bisogna guardarsi con gli occhi dell'amore, accettarsi totalmente: sia nelle parti in luce sia nelle parti in ombra. Così facendo, si ribaltano i falsi valori, gli stereotipi che, sin dalla fanciullezza, sono stati istillati nell'interiorità dell'individuo, per far sì che egli segua la strada, la direttiva che la società impone quasi sempre in contrasto con l'indole della creatura.

Ogni individuo ha dovuto lottare duramente per affermare il valore intrinseco del suo essere umano. Qualche volta non c'è riuscito, e ha dovuto soccombere!

Molti aspetti dell'infelicità dei nostri fratelli umani sono collegati a questo sforzo, a volte notevole, eccessivo, per farsi accettare dagli altri; e quando non c'é un ritorno positivo, lo sconforto si insedia nella creatura senza più lasciarla. Quello che noi proponiamo e consigliamo é che la partenza di ogni desiderio di amore, di accettazione e gratificazione della creatura, abbia origine in se stessi, dalla propria interiorità. L'amore che riceverete dai vostri fratelli è secondario all'amore che avete sperimentato, accresciuto e conservato per voi stessi. Ma come si fa ad amare se stessi senza avere fatto un percorso, senza avere sperimentato la gioia, il dolore, il sacrificio, la delusione? È solo dopo avere sperimentato e compreso ogni esperienza che avviene la trascendenza, il superamento; grazie ai quali la creatura può sentirsi veramente degna di amore, di stima e riconoscimento. Se questi sentimenti, questi stati d'animo, e relativi convincimenti, diventano stabili, diventano permanenti - e perciò inattaccabili dalle reazioni del mondo esterno - ognuno di noi e di voi si riconosce e perciò diventa soggetto di amore attivo e oggetto d'amore. Ma quando ancora non si é certi del proprio valore, della propria dignità e ci si misura con i cosiddetti "valori sociali" allora si diventa vulnerabili, preda degli strali degli altri. È questa fragilità, questa vulnerabilità che attira la malevolenza e la cattiveria.

Cosa bisogna fare, allora, per evitare questi alti e bassi e le sofferenze inevitabili che il mondo circostante vi propone? Essere saldi nei propri convincimenti, guardare, almeno, a questa esistenza e fare emergere tutto ciò che di positivo si é fatto, si è detto; guardare ai fatti cosiddetti negativi come occasioni importantissime di apprendimento e di crescita. Il dolore e la sofferenza che legano questi momenti, occorre considerarli degli scotti, dei pagamenti per ciò che si è compreso e trasceso. Tutti noi abbiamo pagato un prezzo: un prezzo di solitudine, un prezzo di sofferenza e di umiliazione, un prezzo di incomprensione da parte degli altri. Ma se guardiamo a questi episodi delle nostre vite come a dei trampolini di lancio per saltare in avanti e in alto, allora non penseremo più al passato con amarezza, con sensi di colpa, e con conseguente autolesionismo.

Quello che siete oggi, il grado di consapevolezza che avete raggiunto, lo dovete al vostro passato, a tutti i vostri passati. Guardatevi così come vi vediamo noi, attraverso questa luce nuova, di bellezza interiore, e con questa apertura di cuore che vi contraddistingue, nella luce che traspare e diffonde il vostro spirito. Amate questa nuova immagine di voi stessi, amatela con accettazione totale, senza riserva alcuna. E proprio perché l'amate in maniera incondizionata, nessuno vi può attaccare e ferire; niente vi può danneggiare, neanche voi stessi, quella parte di voi che ancora vi giudica, vi condanna e vi punisce.

È un'immagine di forza e di bellezza inaudita!

Così noi vi vediamo, fratelli, e così vorremmo che vi vedeste voi. Se dei vostri simili tentano di ferirvi, di tranciarvi, di sminuirvi sapete già che é un'impresa improba; ma se talvolta questo succede, è perché vi si invidia, é perché ognuno di voi ha in se una forza incrollabile che si cerca di atterrare. Chi è infelice soffre e, a volte, anche senza volerlo, fa di tutto per arrecare sofferenza al fratello, credendo così di bilanciare i conti. Ma questo è un modo di vivere aberrante, in aperto contrasto col principio della fratellanza, che é alla base di ogni esistenza, nella quale si promuove e si sollecita soltanto l'amore e la comprensione! Mancando questi elementi, disconoscendoli e calpestandoli, si è fuori dell'ordine divino, si è fuori da ogni cammino spirituale!

Vi dico tutto questo non per farvi sentire migliori degli altri, ma per evitare che vi possiate perdere, uscendo fuori dal cammino, anche senza volerlo.

Domanda: Possiamo considerare sinonimi le parole: Essenza divina, Amore, Creatore, Signore, Vita?

Risposta: Voi del Creatore avete un'immagine, una figura che non corrisponde alla realtà. L'Essenza divina é il termine più esatto; é quella Forza vitale che c'è in tutto il Creato. Anche se si presenta con la nascita e apparentemente finisce con la morte, si ripropone continuamente ed é in ogni creatura, in ogni essere vivente, anche in una pietra. L'amore, così come voi lo sperimentate su questa Terra, è una contentezza, una gioia che può non riferirsi ad un fatto, ad una situazione, a volte senza alcun motivo. Questa contentezza, questa gioia, questo Amore permea tutto il Creato, fa parte dell'Essenza stessa di Dio. Quindi nella creatura c'è la gioia, c'è l'amore e c'è sempre la vita che si ripropone anche sotto altre forme. A volte voi dite l'Onnipotente, o il Signore, ma quando fate riferimento al Signore è quello che voi avete conosciuto nelle vesti fisiche del Cristo, figlio di Dio. Il Padre, il Principio primo é Dio o l'Essenza divina. Sinonimi o non!, tutto questo non toglie niente alla vostra fede, non cambia o fa diminuire l'ardore della vostra fede. Quindi sono disquisizioni affidate soltanto alla mente e non al cuore.

Addio, fratelli.

08.07.2010

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