Le Parole degli Angeli
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Sentire il mio Angelo Chiedere al mio Angelo

Sentire il mio Angelo Chiedere al mio Angelo I primi passi verso l’Angelo Testimonianze Coincidenze

Sentire il mio Angelo Chiedere al mio Angelo : cara Sara, da un po' ho cominciato a sentire il mio Angelo e ho preso l'abitudine di chiedere al mio Angelo, concedimi Sara questo approccio amichevole anche se non ci conosciamo, ma dopo diversi mesi che visito il tuo sito, mi sembra quasi di conoscerti anche attraverso i racconti degli altri; mi chiamo Michela e “per caso”, niente succede per caso, verso novembre 2009 mi sono imbattuta nel sito, ero in internet alla ricerca di ispirazione sugli Angeli per comporre una poesia per la figlia di una mia cara amica che si chiama Angelica e anche qui c’è un perché ma lo spiegherò un’altra volta; ho letto, oltre alla tua esperienza, diverse testimonianze, tra cui quella di Umberto che racconta la storia, tratta dal libro “conversazione con gli Angeli”, del manager e del numero 444, di come i suoi amici fossero scelti o meglio “unti” attraverso questo numero che poi anche a lui si è presentato in chiave “angelica”.

Avendo già sperimentato le coincidenze, ho letto 10 anni fa ed appena riletto “La Profezia di Celestino, desideravo tanto entrare in contatto con il mio Angelo, quindi ho seguito il tuo consiglio provando a chiedere di aiutarmi a risolvere un piccolo problema quotidiano e cioè non arrivare in ritardo in ufficio perché ciò mi comporta l’uscita serale posticipata; diversamente da quanto è capitato a te con il parcheggio, io non notavo nessun miglioramento e questo mi ha fatto innervosire ed andare addirittura in escandescenza, pensando e dicendo che tanto erano tutte stupidaggini.

Quello stesso giorno, mentre tornavo a casa dall’ufficio nella pausa pranzo ero in auto e ho notato la targa di quella davanti a me XX 4 4 4 XX, incredibile!!!!!, sono scoppiata a piangere sia per la felicità che per la vergogna di aver avuto brutti pensieri; questo evento mi ha dato tanta tanta emozione, l’ho raccontato subito a mio marito che pensavo mi prendesse per pazza, invece anche lui n’è rimasto colpito.

Il passo successivo è stato chiedere al mio Angelo di dirmi il suo nome, era quasi Natale e in ufficio stavo facendo dei documenti di fine anno, note di credito, preciso che ci sono anche i miei colleghi che le fanno, nei miei capita il n. 4 4 4, emozionata guardo subito il nome del cliente e vedo che si chiama “LA SELLxxxx” di X Mariella, penso che no, il nome non può essere Mariella, sarà Sally - da Sellxxxx - mi sembra un nome più da Angelo; penso che ne avrò la conferma magari attraverso la radio con la canzone di Vasco.

Invece nei giorni seguenti capitano due eventi 1) come tutti gli anni c’è la Messa nell’azienda in cui lavoro, tutti seduti durante la celebrazione, d’improvviso la mia collega Mariella si alza e corre verso gli uffici; 2) mi telefona mia mamma per gli ultimi preparativi per il Natale e mi racconta che una signora di nome Mariella ecc. ecc., ancora non capivo, ma poi ho collegato le varie cose.

Come se non bastasse, successivamente, anche se ormai ero convinta che il nome fosse Mariella e mi rivolgevo già a lei così, sono dalla parrucchiera e nell’attesa gioco con il cellulare, il gioco finisce in game over con il punteggio – indovinate – 4 4 4 proprio nello stesso momento in cui la parrucchiera pronuncia il nome Mariella per invitare una cliente ad accomodarsi, rimango sempre molto colpita e mi pervade una grande emozione.

Purtroppo è un sentimento che non dura a lungo, alla fine di gennaio ho attraversato un momento buio a causa della mia malattia cronica ed incurabile che mi procura molto dolore addominale che mi sfibra letteralmente, perciò mi faccio prendere dalla sfiducia e dallo sconforto, non riesco a sentire il mio Angelo, ma fortunatamente era prossima una piccola vacanza in Trentino, lì è successo che ho incontrato delle persone fantastiche con le quali sono subito entrata in sintonia, che ho sentito subito vicine a me e che grazie alle quali ho passato una vacanza speciale che mi ha rigenerato nel corpo e nello spirito, credo proprio sia stato un regalo della mia stupenda Mariella che ha voluto anche lasciare la sua traccia nel vero senso della parola.

Ora spiego, con una guida dell’hotel abbiamo fatto delle escursioni con le ciaspole, lui sentendo i miei discorsi sugli Angeli, mi ha detto “dopo ti faccio conoscere io il tuo Angelo”, arrivati in uno spazio aperto ci ha fatti mettere in piedi con le braccia aperte dicendoci di lasciarci cadere all’indietro, quando ci siamo rialzati nella neve era evidente come la nostra sagoma somigliasse ad un Angelo, è stato divertente, ma non è tutto, la sera mio marito, che ha fatto le foto, una di me nella neve ed una solo della sagoma, a cena mi racconta, commuovendosi, che ha guardato le foto digitali e c’è solo quella della sagoma, o meglio del mio Angelo Mariella, quella con me distesa non c’è, al suo posto esce “errore file”.

Scusa se mi sono dilungata troppo, ma ci tenevo tanto a scrivere tutto ciò che mi è successo, a dire il vero ogni giorno c’è un fatto nuovo, ma lo racconterò un’altra volta.

Un abbraccio a tutti quelli che mi leggeranno.

Michela

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