Paura del giudizio

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Paura del giudizio : cara Sara Luce, mi chiamo Antonio, leggendo le risposte dal Cielo mi sono molto rivisto, ho ritrovato temi a me cari e conosciuti, e dopo un primo momento d'imbarazzo ho deciso di scrivere; il tema è depressione e somatizzazione.

 

Ho letto per la prima le risposte del Padre su come provare a volerci bene curando se stessi e posso dire che dopo anni di buio totale la Luce è di nuovo splendente in me.

 

Per la seconda, la Somatizzazione nel corpo dei disagi dell'Anima, non ho ancora oggi trovato risposte nè strade da seguire.

 

Inutile dire per chi le vive, lo sconforto di non poter spesso nemmeno uscire di casa con i relativi cali di fiducia nella vita e nella propria autostima.

 

Vorrei quindi chiedere anche perché ho riscontrato lo stesso problema, la stessa sintomatologia in miei colleghi di lavoro e conoscenti.

 

Queste somatizzazioni, ho potuto notare negli anni, si verificano in risposta alla paura, a una paura così intensa che ti fa sentire minacciato fisicamente e psicologicamente, ti senti come se potessi essere annientato.

 

La paura ingestibile deriva dal giudizio, dal terrore del giudizio, degli altri/del mondo con abbinato un senso di inadeguatezza che mi fa letteralmente "scappare" con le somatizzazioni.

 

Questo accade in qualsiasi occasione dove il giudizio esterno diventa intollerabile, vista anche la scarsa proposizione di un mio punto di vista solido e incrollabile.

 

Da li i somatismi e la fuga.

 

Il nostro problema è dentro e io non trovo via d'uscita.

 

Ringrazio il Signore che mi ha concesso di conservare il lavoro, grazie anche ai miei sforzi, ed ad un minimo di autonomia d'azione nel quotidiano.

 

Grazie. Antonio

 

Risponde il Padre

 

La salute mio caro Antonio poggia sull'autonomia. Lo so che stai pensando che se avessi autonomia avresti già risolto il problema ma non comprenderesti aspetti importanti propri della salute.

 

Essere in salute significa provare armonia nel cuore. E sul grande percorso che conduce all'armonia io concentro il mio discorso.

 

Vedi mio amato, quando un cuore conosce armonia non c'è giudizio, non c'è contrapposizione, esiste soltanto un pensiero e un altro pensiero. Questo voglio spiegarti, il pensiero può essere illuminante e quindi da imparare o è un semplice punto di osservazione comunicato.

 

Non è vero ogni pensiero, spesso, la maggior parte delle volte, è solo un punto di osservazione.

 

Dunque tu temi un punto di osservazione e non lo temi abbastanza, tu lo temi con tutto il tuo cuore, con tutto te stesso.

 

Ripensa al passato, a tutte queste osservazioni che ti hanno comunicato tanta apprensione. Ogni apprensione era un pensiero, una determinata visione, una osservazione, un momento in cui quel fratello stava esprimendo una semplice sua osservazione.

 

Questo per te deve essere importante per interrogarsi: in quella situazione, di quella situazione, qual è il mio pensiero? E nell'interrogarti ascolta la tua risposta. Se la tua risposta porta in sé molti degli elementi che permettono di comprendere quella determinata situazione, prendi coscienza della sua bontà. Ma se nel sentire la tua risposta concordi al tuo interno che sia superficiale, lo studio trasformerà la risposta in buona risposta e coscienza prenderai che la risposta sarà buona.

 

Tu procedi dal passato a adesso, da quella risposta alla tua buona risposta.

 

Questo ti aiuterà ad essere nell'esperienza piuttosto sicuro della bontà del tuo pensiero e pensiero e silenzio alternerai nel contatto con gli altri. Nel silenzio il pensiero raccogli per poi interrogare te stesso e udire la tua risposta. Quando parlerai il tuo pensiero elaborato sarà comunicato.

 

Senti amato, un'altra cosa, il pensiero guida l'autonomia, la bontà del proprio pensiero dà sicurezza e la sicurezza spinge nel mondo, a trovarsi nel mondo dei fratelli sempre adeguato.

 

Dolce mio figlio, io so che ti ho parlato ponderando la tua storia, prendi insegnamento da me, pondera con calma la vita in quel che ti presenta, interrogati e la tua buona risposta porta nel mondo.

 

Con tutto il mio Amore

 

Tuo Padre

 

E adesso i saluti, tuo padre

 

Quando questa angoscia tu temi presentarsi, raccogli quei pensieri che temi e interrogati, io sono con te, il Cielo è con te, e anche noi sapremo illuminarti. Ti bacio con tutto il cuore, papà. Io sono felice, il mio solo problema è l'infelicità che vedo in voi sulla terra, i soliti problemi che sulla terra anch'io ho conosciuto. Ricordi della mia vita ma adesso che sono nell'Amore ho sempre consapevolezza che è proprio nell'Amore la soluzione. Amatevi l'un l'altro, riempite d'Amore le vostre esistenze, solo nell'Amore libertà.

 

Figlio, un solo piacere, ama quella ragazza anche per me.

 

Grazie amato Padre

 

Paura del giudizio depressione e somatizzazione risposte sono le parole del Padre a Antonio

 

 

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