Il lavoro su se stessi nella vita

Il lavoro su se stessi nella vita

 

Il lavoro su se stessi nella vita

 

03.05.2016

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Un saluto a tutti voi, fratelli cari, fratelli diletti.

 

Come succede ogni volta che si verificano i nostri incontri spirituali, una grande scarica di Energia, di Amore e di Luce si forma tra tutti voi. Questa scarica di Luce e di Amore proviene da tutto l’Universo, quell’Universo che voi pensate privo di vita, privo di esistenze spirituali. Invece, voglio dire ch’esso brulica di cuori che battono - naturalmente cuori spirituali - Spiriti di Luce che continuano ad esistere anche dopo aver perso il corpo fisico, alimentandosi dell’Amore che permea tutto l’Universo e improntando la loro esistenza all’aiuto reciproco, alla comprensione e, soprattutto, a potenziare l’Amore universale.

 

Come spesso abbiamo accennato, nei riguardi di questo sentimento ci sarebbe molto, moltissimo da dire, perché voi - fratelli umani - ne avete una idea molto vaga, molto striminzita. Invece l’Amore, nelle sue infinite espressioni e modalità, ha delle caratteristiche che si avvicinano poco alle abitudini, al pensiero dei nostri fratelli umani. Cioè a dire – fratelli - ancora voi dovete sperimentare il vero significato dell’Amore, perché, come sapete, mettete sempre al primo posto quelle che sono le vostre abitudini, o modalità caratteriali, abitudini insopprimibili.

 

Tra queste abitudini, anche se non lo volete riconoscere, c’è l’elemento egoismo che domina sovrano in tutte le vostre espressioni di vita; egoismo che non è il sano egoismo che vi fa amare voi stessi e, di conseguenza, gli altri vostri fratelli, ma un malsano egoismo che, purtroppo, vi fa impostare in modo sbagliato la vostra vita. D’altro canto, siete stati educati, acculturati da certi valori, o pseudo valori, per cui l’egoismo viene sempre camuffato assieme ad altre emozioni di difficile sradicamento, con le quali conducete ancora la vostra vita. Sapersi immedesimare nelle parti degli altri, saper cogliere il significato profondo del pensiero che anima i vostri fratelli, anziché distorcerlo con i propri paraocchi, è un costume assai diffuso nel vostro mondo.

 

Abbiamo sempre ribadito il concetto del lavoro su se stessi, che non deve essere soppiantato, o considerato di poca importanza, perché nel lavoro con se stessi, fatto in maniera autentica, sincera, possono venire (fuori) alla luce, tutti quegli aspetti caratteriali che nocciono non solo a se stessi, ma anche al rapporto con gli altri. Elementi caratteriali che non sono i difetti, ma sono connaturati con la personalità di quella creatura, e dei quali bisogna prendere coscienza, anziché mettere la testa sotto la sabbia.

 

Per non guardare alle proprie debolezze, alle proprie limitazioni, si fa di tutto per scaricare sugli altri le responsabilità. Il lavoro fatto con se stessi, significa riconoscere quelli che sono i propri limiti, le proprie debolezze; nel fare questo, ci si specchia negli altri e si accettano le debolezze ed i limiti degli altri.

 

Vi ricordo che è un lavoro che va fatto continuamente e per tutta la vita, per tutta la durata della vita.

 

Non ci si può sentire arrivati solo perché si segue un percorso spirituale, né ci si può sentire realizzati, completi e perfetti. L’imperfezione è nella natura umana e non può essere eliminata totalmente, però può essere riconosciuta e accettata. Ecco perché l’amore non può essere vissuto come dovrebbe essere vissuto, perché viene limitato da queste situazioni di blocco, di non introiezione dell’amore; questo vale per l’amore dato e per l’amore ricevuto, ambedue le modalità subiscono questo stacco, questo blocco.

 

Nella vostra vita ci sono altri valori che vi danno gioia e soddisfazione - il lavoro, il benessere economico - ma l’armonia con i vostri cari si basa sull’amore che date e che ricevete. I rapporti armonici, il feeling che si instaura nelle famiglie e nei rapporti di amicizia, si incentrano sull’amore: non potete eliminare l’amore dalla vostra vita, checché ne pensiate.

 

Anche chi appare chiuso, riservato, apparentemente freddo, ha una Carica d’Amore: un potenziale immenso che deve sgorgare, che deve fuoriuscire, che deve essere utilizzato. Dunque, l'amore rende fluida la vostra vita, non crea ostacoli e blocchi, quei blocchi che solo la mente, associata ai difetti caratteriali, produce in grande quantità.

 

L'amore non può venir fuori dalla mente, l'amore si associa alle emozioni. Senza emozioni, come si può dimostrare l'amore? Sin da bambini vi hanno insegnato che l'amore è sacrificio, abnegazione, ma non è così!

