Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

26.03.2003

Cerchiamo di incanalare le vibrazioni per metterci in contatto con i Fratelli. Facciamo cadere ogni assillo della mente, senza esercitare alcuna violenza, e creiamo, visualizzando, un posto ideale nel quale potremo sempre rifugiarci e ricaricarci di energie nuove, ora e in tutti i momenti di bisogno. Ognuno creerà il proprio angolo di paradiso, un angolo di benessere, e lo terrà sempre alla propria portata, perché questo luogo ideale, immaginario, diverrà concreto, reale, nel quale si potrà trovare ciò di cui si ha bisogno.

Fratelli, in questo luogo da voi creato c’è il sole, perché l’avete scelto, l’avete voluto; i suoi raggi benefici, il suo calore, la sua energia, diventano fonte del benessere che ognuno di voi desidera, fonte di quello stato di abbandono che si rivela al vostro spirito e che vi suggerisce le verità autentiche e le modalità più idonee per affrontare la vita. Se ognuno di voi, fratelli miei, ha percorso più sentieri, ha fatto esperienze eterogenee, ha seguito maestri, ha appreso tecniche per guidare la propria interiorità, per accrescere la propria consapevolezza, è degno di lode, a prescindere dai risultati ottenuti, perché l’errore più grave, l’unico che possa commettere un nostro fratello, è propendere per l’indolenza, per il disimpegno, per l’inattività. Prendete in seria considerazione che il vero lavoro è quello di ascoltare nella vostra interiorità la voce imperiosa che tutti ci sprona, che ci guida a crescere, ad evolvere, ad espanderci.

Tuttavia, se dal vostro punto di vista tutto questo si configura come un processo in costante crescita, nell’eterno presente, nello stato di consapevolezza assoluta, non c’è acquisizione, non c’è crescita, non c’è evoluzione. L’essere è perfetto e consapevole. A cosa serve, allora, questo anelito a diventare perfetti se non c’è, se non esiste un processo di apprendimento, di crescita, di evoluzione? La Perfezione, l’Unità, l’Armonia assoluta, è in ogni spirito che propone il ricordo di questo stato, propone la riscoperta della propria vera essenza per arricchirla di consapevolezza.

Se vi chiedete con quali strumenti, con quali metodiche si tolgono i veli che coprono, che nascondono la coscienza, devo dirvi che la componente essenziale primaria è la semplicità a cui si deve associare la propensione all’amore, all’amore senza contropartita, all’amore diretto a tutti gli esseri del creato e dell’increato. Anche la Luce che su voi indirizziamo, anche la luce che voi stessi emettete, è costituita da elementi-atomi d’Amore che l’Assoluto propaga, diffonde a tutti gli universi.

Tutti questi atomi-scintille di Luce divina diventano fratelli in amore e rappresentano la consanguineità di natura spirituale. Questo concetto non è ancora attecchito del tutto nelle vostre menti e nei vostri cuori. L’uomo ha introdotto, ha operato la separazione dentro se stesso: fra ciò che accetta e ciò che non accetta di sé e la proietta all’esterno fra sé e gli altri fratelli. Ha diviso se stesso in tanti compartimenti stagni apponendo tante porte non comunicanti fra i frammenti del proprio "io", spesso in lotta fra loro. Come conseguenza di questo atto, assistiamo al crescere, al moltiplicarsi della sofferenza, quella fisica, quella morale e, quel che è più grave, al disadattamento al principio stesso della vita, della vita come gioia, rifiutando così il dono divino. Se si prendesse atto dell’importanza di rimettere insieme, di rendere comunicative le costituenti della vostra essenza, si supererebbero tutte le difficoltà, tutte le incomprensioni che nascono all’interno e all’esterno di voi stessi. Tanto più l’uomo allarga gli ambiti della sua intelligenza, tanto più si accorge di avvicinarsi alla Fonte della Conoscenza – e questo è il paradosso – tanto più incamera dolore e infelicità. Secondo il nostro parere, secondo il nostro pensiero, l’uomo nostro fratello non ha preso nella giusta considerazione l’elemento fondante dell’esistenza che è l’amore, che è il principio primo, che è il solo principio che regge ogni esistenza. Oppure ha frainteso questo concetto anteponendolo a se stesso, al proprio ego, lasciando solo briciole, piccoli spazi all’amore per il suo prossimo. Ma in questa maniera l’amore che pretende per sé, la felicità che vorrebbe costruire con le sue mani, ha un grosso difetto di partenza: l’incomprensione della Legge d’Amore, della Legge dell’Armonia.

