Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

17.07.2001

Vi porto il saluto d’amore di tutta la Comunità che rappresento.

Nei nostri cuori spirituali sono impressi i nomi delle vostre essenze che, a differenza dei nomi terreni, sono eterni, sono immutabili, e rappresentano l’aspetto essenziale della Individualità spirituale che, pur nella sua caratteristica unica e irripetibile, presenta in sé la peculiarità di ciascuno. Ognuno di noi è unico nella molteplicità dei frammenti che lo compongono, unico ma non diverso e si sente unito al tutto in questo rispecchiarsi nell’Unità di cui è parte integrante.

Fratelli, può sembrare un gioco di parole, o una contrapposizione in termini secondo la logica umana, ma siete già stati avvisati e addestrati per cominciare a far uso di una logica che va oltre l’umano. I concetti della metafisica travalicano la razionalità, vanno oltre quei limiti che la dimensione terrena vi impone. Se, dunque, è difficile fare immaginare alla vostra mente le caratteristiche, le modalità dello spirito, voi avete a vostra disposizione l’intuizione e il discernimento ben sviluppati e delle prerogative speciali che vi portano alla comprensione delle verità più grandi, delle verità imprescindibili. Pertanto, ognuno di voi reca in sé caratteristiche inconfondibili che noi riusciamo a cogliere come sfumature di luce, come onde sonore musicali. Ognuno di voi è una piccola sinfonia unica nel suo genere che, tuttavia, tutte quante convergono, si intrecciano, di fondono nella policromia del Creato e nella gamma infinita delle vibrazioni armoniche dell’Assoluto. E allora perché vi meravigliate?

Perché, sorella Gabriella, ti meravigli se ti diciamo che i tuoi problemi li viviamo come nostri? Tutta la tua gamma vibratoria entra in risonanza con noi e ciò che vogliamo per te sono la tua gioia, la tua serenità, la tua rinascita. Puoi dubitare che ciò sarà anche la nostra gioia e la nostra rinascita?

Anche tu, sorella Concetta, che esulti di gioia, anche con un po’ di meraviglia e stupore per quel che ti succede, puoi dubitare ancora di non essere separata, di non essere lontana da quegli spiriti a te tanto cari che apparentemente ti hanno abbandonato? No! Tu continua a vivere in uno stretto abbraccio, nell’impalpabile collegamento con ogni essere che hai conosciuto, che hai amato. E non è il fatto di consanguineità e non è il ruolo che voi uomini attribuite a questo e a quello spirito che ve li fa vivere accanto, bensì quella similitudine vibratoria che rimane inalterabile come legame indissolubile che crea un rapporto speciale.

E tu, sorella Claudia, ti affanni – si intende per motivi di lavoro – a tracciare itinerari per tutti i luoghi del mondo, ma trascuri un dettaglio per te stessa, un dettaglio importantissimo che è l’itinerario, il tracciato di questa tua esistenza così come lo desideri tu. Non va affidato ad altri, ma solamente alle tue forze, alle tue possibilità che, come sai, sono infinite. Allora, mettiti al lavoro e programma, giorno dopo giorno, l’iter della tua vita come desidera il tuo animo e non come te lo propongono e te lo prospettano gli altri tuoi fratelli.

E tu, sorella Maria, puoi ancora sbalordirti, puoi ancora restare incredula quando ti succedono dei fatti meravigliosi, apparentemente banali, che sono quei riconoscimenti tangibili di amore, di rispetto, di condivisione di cui i tuoi simili ti fanno dono?

Anche il fratello Attilio non dovrebbe più stupirsi, una volta che ha abbracciato un sentiero, soprattutto dopo la determinazione con se stesso di chiudere con il passato e di aprirsi come nuovo, come una creatura che nasce alla nuova esperienza esistenziale, senza preconcetti, senza idee prestabilite, abbandonandosi dolcemente alla corrente che lo trascina verso la meta non definibile, non prestabilita.

E infine, un pensiero alla nostra sorella, canale comunicativo immediato e puro delle nostre concettualità. Verso lei spingiamo le nostre energie più intense perché abbia sempre a conservarsi in questo stato ideale di mediatrice tra noi e voi. Anche questo aspetto non è perfettamente reale, ma solo illusorio perché tutti voi, alla stessa stregua, siete in grado di sentire e recepire il nostro pensiero e la carica del nostro amore, sia pure con modalità diverse.

E ora, dunque, in questa condizione di totale simbiosi delle nostre energie, di unione completa del nostro amore e di capacità assoluta di produrre e inviare la luce, impegniamoci tutti quanti insieme con la carica guaritrice e miracolosa dei nostri esseri per ridare salute a quei fratelli che soffrono, a quei fratelli che si sono raccomandati a questo gruppo d’amore, hanno affidato se stessi all’amore di noi tutti, all’amore incondizionato, all’amore senza tornaconto, affinché possano beneficiare in questo momento i loro corpi per la risoluzione dei loro mali, che possano affrancarsi da ogni sofferenza, da ogni subordinazione, da ogni infelicità. Che la luce e l’amore che noi inviamo, siano loro compagni indissolubili della loro vita, affinché non si sentano mai soli e abbandonati né dagli uomini né dal Padre divino. Mandiamo ancora luce, mandiamo ancora amore, estirpiamo ogni malanimo, riportiamo armonia e benessere là dove mancano.

Grazie a voi, fratelli, da tutta la Comunità che in questo momento riceve il vostro apporto, pur collaborando con voi. Vi lascio il mio amore.

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