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Il gioco d'azzardo spiegato da ex giocatore

Il gioco d'azzardo spiegato da ex giocatore testimonianze come riconoscere i sintomi

 

Il gioco d'azzardo spiegato da ex giocatore : io sono un ragazzo che vuole dare testimonianze, che vuole farsi sentire, una lettera che forse resterà inascoltata ma ho scelto di non diventare un fidanzato ludopatico, ho scelto di non dire più le bugie del giocatore d'azzardo, ho scelto di dirvi la verità, chi vi scrive è un ragazzo come tanti altri che combatte contro un male tremendo che si sta espandendo senza far troppo rumore sempre di più intorno a noi, questo male non è meno pericoloso dell'alcool e della droga e anzi lo definirei più meschino perché ti risucchia senza che le persone a te care se ne rendano conto lasciandoti solo con te stesso, questo male è alla portata di tutti, si trova dappertutto e in tantissime forme; il suo nome è gioco d'azzardo.

 

Sono entrato nel mondo del gioco a 14 anni iniziando a giocare qualche euro per "divertimento" sulle partite di calcio, col passare dei giorni, dei mesi e degli anni sino ad oggi, i pochi euro iniziali spesi nelle scommesse calcistiche sono diventati decine, centinaia, migliaia.

 

Alle scommesse calcistiche si è aggiunto il Texas Holdem, il poker texano, che mi ha tenuto schiavo sino a poco tempo fa, passavo ore e ore a giocare online davanti a un computer, a spendere quasi tutti i soldi che mi davano i miei genitori e tutti quelli che entravano nelle miei tasche in qualsiasi maniera; i soldi li trovavo quasi sempre, ho chiesto soldi ai miei fratelli, alla mia ragazza, ai miei amici raccontando tante bugie spinto da una voglia incontrollabile di giocare; delle volte sono arrivato anche a rubare in casa pur di giocare.

 

Negli ultimi due anni ho provato tante volte a smettere di giocare ma senza risultati; alla fine gioco, perdo, quindi rigioco per rifarmi, poi magari vinco e quindi rigioco con la speranza di vincere ancora di più.

 

Perdo e rigioco, la notte sono spesso tormentato dai sensi di colpa, decido di smettere, senza chieder aiuto, mi vergogno di me stesso e ho paura di essere giudicato, ma la storia è sempre la stessa, solo con le mie forze non posso resistere e piano piano sprofondo sempre più in basso, questo però non lo posso più accettare e ora dico basta, non voglio più continuare cosi, non voglio più dipendere da uno stupido gioco che mi ha impedito di vivermi serenamente la mia vita; prima di scrivere queste righe mi sono cancellato da tutti i siti online dove giocavo e domani parlerò ai miei genitori, gli chiederò un aiuto da figlio e soprattutto gli chiederò perdono per tutte le volte che gli ho raccontato bugie e che li ho ingannati, spero con tutto il cuore di riuscire a riprendere in mano la mia vita.

 

Questa lettera l’ho scritta il 16 Ottobre 2013, l'ho ritrovata ora per caso, quel giorno sono riuscito veramente a raccontare tutto ai miei genitori e a farmi aiutare e ora grazie a Dio sono riuscito a riprendere in mano la mia vita e a uscire completamente da quel vortice infernale, ora questa lettera la mando a voi sperando che possa essere un conforto, che possa dare una speranza a chi sta lottando contro questo male e che si sente solo, incompreso e senza speranza.

 

A te che come me lotti contro questa malattia volevo dirti una cosa, fatti coraggio, chiedi aiuto e non vergognarti di te stesso, vai a riprenderti la tua dignità, esiste una via d’uscita credimi.

 

A te, che probabilmente al tuo fianco hai una persona cara che è schiava del gioco d’azzardo dico invece di avere pazienza, di non giudicarla, di pensare che dietro a tanti gesti irrispettosi, irresponsabili ed egoisti c'è un impulso irrefrenabile, una tremenda sofferenza, una malattia.

