Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

26.01.2005

Un affettuoso e fraterno saluto a tutti voi.

Fratelli, puntando l'attenzione sulle modalità con cui si rinnova la vostra vita, penso che sia doveroso ricordarvi un dettaglio, spesso da voi dimenticato e trascurato, ma che a nostro avviso è prioritario fra tutte quelle azioni che si susseguono nella vostra giornata: quando aprite gli occhi alla luce del giorno, dopo la parentesi del sonno, e vi addentrate in una altra realtà che vivete alla massima potenza, dimenticate purtroppo di ringraziare lo Spirito divino che vi tiene in vita e vi permette di proseguire e continuare il percorso della vostra vita, di questa vostra vita, considerando la preziosità di questo tempo in confronto a quell'immenso tempo che è il curriculum spirituale di ogni essere.

Ogni vita è una pietra miliare nel grande Percorso, una tappa indispensabile, perchè tutti lo si possa percorrere fino alla fine: da qui discende la preziosità e l'importanza della vita, non solo della vita dell'essere nei suoi vari stadi, nelle molteplici dimensioni, ma anche quella che è un frammento del vostro essere che, in concomitanza con un corpo di carne, oggi sperimenta in questa realtà tridimensionale. Pertanto vi ricordo, senza che vi crucciate per questo, che l'evento "morte" si associa all'elemento "vita". è un elemento imprescindibile e consequenziale e pertanto non dovete temerla, scongiurarla o evitare di nominarla. Chi è dentro il percorso, non teme la morte perchè conosce la sua vera Essenza; non la teme come una "perdita totale" di tutto ciò che possiede, ma vede in essa un necessario passaggio verso altri lidi.

Quando il Compito spirituale è stato espletato, l'essere di ogni creatura decide di trasferirsi altrove, perchè in quel punto è stato richiesto il suo aiuto. Come sapete, il Piano di Dio, l'immenso Piano di Dio è così ampio e così profondo, che anche per noi, a volte, appare imperscrutabile; ma penso che condividiate con me la fede e la certezza della Sua Equanimità, della Sua Lungimiranza, del Suo immenso Amore.

Aprendo gli occhi al nuovo giorno, riconciliatevi e rallegratevi con voi stessi, perchè siete in vita, perchè potrete essere operosi, perchè potrete darvi da fare per trasfondere amore ai vostri fratelli con azioni concrete, sostenendoli al momento opportuno o affiancandoli nelle loro fatiche e comprendendoli per le loro manchevolezze. Allargate ogni giorno la vostra capacità, la vostra disponibilità di accettare chiunque si trovi sul vostro cammino, anche se qualcuno lo intralcia notevolmente.

Considerate queste occasioni come delle opportunità per rafforzare la vostra integrità e non cadete nella tentazione, nella debolezza di dare "pan per focaccia" a chi vi ha danneggiato; molti di voi, qui presenti, hanno avuto questa esperienza e chissà quante altre ancora ne faranno! Ma dite a voi stessi che tale prova serve per dimostrare la capacità di affrontare anche le situazioni sgradevoli e pesanti che sorgono, perchè sapete già che fanno parte della caratteristica del centro emotivo, una delle vostre componenti, che ha un suo diritto di essere, di esistere; ma date sempre a "Cesare quello che è di Cesare" e non fate prevalere questo elemento sugli altri, durante questa vostra vita.

Se avete la mente disciplinata, come più volte vi abbiamo insegnato, se avete aperto il vostro cuore anche alle emozioni più belle, alle emozioni più gratificanti, sapete come destreggiarvi, come non farvi sommergere dal senso di rancore, di sconfitta, di amarezza che proviene da certe esperienze. Non portatevi appresso come palla al piede le esperienze negative!

Pertanto, ogni giorno, ogni nuovo giorno che si schiude alla vostra vista, rappresenta un'alternativa nuova, una pagina bianca senza macchie e senza errori, che riempirete a vostro piacimento. Credetemi, è questo l'unico modo di procedere in questa vostra esistenza tribolata, in questa esistenza nella quale una realtà non confacente al vostro Spirito vi fa sentire disadattati, esiliati. Questa modalità di azione e di pensiero apre spiragli, crea settori nei quali cogliere e far proprio il benessere, la gioia di vivere. Non tralasciateli, non sopprimeteli, quando siete presi dalla foga del consumismo, quando pensate di donare tutto di voi stessi al lavoro per ricevere soltanto gratificazione e consenso dai vostri simili.

