La famiglia spirituale del Gruppo preghiera

La famiglia spirituale del Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

La famiglia spirituale del Gruppo di preghiera

06.03.2012

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

Fratelli diletti, sono con voi. Anche questa sera il colloquio intimo con i vostri spiriti è motivo di grande gioia per tutti i componenti della Comunità di cui sono portavoce: una Comunità di spiriti elevati che si sente molto vicina al vibrare dei vostri esseri e perciò particolarmente affezionata.

Considerateci, dunque, come l'altra famiglia, la famiglia spirituale che vi ha preso in carico e che vi segue nel vostro progredire, nel vostro crescere.

È vero che la famiglia della Terra, a volte - non sempre, non ha potuto fornirvi quella sicurezza, l'amore di cui avevate tanto bisogno - o perché i vari membri sono venuti a mancare prematuramente oppure per inadeguatezza nel ricoprire i ruoli di genitori, di fratello o di sorella. La famiglia spirituale che vi ha preso in carico può veramente sopperire a tutte le vostre lacune, a tutte le vostre privazioni, con un apporto spirituale che conserverete inalterato nel tempo della Terra e in seno a tutte le dimensioni nelle quali vi collocherete.

Il ricordo dell'amore ricevuto e dell'attenzione fraterna e sollecita rimangono scolpiti come traccia indelebile nella vostra personalità spirituale. A volte, il mondo circostante, la famiglia in cui vivete, la società tutta, elude le vostre aspettative e spesso crea le condizioni per farvi sentire infelici; non vi dà quella mano che desiderereste.

Sappiate, fratelli umani, che solo in noi potete trovare tutto ciò che vi serve!

Noi non possiamo offrirvi aiuti concreti, come spesso il vostro cuore desidera, però il nostro intervento è mirato alle fibre più intime del vostro cuore laddove viene recepito ogni battito, laddove viene assimilato il cibo vitale per il vostro cuore spirituale. Alimentandovi in questa maniera scongiuriamo ogni depressione, ogni tentativo di ribellione al proseguimento della vita, spegniamo ogni desiderio di vendetta e di ritorsione nei confronti di chi vi danneggia inconsapevolmente.

Con l'aiuto del nostro apporto e con la forza spirituale che è sempre presente in voi, siete in grado di risalire la china, di riprendere le vostre forze.  Dimentichi di ogni sofferenza, di ogni umiliazione, di ogni sopraffazione potete così gustare la gioia intima della vita, il gusto dell'esistenza. La collaborazione dei nostri spiriti con i vostri produce effetti meravigliosi, effetti prodigiosi, sempreché si creda in tutto questo e si sia disponibili ad accettare questa verità ma solo perché convinti, solo perché persuasi.

Nessuno di noi, in nessun tempo, in alcuna maniera, ha imposto l'accettazione di qualcosa e se - a volte - una verità poteva apparire nuova, estranea alle vostre convinzioni interiori non l’abbiamo mai imposto al vostro pensiero. Però, nel tempo e nelle modificazioni spontanee che avvengono nella mente e nell'indole umana, alcuni aspetti della verità sono diventati molto familiari, siete stati in grado di introiettarli e farli vostri.

Perché tutto questo? Perché è avvenuto il riconoscimento da parte del vostro spirito di ciò che già si conosceva – quindi per niente nuovo, per niente  estraneo a voi; ma questo processo che sembra così facile, così spontaneo, non è altrettanto facile e spontaneo per tutti.

Non dimenticate, fratelli, che pur essendo immersi nella stessa dimensione e in questa realtà virtuale di cui condividete gli aspetti più macroscopici, ognuno di voi è diverso dall'altro, ognuno di voi rappresenta un universo sconosciuto.  Questa verità salta sempre agli occhi di chi è consapevole, di chi è riflessivo e quindi ogni esistenza è centrata sulla conoscenza di se stessi e sulla conoscenza degli altri. Ognuno di voi è un universo individualmente sconosciuto fra tanti universi oggettivi percepiti quali vostri fratelli.

Ma il miracolo si verifica allorquando la conoscenza è profonda,  autentica e completa e l’universo soggettivo e oggettivo diventano un unico universo. Si entra nell'universalità di cui tanto si parla nel vostro mondo ma di cui non si ha un vero sentore, una vera conoscenza.

A volte voi vi sentite piccoli, inadeguati nei riguardi della conoscenza, quella con la "C" maiuscola, perché misurate tutto col vostro metro, un metro inadeguato, un metro limitato;  vi sfugge, invece, la non limitazione dell'essere, vi sfugge la grandezza rappresentata dal vostro spirito e, pertanto, la trascendenza diventa qualcosa che non appartiene alla vostra esistenza incarnativa ma che ha un significato solo dopo la morte, dopo la morte del corpo fisico.

Devo correggere questa interpretazione in quanto la trascendenza è qualcosa di immanente che non percepite, non vivete sulla vostra pelle in quanto i vostri sensi sono stati tarati in una determinata maniera per poter vivere appieno  questo tipo di esperienza; senza per questo negare o disconoscere l'altra realtà, la realtà spirituale che convive con la realtà immanente. Non si può dunque negare solo perché  non si coglie con i propri sensi.

Così come la scienza presente ha già svelato, la scienza futura svelerà   ancor più l'esistenza di un’ altra realtà non percepita dai vostri sensi, in seno alla luce, in seno ai suoni. Alla stessa maniera l'esistenza di altri mondi, di altre dimensioni non si  può  negare, non si  può  escludere.