 

E' ora di farsi sentire, fermiamo questo massacro legalizzato e pubblicizzato dallo stato, che nasconde dietro a sé solo storie di distruzioni familiari, suicidi, solitudine e tanta e tanta sofferenza.

 

Firmato, Un ragazzo come tanti altri

 

I sintomi del giocatore d’azzardo patologico sono fondamentali da riconoscere, per anticipare e correggere i comportamenti di un giocatore e per evitare che prosegua il cammino verso l’inferno del gioco d’azzardo, io non sono un dottore o uno psicologo e nemmeno un professionista del settore per la guarigione o l’interpretazione del gioco d’azzardo patologico, sono un normalissimo ex-giocatore che dopo aver affrontato tutte le fasi dell’azzardopatia, ritengo utile espormi, informare e consigliare, chi come me ha iniziato o vuole iniziare un cammino di rinascita verso quella vita che, al mattino, ti da l’energia e l’emozione di essere una “persona”.

 

Il giocatore

 

Allo stato attuale degli studi scientifici realizzati dai professionisti del campo medico, il giocatore d’azzardo patologico ha un carattere ben preciso, con comportamenti e pensieri ben evidenti che lo rappresentano, ed inoltre quasi tutti i giocatori d’azzardo hanno le stesse problematiche, idee, usanze e conseguenze; potrei dire che il giocatore sofferente di azzardopatia ha uno stampo preciso ed inequivocabile e segue un percorso che assurdamente è identico a quello di tutti gli altri, il gioco d’azzardo compulsivo o patologico si manifesta sotto vari aspetti che posso elencare qui di seguito, e che ho vissuto personalmente nel mio medio - lungo periodo di giocatore, quindi non sono ne ipotesi ne teorie, ma semplici comportamenti vissuti e che, nel leggere su riviste o internet, hanno una terribile somiglianza con altre esperienze di persone coinvolte in questo problema.

 

I 40 sintomi della Ludopatia

 

1 primi approcci con le slot-machine;

 

2 prime vincite e conseguenti pensieri positivi;

 

3 prime tappe di tempo medio lungo all’interno di sale slot;

 

4 primi episodi in cui la testa è rivolta più al gioco che alle necessità della vita quotidiana;

 

5 prime scuse più assurde per uscire da casa per andare a giocare;

 

6 primi litigi con famigliari ed amici, nascondendo l’inizio ed inconsapevole coinvolgimento del gioco;

 

7 le giocate continuano a diventare più insistenti, senza accorgersi che il mondo intorno a noi sta cominciando a sgretolarsi;

 

8 ritorno al gioco, sempre più frequente, per recuperare le somme perse;

 

9 bisogno di giocare somme sempre più consistenti collegate all’opportunità di un recupero o grande vincita;

 

10 stato di eccitazione e piacere che si trova solo in compagnia della slot-machine;

 

11 primi tentativi di smettere o ridurre senza esiti positivi;

 

12 primi sintomi di nervosismo e irrequietezza nei tentativi di azzerare il gioco;

 

13 le numerose ricadute non sembrano sconfitte ma segno del destino che ci porterà a vincere;

 

14 primi problemi al lavoro, irrequietezza, stanchezza e assenze con false malattie per andare a giocare;

 

15 ricerca di denaro, fonti alternative come prestiti da amici, banche o finanziarie;

 

16 sensi di colpa per i continui fallimenti e per lo sperperare di soldi;

 

17 disagio, stanchezza, nervosismo, eccesso di uso di caffè, sigarette o alcolici;

 

18 si mente spudoratamente ai famigliari, per giustificare e coprire la mancanza di soldi in brevissimi periodi;

 

19 non si preoccupa di investire il denaro nel gioco, mancando i pagamenti di bollette, affitto e/o prestiti;

 

20 si programmano le giocate successive con studi delle tecniche e delle slot da usare;

 

21 navigazione su internet per cercare soluzioni e metodi per battere la macchinetta mangiasoldi;

 

22 primi piccoli furti ai famigliari;

 

23 discussioni e separazioni con la rispettiva compagna/o;

 

24 per i padri separati arrivano le difficoltà nel corrispondere il mantenimento mensile all’ex-moglie e/o figli;

 

25 le normali spese al supermercato diventano missioni eroiche, dove discuti con i famigliari per l’eccesso di acquisti, che invece prima erano spese previste e regolari per la sopravvivenza;

 

26 taccagni sulla spesa di qualsiasi genere per racimolare gli avanzi del “resto”;

 

27 durante la spesa al supermercato compra al massimo risparmio, senza pensare che i pochi centesimi risparmiati, ovviando qualità e piacere, nelle slot-machine andrebbero spesi in pochissimi secondi.