Se procedete nel flusso della massa inconsapevole, questi spiragli non si apriranno mai e vi convincerete di non avere tempo da dedicare a voi stessi, alla vostra anima; non trovate il tempo per scoprire gli aspetti gioiosi della vita. Ma di tempo ne avete a iosa; ciò che manca è la volontà. Procedendo nel flusso informe della massa inconsapevole, assoggettata e guidata dai falsi valori, condividerete con questi fratelli anche tutte le iniquità, tutte le illusioni e le disillusioni, e il vostro orizzonte di vita sarà sempre pieno di nubi minacciose, di tempeste sempre pronte a colpirvi.

In un quadro siffatto dov'è la gioia e la speranza, dov'è la vera vita? Il dono che vi è stato fatto dal Padre ha un significato importantissimo: la vita non va sprecata, non va vissuta tumultuosamente, ma seguendo i ritmi e le cadenze rappresentati dai vostri anni, e ogni periodo di questi anni, ogni tappa può essere splendida, può essere apportatrice di gioia, semprechè sappiate vedere nella giusta ottica, scevra da ogni influenza e da ogni suggestione che le mode, i mass media che impongono e suggeriscono. Anche la cosiddetta vecchiaia è una tappa indispensabile che porta seco la maturità, il condensato delle vostre esperienze, la sintesi che si è fatta di queste esperienze che, se vissute con l'equilibrio giusto, con l'apertura di cuore e di mente, producono quella che si chiama Saggezza, una qualità molto rara, i cui germi vivificano e si sviluppano nelle generazioni a venire. Senza saggezza non c'è evoluzione, evoluzione nel senso più pieno del termine. La saggezza proviene dalle esperienze vissute in consapevolezza.

Cosa trasmetterete ai vostri figli, ai vostri nipoti al di là delle ricchezze, dei valori materiali? I tesori che trasmetterete alle loro menti sopravvivranno a tutte le guerre, a tutte le calamità e saranno sempre vive, sempre valide nelle ere a venire. Come genitori, come educatori, sentitevi investiti di questa notevole responsabilità. Noi che conosciamo i vostri animi e i grandi tesori che vi sono celati, siamo certi che porterete bene a termine tutti vostri compiti, tutte le vostre incombenze, nel migliore dei modi.

"Alla sorella S. dedico un pensiero che il mio cuore suggerisce al suo cuore: Non ti affannare più di tanto, sorella, per cercare un esito soddisfacente di una questione, di una problematica, perchè noi già la vediamo realizzata nel migliore dei modi e senza troppo spreco di energie, soprattutto di pensiero. Ogni cosa che accade ha un motivo d'essere".

Non sono dunque i colpi di sfortuna che si abbattono su di voi ma, come dicevo prima, banchi di prova per la forza interiore.

"Non farti annientare dalle piccole cose che oggi vedi smisurate, che oggi vedi troppo grandi. Il tuo Spirito è provato, perchè è stato soggetto ad una dura disciplina e ha superato anche prove maggiori; quelle di oggi sono bazzecole. Io ti consiglio di porti in questa ottica, sorella, anche guardando alla tua vita passata. Domani, dopodomani o tra qualche giorno ancora dimenticherai questo fastidio e ti rallegrerai con te stessa perchè lo hai ridimensionato, lo hai potuto ridimensionare".

Noi vi amiamo, singolarmente e collettivamente, seguiamo la vostra recita come se foste figli nostri, delle creature nostre, e condividiamo con voi emozioni di tristezza e di gioia, ma come sapete non possiamo intervenire cambiando il film della vostra vita. Vi possiamo suggerire, però, le modalità per modificarlo, sempre chè lo vogliate fare; anche questa è una vostra libera scelta se continuare a soffrire o prendere coscienza di ciò che va modificato, cambiato e dare così una svolta alla vostra vita.

Vi indirizziamo Luce, tutta la Luce del nostro Spirito che diventerà concretezza nella vostra vita come salute, prosperità e soprattutto gioia di vivere.

Addio fratelli.

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