C'è tanto di meraviglioso da riscoprire nel vostro essere, anche nel vostro corpo fisico, ma solo se si vuole rinvenire. Ogni preclusione mentale diventa una preclusione alla scoperta di aspetti della verità, della conoscenza del vostro essere. Il mentale esercita dunque un'influenza e una preponderanza nel vostro vivere, fratelli, di grande forza, e la mente non va disprezzata, non va condannata o ripudiata. Occorre, piuttosto, che siate voi a dirigere la vostra mente e non farvi dirigere dalla mente che vi propina molte sofferenze, vi arreca malanni e vi  preclude la conoscenza della verità; la conoscenza di voi stessi e di tutto il mondo meraviglioso che c'è attorno a voi.

Perché tutto questo? Quando ci si lascia prendere la mano e condurre senza il proprio volere, è importantissima e propedeutica la conoscenza di se stessi, di tutti i moti dell'animo, di tutti gli istinti, lasciando ad ognuno di essi il giusto valore, il giusto dominio.

Sono le interferenze in ambiti non specifici, non propri che danneggiano la vostra vita!

Vedete, fratelli, è come avere una carrozza trainata da tanti cavalli e ognuno di loro prende una direzione propria, senza la guida di uno che regge le redini e dà la direzione. Quando siete preda dell'ansia, dell'angoscia, della rabbia, dell’istinto di autodistruzione, non siete più alla guida dei vostri corpi sottili; sono i vostri corpi sottili che hanno preso il dominio su di voi, sul vostro spirito.

Tutto quello che possedete, tutto quello che Dio vi ha dato, ci ha dato - col corpo fisico e senza  corpo fisico - ciò che resta dopo aver perso il corpo fisico, è una dote che deve essere usata nella giusta maniera e considerata nel giusto valore. Ma occorre riconoscere tutto questo, esserne convinti. Non dareste nelle mani di un bambino il frutto della vostra tecnologia più avanzata, non saprebbe come adoperarla; pertanto la crescita, di cui tanto si parla, serve soltanto per riconoscere il valore di ciò che si possiede e saperlo utilizzare sempre per fini benefici, in quanto Dio, nostro Creatore, desidera sempre il bene delle sue creature e non certo il male. Il male, quello che voi considerate male, non può essere altro che il prodotto dell'uomo, del suo operato e della sua mente, la mente che lo ha ideato e poi il corpo che lo ha prodotto.

Noi siamo sicuri che la vita che voi state spendendo sulla Terra potrà diventare certamente migliore, certamente più accettabile, più vivibile di quanto voi l'avete fatta diventare con i vostri malumori, con le vostre insoddisfazioni, per i desideri non realizzati, per i falsi valori non raggiunti. In tal modo la vita diventa un inferno, si spegne così il sorriso dell'esistenza e si corre freneticamente verso qualcosa. Che cosa? Si corre verso la morte, quindi non si vive più la vita di ogni giorno.

Io vi dico di fermarvi, di riprendere le redini della vostra vita per controllare ed armonizzare tutti gli elementi che compongono il vostro essere. Ad ognuno date il proprio cibo e il proprio spazio vitale; rendeteli tutti complici e non in disaccordo; guidate la vostra mente verso quello che è l'obiettivo del vostro benessere, della vostra gioia; guidate la vostra mente perché possa servirvi nel conciliare tutte le risorse e saperle amministrare con saggezza. Così, sapendo amministrare le vostre energie, non avrete niente da rimproverarvi per il vostro passato, per le scelte del vostro passato e non dovrete neanche preoccuparvi eccessivamente per avvicinarvi al futuro.

Già, quello che siete oggi è meraviglioso, è grande e lo sarà così anche nel futuro ma se disprezzate l'oggi, se non accettate quello che siete oggi, quale potrà essere il vostro futuro? Lascio a voi la risposta!

Quante volte vi abbiamo detto - ma forse ancora non viene recepito totalmente - che tutta la vostra vita è nelle vostre mani  e gli altri, il contorno, la società tutta risponde alle vostre sollecitazioni senza che voi ve ne rendiate conto!   Non è, dunque, la società, il mondo circostante che è contro di voi ma ciò che riflettete, ciò che irradiate negli altri! Gli altri si specchiano in voi! Non siete voi che ricevete il giudizio degli altri ma siete voi che date agli altri il vostro intimo giudizio; questo interscambio si perpetua nell'eternità con infelicità sempre crescente, naturalmente fino a quando non metterete fine a queste illusioni; e lo potete fare soltanto voi, fratelli, nessun altro in vostra vece.

Ogni psicologo che potrete consultare non potrà mai sostituirsi alle scelte che potete fare voi stessi, alle trasformazioni che attuerete e metterete in atto nel vostro intimo, alle determinazioni che farete con voi stessi. Il compito è veramente gravoso ma di grande significato, di estreme conseguenze - in un senso o in un altro. Se nell'infanzia il bambino viene educato a certi valori sociali, a certe consuetudini oggi, noi con voi, facciamo un percorso di rieducazione, alla ricerca del vostro benessere e della vostra felicità.

È questo il nostro compito se voi ce lo permettete, ce ne date la possibilità, collaborando con noi, in quanto è l'amore che ci spinge e non altro motivo.

È solo l’amore, l'amore altruistico, l'amore universale. 

Io vado, fratelli, vi porto sempre nel mio cuore.

Addio.

 

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