 

28 il tuo conto in banca è zero dopo pochi giorni dal bonifico dello stipendio;

 

29 ti accorgi che la tua situazione sentimentale, fisica ed economica sta scivolando verso la catastrofe;

 

30 tralascia la cura del proprio corpo;

 

31 dorme sempre di meno perché i pensieri nella notte sono rivolti alle slot-machine;

 

32 si accorge del disastro che ha creato intorno a lui e riprova a smettere;

 

33 scopre che non ci riesce, che il gioco è parte fondamentale ed integrante delle proprie giornate;

 

34 dopo l’ennesima scivolata e perdita di denaro, comincia a pensare ad un eventuale suicidio;

 

35 riflette su l’opportunità di eventuali atti illegali o criminosi per raccogliere denaro;

 

36 persiste nel giocare utilizzando qualsiasi quantità di soldi capiti tra le mani;

 

37 comincia a riconoscere uno stato di malessere fisico e mentale, che svanisce solo di fronte ad una slot-machine;

 

38 arrivano le prime palpitazioni, mancamenti d’aria e irritabilità fuori controllo;

 

39 si accorge che solo le macchinette sono l’illuminazione della propria vita e inizia a riflettere sul proprio futuro;

 

40 si confessa, si autogiudica, chiede aiuto ai famigliari più stretti (se qualcuno di loro ancora lo considera), si rivolge al Ser.D più vicino per entrare in terapia.

 

Gli ultimi passi verso la fine.

 

1 ti accorgi che non funziona più nulla nella tua vita;

 

2 che sei quasi solo;

 

3 ti rendi conto che hai una montagna di debiti e nemmeno un soldo in tasca o un valore comprato con i prestiti;

 

4 cominci ad avere stati d’ansia, palpitazioni da eventuale brevissima astinenza, mancamenti d’aria, necessità continue ed irrefrenabili di stare vicino ad una macchinetta mangia soldi;

 

5 ti accorgi che dormi sempre meno, che frequenti per troppo tempo le sale e quando sei nel letto pensi solo alle giocate fatte o ne programmi altre;

 

6 ti rendi conto che pur dormendo pochissimo, non hai sintomi di stanchezza e che il caffè, sigarette o quant’altro, diventano prodotti energetici vitali ed insostituibili;

 

7 ti guardi alle spalle e vedi i famigliari in lacrime, disperati, non riconosci più la parola amore o amicizia, non puoi più mangiare perché lo stipendio va via in pochi giorni;

 

8 ti fermi per un attimo e scopri che la tua vita è al capolinea.

 

La ripresa.

 

dopo mille tentativi, pensieri, pianti e disperazione, ti rendi conto che è ora di farsi curare, di ricevere aiuto.

 

Questo ultimo punto, fondamentale è decisivo per il cambio della propria esistenza.

 

Come hai visto sopra, l’elenco degli episodi negativi che partecipano nella vita di un giocatore d’azzardo patologico sono veramente tanti, forse ho voluto esagerare un po' nella suddivisione, ma ritengo utile dare chiarezza e semplicità di lettura, mettendo in evidenza le innumerevoli difficoltà che il gioco d’azzardo patologico crea in un essere umano.

 

Il gioco d'azzardo spiegato da ex giocatore testimonianze come riconoscere i sintomi è stato tratto da http://stopslotmachine.altervista.org

 

 

Il gioco d'azzardo spiegato da ex giocatore testimonianze come riconoscere i sintomi

 

Il gioco d'azzardo spiegato da ex giocatore

 

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