 

A volte si può scegliere, nel dare amore agli altri, il privarsi di una propria gioia, ma non deve essere questa l'impostazione dell’amore. L’amore propone di gioire insieme agli altri, senza il sacrificio di qualcuno per gratificare qualcun altro; solo in casi eccezionali questo può avvenire. Secondo noi, questa impostazione mentale, che è diventata consuetudine, produce poi un'aspettativa che, a volte, delude, l'aspettativa della riconoscenza: io mi sono sacrificato per dare a te una gioia, per farti un favore, e mi aspetto riconoscenza, se questo elemento non arriva c’è una grande delusione.

 

Ai nostri occhi, dunque, l'aspettativa della riconoscenza va, a poco a poco, eliminata dal sistema di vita dei nostri fratelli umani. Anche quando non arriva una ricompensa, un ritorno dell'amore dato, dobbiamo essere certi, sicuri che non abbiamo sprecato niente; un ritorno ci sarà - necessariamente - ma da fonti inaspettate.

 

Il do ut des col quale avete costruito la vostra morale, la vostra etica, va man mano sbriciolandosi, addensandosi  sempre più nel pensiero positivo, con la giusta riflessione e la giusta consapevolezza. Riconoscerete quanti elementi inutili, quanti elementi discutibili, si presentano nella vostra quotidianità e sono diventati un habitus.

 

Noi vi abbiamo sempre stimolato, spronato, a non restare impantanati, circoscritti entro dei limiti, limiti di un'etica, di una morale, di un pensiero collettivo. Vi abbiamo spronato ad allargare i vostri orizzonti, ad espandere il vostro pensiero anche verso quello che ancora sembra ignoto.

 

Cristallizzarsi su stereotipi, su pratiche di vita e di pensiero, è la morte spirituale. Noi - che vi vogliamo tanto bene - vorremmo per voi il massimo, che non vi fermaste al risaputo, ma che andaste sempre avanti nell’accogliere il nuovo. Quello di eliminare i  pregiudizi,  è un impegno che dovrebbe essere al primo posto nella vostra vita; il pregiudizio ostacola la conoscenza degli altri, mette dei diaframmi nei riguardi anche della Conoscenza assoluta, della Conoscenza vera.

 

Assieme ai pregiudizi ci sono gli stereotipi, stereotipi che sono attribuibili soltanto agli animali, perché gli animali si comportano sempre in un determinato modo, non hanno l'intelligenza dello Spirito, che c'è nell'Essere umano. Quindi, il comportamento non sarà sempre uguale a se stesso, e così pure il pensiero non sarà sempre quello.

 

Stereotipi e pregiudizi vanno a poco a poco eliminati, direi meglio trascesi, perché per poterli trascendere bisogna andare a verificarli, a conoscerli; una verifica sul campo porta poi a trascenderli, ma se non si riconoscono non possono essere trascesi: questo  è un concetto importantissimo.

 

L'uomo è abituato a mettere la testa sotto la sabbia quando il problema diventa arduo, quando non vuole impegnarsi con se stesso, ma i problemi vanno affrontati uno per uno, giorno dopo giorno, affrontati e risolti: questo è il mio consiglio, perché ciò che si butta dietro le spalle, poi si riproporrà ancora più potente, ancora più pesante. Così, nei vostri rapporti umani, se ci sono incomprensioni, affrontateli sul momento e risolveteli, anziché far finta di niente. Non è in questo modo che verranno eliminate le discrepanze e le incomprensioni.

 

La sincerità dovrebbe essere sempre alla base della vostra esistenza, così come il coraggio, necessario per proporre il proprio pensiero, la propria opinione: coraggio e sincerità. Il coraggio si accompagna ad un Essere forte, ma non violento; il coraggio è dei non violenti; il coraggio è delle persone docili e di quelli che hanno riconosciuto il valore di se stessi, il proprio valore, e quindi non hanno paura di perdere niente di se stessi; il coraggio non è tracotanza o prepotenza; il coraggio è convinzione di quello che si ha dentro, di quello che si propone. È essere convinti di offrire  il proprio pensiero e la  propria opinione, che non sempre coincide col pensiero degli altri, ma la si offre serenamente e senza prepotenza. Se in ogni rapporto umano ci fosse sempre presente il rispetto, quel grado di rispetto minimo, si comprenderebbe meglio il pensiero dell'altro e si conserverebbe la pace e l’armonia.

