Angeli, le Guide Angeliche al gruppo di preghiera Amore e guarigione, messaggio

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

03.05.2011

Vi saluto, fratelli diletti. Accorriamo, sempre più numerosi alle vostre chiamate, tutti noi  Spiriti della Comunità, in modo tale che l’energia - che noi vi trasmettiamo - possa alleggerire la pesantezza della vostra vita e rimettere in sesto tutte le vostre forze; le forze della vostra interiorità di cui, a volte, sconoscete la presenza e che si rivelano a voi nei momenti di effettivo bisogno, di effettiva necessità.

Sono forze incrollabili associate al vostro spirito che nessuno può abbattere, che nessuno può sfiancare. Soltanto la creatura può ignorarne la presenza o può renderle inefficaci. Sapete anche che quando alcuni distruggono o tentano di distruggere la vostra autostima, oppure il vostro corpo fisico, non potranno mai annullare o disintegrare il vostro corpo spirituale e tutti  i suoi attributi. 

Spesso gli uomini si soffermano eccessivamente su quelli che sono i requisiti fisici cui inneggia la vostra società: la bellezza, l'abilità fisica, le doti istrioniche, sorvolando volutamente sulla bellezza interiore, una bellezza che passa inosservata se ci si sofferma alla superficie della vita, alla superficie degli avvenimenti.

Oggi - sempre di più - si fa strada la nuova tendenza a dare risalto all'interiorità di ogni essere, di ogni creatura. Un tipo d’interiorità che si rivela nelle buone azioni, nei buoni propositi, nei buoni sentimenti - e sono questi gli elementi di cui la collettività ha tanto bisogno. Se si vive in mezzo alla collettività e non si può fare a meno della collettività, ma sentirsi parte integrante di essa è molto difficile e l’inadeguatezza - a volte - porta all'isolamento.

Da che cosa nasce l'inadeguatezza, il sentirsi inadeguati? Nasce dalla non condivisione di tutti i valori che la collettività propone e ritiene validi, ritiene importanti. L'unica condivisione che si può prospettare, che si può tenere in piedi è quella generata dall'amore fraterno perché dobbiamo considerare che ogni individuo ha un suo iter evolutivo, ha una sua crescita. Pertanto, non ci si può specchiare nel fratello attraverso i valori condivisi dalla società perché quasi sempre sono valori effimeri e individuali. L'unica possibilità, dunque, è la condivisione fraterna della discendenza divina.

Tutti i tentativi che si fanno per trovare un punto di intesa su degli ideali sono poi vanificati dalle incomprensioni che vengono fuori; allora, questo ci insegna che l'armonia che si sviluppa tra i popoli, tra le nazioni e anche tra essere umano ed essere umano, non può fare a meno del riconoscimento di una fraternità spirituale che tiene insieme le diversità tra individuo e individuo, tra popolo e popolo, tra nazione e nazione.

La diversità non si può disconoscere ma la si può accettare solo in questa maniera!

Ogni creatura ha un codice spirituale che porta seco come eredità divina, che ha la possibilità di svilupparsi in maniera diversa, in maniera dissimile da creatura a creatura, in base alle esperienze, in base anche al curriculum spirituale che ognuno porta con sé.

Ma queste dissonanze, queste discrepanze che si registrano continuamente nel mondo in cui vivete, sono necessarie, sono indispensabili; altrimenti non ci sarebbe crescita, ci sarebbe una massificazione dell'individualità spirituale.

Questo riconoscimento è un segno infallibile che Dio ci ha dato, è un sigillo che portiamo con noi, cui si aggiunge anche l'intelligenza che gioca un ruolo importantissimo nelle relazioni sociali, nei rapporti tra uomo e uomo.

L’intelligenza è quella scintilla divina che fa diventare sagge le creature, che suggerisce il giusto discernimento, le scelte lungimiranti, la voglia di pace e di armonia. Senza intelligenza la vita diventerebbe un'esperienza stupida, insignificante e non porterebbe ad una crescita. Bisogna fare sempre buon uso dell'intelligenza che Dio ci ha dato perché sia utilizzata, adoperata per il bene proprio e quello collettivo, per migliorare le condizioni di vita di ogni individuo.

Non è frutto dell'intelligenza scatenare guerre, conflitti mondiali che portano distruzione, povertà, miseria. Bisogna volere a tutti i costi la pace, trovare sempre soluzioni alternative alla guerra, alla guerra fratricida; ma è molto più facile ricorrere alla violenza, ricorrere all'uccisione di altri fratelli anziché ricercare con intelligenza e con lungimiranza metodi alternativi.

Questo mio discorso si può riferire anche alla sfera privata, alle vostre vite private, perché la famiglia è il primo nucleo della società  e  ci sono molte famiglie senza armonia, senza pace, con ripercussioni energetiche che interessano poi tutto il Pianeta, in base alla legge di trasmissione energetica, di osmosi energetica.

Vedete, fratelli, quanto è importante il lavoro che si fa per se stessi e in seno al proprio nucleo familiare, come ripercussione a livello planetario, a livello del Cosmo tutto?