Molti uomini illuminati si sono prodigati nelle varie epoche della storia del mondo a formulare teorie e pensieri filosofici che potessero essere da guida per i loro fratelli. Le tracce che hanno lasciato sono importantissime e da prendere in giusta considerazione, ma sappiamo anche che ogni essere è unico e irripetibile; ha una costituente della propria personalità spirituale, che lo differenzia fra gli esseri. Nessuno potrà seguire pedissequamente il tracciato dettato da altri. Anche il Cristo, che fu un vero Maestro di Verità, di Verità supreme, ha lasciato ampia libertà di comprendere e fare proprio il Suo messaggio, ognuno a modo proprio, perché nel rispetto e nel riconoscimento dell’Amore, che è Legge superiore, ognuno farà proprio un aspetto della Verità, ognuno sarà convinto e certo che è la propria strada quella giusta, ma non contrasterà con chi non la segue nello stesso modo, né intralcerà l’altrui cammino, e non opporrà verità contro verità.

Quando gli uomini nostri fratelli faranno proprio questo assioma, e lo realizzeranno nel quotidiano, non ci sarà più alcun motivo di contendere, di sentirsi superiori agli altri. Credetemi: tutto questo è possibile, non è solo ipotizzabile, perché è già pronto e realizzato nella Realtà assoluta, ma occorre anche la vostra volontà solerte e coscienziosa perché la realtà del mondo cambi e assuma questi parametri. Molti propendono per l’amore universale, per il rispetto reciproco, per la tolleranza. Sapete perché tutto questo poi non si realizza nel concreto? Perché nelle azioni degli uomini non esiste il proposito che viene dal cuore e, insieme, da tutte le componenti della propria personalità spirituale. L’uomo non attua l’intento di riappropriarsi della sua integrità, riunendo tutti i suoi frammenti. Il proposito cui accenno è il Proposito di Dio, il Proposito del Piano di Dio del quale tutti facciamo parte, che lo si voglia o meno.

Allora, se siete convinti che state operando in concerto col Piano, la vostra azione sarà positiva e darà quei frutti, quei risultati che avete in mente e nel cuore. Anche l’abitudine a dividere la vostra realtà in opposti va modificata, evitando di etichettare la vita dividendola in positiva e negativa.

Se la chiesa cattolica vi ha messo in testa che il concetto della Volontà divina è da accettare, senza che voi possiate comprenderla, ora è il momento che comprendiate che il ruolo, vostro e nostro, non è quello dell’accettazione supina e inconsapevole, ma quello della compartecipazione.

Qualcuno si chiede cosa si deve fare quando non arriva questa comprensione? Aspettare pazientemente che la Volontà, che è la vostra volontà, porti luce alla vostra intelligenza e il Signore, il nostro Dio interiore si farà palese, si farà riconoscere, come è già avvenuto per molti di voi e avverrà ancora perché Egli è già emerso e molti momenti felici vi ha già donato. Per chi ha dato molto, molto sarà riscosso. Assolvete ai vostri compiti dell’esistenza nella carne, con l’impegno giusto, senza mai tralasciare di provvedere che esiste una parte di voi molto importante, molto preziosa: Dio in voi.

E infine, c’è qualcuno tra voi che attende delle risposte concrete alle proprie problematiche, qualcuno che ha avuto delle promesse e pensa e teme che saranno disattese. A questi fratelli io rispondo promettendo il mio aiuto, la mia collaborazione alla realizzazione dei progetti che per un po’ sono stati messi da parte, in secondo piano, trascurati. Verranno ripresi tra breve e saranno coronati da successo, soprattutto come frutto del vostro lavoro.

La mia Luce e il mio Amore sono sempre diretti verso di voi. Conservateli nel vostro cuore.

Addio, fratelli.

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