 

Bisogna, a volte, calarsi nella parte altrui, anche senza rinunziare alla propria opinione, ma il calarsi nella parte degli altri è un atto di grande amore. Calarsi nella parte degli altri non significa sottomettersi, ma cercare di capire il punto di vista dell'altro, anche se diverso dal proprio. Da questo scambio di pensiero all’insegna del rispetto, può veramente nascere l'intesa, il feeling, quell'armonia che tutti voi desiderate e che, a volte, non sapete come realizzare, come portare avanti. Noi vi indichiamo le modalità, che sembrano semplici apparentemente, ma richiedono un impegno costante ed una grande forza interiore.

 

Lo so che, a volte, la stanchezza vi prende e vorreste lasciare perdere tutto! Ma la vita è un impegno continuo, la vita è una messa alla prova delle vostre potenzialità, del vostro valore; quindi, non bisogna mai chiudere la partita, ma impegnarsi in prima linea.

 

Ci siete molto cari, e noi ci rendiamo conto degli sforzi che fate per dare un assetto armonioso alla vostra vita, per sentirvi gratificati, per dimostrare agli altri il vostro amore. Anche se a volte ciò non riesce e non si ha l'effetto voluto, ciò che è veramente importante è lo sforzo con cui vi siete impegnati.

 

La vita vostra è una palestra. Come nella palestra si allenano e potenziano i muscoli, nella vita voi potenziate i muscoli spirituali, quelli che vi aprono la strada alla consapevolezza, al benessere interiore.

 

Se volete questo benessere pieno, completo, allenatevi quotidianamente e costantemente. Ogni tanto riposate, ma non per troppo tempo, perché bisogna sempre riprendere l'allenamento.

 

Qualcuno si chiede: “Ma questo allenamento in che cosa consiste”?

 

È basato soprattutto sul rapporto con voi stessi e con gli altri, e vanno verificati continuamente i passi avanti che si fanno, i miglioramenti. Tutto questo non per conquistarvi un posto in paradiso, un giorno, ma solo per realizzare le vostre potenzialità, per far luce sulle potenzialità del vostro Spirito.

 

Insomma, tutto va fatto sempre in funzione di voi stessi e della vita che avete davanti; quindi, nel presente e non nel futuro, in un probabile futuro.

 

Potreste pensare che noi vi dedichiamo tutte queste parole, tutti questi concetti, per riempirvi la mente di nuovi concetti, di nuovi stereotipi: non è così! Noi parliamo alla vostra interiorità e vi comunichiamo il nostro Pensiero perché possiate essere felici, contenti di vivere in tutti i settori della vostra vita, e soprattutto realizzati secondo i vostri obiettivi, la realizzazione che investe tutto voi stessi, la parte fisica, ma anche la parte spirituale, di cui non bisogna dimenticare la presenza e la grande importanza. Quindi, gratificare il corpo, gratificare il cuore, gratificare il vostro Spirito.

 

Insomma - fratelli - vi vogliamo felici e realizzati, mettendo in gioco tutte le vostre forze, fisiche e psichiche. Aiutati dai nostri consigli, vogliamo il vostro bene, vogliamo la vostra salute, perché quando il vostro corpo funziona perfettamente, voi possiate gioire degli aspetti della vita. Preoccupatevi, dunque, di curare il vostro corpo, il vostro corpo fisico; non trascurate i piccoli malanni, non abbandonatevi a pasti troppo abbondanti, che potrebbero compromettere la vostra dieta.

 

Seguite un regime alimentare vario, sostanzioso, ma non eccessivamente ingombrante. Non riempite il vostro stomaco fino alla sazietà, con pasti abbondanti e pesanti, ci si può gratificare anche con delle piccole porzioni. Mangiando di meno, come quantità, rispetterete un regime alimentare per tutta la vita, senza ricorrere a dietologi o a medici nutrizionisti.

 

Nutritevi di tutti gli elementi che vi aggradano, non privatevi di nessuno elemento, tranne che non ci sia una controindicazione di natura allergica, ma sempre in piccole quantità. Alimentatevi di tutto ciò che la natura vi offre, come vegetali, come frutti; anche le carni animali non sono così dannose come potreste pensare, se consumate con moderazione e sempre associate ai vegetali e alla frutta. Il vostro organismo ha bisogno di tanti elementi, che si possono introdurre con una dieta varia ed equilibrata.

 

Ci sono altri modi di gratificarsi, oltre quelli del cibo: contornatevi di amicizie piacevoli, di amici sinceri e affettuosi; dedicatevi a letture piacevoli ed a spettacoli che siano edificanti. Non si vive di solo pane, ricordatevi, c'è anche il pane che nutre lo Spirito, che nutre il vostro cuore.

 

Se non c’è altro, io vado fratelli, vi ascio sempre la mia presenza continua, silenziosa, ma forte e decisa, accanto a voi.

 

Addio

 

Il lavoro su se stessi nella vita è il Messaggio dettato dalle Guide Angeliche il 3 maggio 2016

 

 

 

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