Non stancatevi, dunque, mai di produrre energie armoniose, energie di pace, energie di serenità, dentro di voi e in seno alle vostre famiglie: in tal modo, date un contributo a tutto il mondo, a tutti i vostri fratelli sparsi per il mondo. E solo chi non vuol sentire non sentirà perché l'eco giunge dovunque senza limiti di spazio, senza limiti di tempo. In che modo giunge a noi, fratelli di alte dimensioni? Perché abbiamo aperto i nostri cuori spirituali alle sofferenze dei fratelli umani, perché partecipiamo volentieri alle vostre gioie, ai vostri riconoscimenti e ci sentiamo membri, membri effettivi - sempre validi, sempre presenti - di quella famiglia spirituale che il nostro Creatore ha voluto, ha fondato.

Non ci stanchiamo mai di raccomandarvi di tenere alto il morale, di non abbattervi per le inconvenienze della quotidianità, per le diatribe che succedono nel vostro mondo, anche in seno alla vostra famiglia, nella cerchia dei vostri amici, dei vostri parenti tutti. Come sempre, sono banchi di prova che dovete superare, che siete in grado di superare e sappiamo di certo che queste sono bazzecole, vi ricordiamo che sono bazzecole. Noi che conosciamo il vostro curriculum spirituale sappiamo di certo  che avete superato cose ben più grandi, prove molto più difficili di quelle di oggi, di questa vita incarnativa; solo che anche in questa vita incarnativa vi portate appresso qualche residuo di quelle sofferenze, qualche eco rimasta impressa nel vostro spirito. Anche questi residui karmici possono essere superati tenendo sempre alta la fiducia interiore, la convinzione profonda di essere sempre sulla buona strada per accrescere la vostra evoluzione, per avvicinarvi sempre più a quella consapevolezza completa, totale cui tutti aspiriamo, cui tendiamo: cioè a dire poter vivere in simbiosi, in vicinanza osmotica con l'Energia divina, col Suo immenso Amore.

In questo stato di beatitudine non c'è alcuna mancanza, non c'è alcuna ombra, non ci sono aspetti spiacevoli, non c'è sofferenza alcuna. E il nostro spirito tende a ritrovare questa gioia, a farla propria, a vivere di questa gioia dopo avere sperimentato e compreso esperienze dolorose, esperienze pesanti. È una necessità logica, una aspirazione suprema.

Qualcuno pensa – sempre - che bisogna superare la dimensione incarnativa per provare questo stato di ebbrezza e di beatitudine - e a volte è così - ma io vi dico che è possibile avere sentore di questa gioia anche nella veste umana, solo se sarete in grado di scorporare - nei pochi momenti di beatitudine – gli assilli, le problematiche dell'esistenza dal contatto col vostro spirito, dal colloquio col vostro spirito. Possono essere momenti brevi ma tanto importanti, tanto preziosi per farvi avere già un'idea di quella che è la beatitudine più completa che dà la consapevolezza totale.

Cos'è la consapevolezza? Avere una visione totale, completa - non solo a 360° ma anche elevata rispetto alla dimensione della Terra e da altre dimensioni. È come una visione da un punto elevato che permette una comprensione totale, una onnicomprensione della totalità dell'esistenza, di tutte le esistenze.

È difficile trovare le parole nel vostro vocabolario per trasmettervi una verità, un aspetto della verità trascendentale; ma già siete in grado di intuire - anche attraverso la piccolezza della mia spiegazione - questo stato dell'essere, la onnicomprensività di tutti gli stati di coscienza.

Questo tipo di trascendenza è una conquista legittima di esseri illuminati, di esseri che hanno amato, che hanno vissuto tra le tribolazioni, spesso sono stati perseguitati o non  capiti dai propri simili. È uno stato  di coscienza, di beatitudine che non è quella conferita agli esseri umani da altri esseri umani e richiede un'escalation lunghissima, un apprendistato di vite, di incarnazioni, molto complicato.

Spesso si rinasce su questa dimensione non per se stessi ma per aiutare altri fratelli a fare un passo in più, a dare una svolta maggiore, superiore alla propria vita; e questo è un grande merito che va ad ascriversi ad altri meriti e dà come risultato la beatitudine. Ogni essere incarnato segue il proprio programma di cui a volte, anzi spesso, non conosce i tratti salienti e questa non conoscenza a volte è utile e a volte non è utile alla creatura.

Non è utile nei casi in cui la creatura è chiusa nel proprio egoismo e non chiede aiuto,  non chiede consiglio al proprio spirito e ad altri esseri che sono pronti lì a dare il loro contributo. A volte è utile perché fa accettare non passivamente, ma con convinzione profonda, un programma, un aspetto del programma che non si vorrebbe accettare. L'adesione  è sempre  un atto d'amore verso Dio.

Ogni tanto, un fratello chiede aiuto al Cielo, alle dimensioni invisibili perché si alleggerisca il peso della propria esistenza e quando questo non succede, pensa che gli venga rifiutato da Dio, gli venga rifiutata una grazia e che, allora, bisogna negare e disconoscere l'intervento divino.

Ma voi sapete, fratelli, che quando non si verificano i cosiddetti miracoli è sempre per il bene della creatura, è sempre per l'apprendimento e la comprensione totale di quell'esperienza affinché non abbia più a ripetersi, a ripresentarsi in questa vita e nelle altre.

Se non ci sono domande, Io mi accomiato da voi lasciandovi sempre la mia presenza spirituale, il contributo del mio Amore e della mia Luce. 

Addio, fratelli.

 

www.leparoledegliangeli.com

 

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