Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

09.04.2002

Le Guide ci suggeriscono di tenerci per mano e di concentrarci, ad occhi chiusi, sulle sensazioni percepite da ognuno di noi, per un interscambio di esperienze, in modo da consolidare la nostra alleanza e la condivisione.

In questo momento, i Fratelli stanno dando un bacio a ciascuno di noi e una carezza sulla nostra testa. Questa sera è un’investitura particolare, un riconoscimento ufficiale per quanto riguarda il nostro compito, un’ulteriore conferma, un’ulteriore riscontro della comunione fra noi e Loro per il compito che abbiamo accettato di portare avanti. Siamo uniti indissolubilmente e dobbiamo considerarci una sola anima. L’amore che ci unisce ha fuso le nostre essenze e ogni spirito si avvantaggia, si arricchisce delle peculiarità degli altri spiriti. Tutto questo fa di noi un punto di forza, un punto di convergenza, un grande punto di riferimento tra Cielo e Terra. I nostri Fratelli vogliono che diventiamo consapevoli, mettendo al bando ogni dubbio, ogni perplessità.

Dobbiamo diventare fieri di quanto ci dicono e del prestigio di cui siamo insigniti. Dovrà essere una fierezza tutta spirituale e diventare sempre più grande e, allo stesso modo, l’amore per i nostri fratelli bisognosi dovrà diventare sempre più profondo. È molto grande l’impegno per il quale, questa sera, riceviamo il sacro riconoscimento.

Fratelli e figli miei, vi esorto a mettere da parte ogni indugio nei riguardi della realizzazione del vostro programma, ma l’indugio di cui parlo non è collegato al tempo, bensì all’essere ancora frenato e intrappolato nella vostra mente dove ha creato la sua dimora e vi risiede, perché è lì, proprio lì che si formano tutte le resistenze all’emergere della vostra vera natura; è lì nella mente che avete creato di voi stessi un’accozzaglia di idee contorte e sbagliate sulla vostra identità spirituale e su quella dei vostri fratelli. In questa sede immaginaria, che collocate nella vostra testa, hanno luogo tutti i processi di introiezione e di esteriorizzazione del vostro stato di coscienza.

Se riflettete e osservate i risultati dei vari dialoghi che riuscite ad avere con tutte le parti di voi, potete scoprire che le considerazioni finali propendono per un’immagine di voi stessi a passo ridotto, poco esaltanti, poco felici.

Questo è il momento di sconvolgere, di invertire, di lasciare quanto fino ad oggi è stato immesso nel filo conduttore della vostra vita, perché se la vostra essenza ha quei connotati meravigliosi, perfetti, divini, cui infinite volte abbiamo fatto riferimento, allora dovete cominciare a nutrire sentimenti di stima e di rispetto verso la vostra anima, e verso tutti quegli elementi che fanno di voi, di ognuno di voi, una personalità spirituale poliedrica, morbida, duttile e in continua espansione. È solo questo il modo affinché possiate riappropriarvi di una Conoscenza sempre più grande, sempre più ampia; è solo questo il modo per incrementare l’amore e farlo crescere a dismisura.

Amandovi e accettandovi potrete amare ed accettare tutti gli altri.

Qualcuno di voi si ferma, si blocca, si fa distrarre dalle piccole cose quotidiane ritenendole ancora importanti, e perciò fonte di preoccupazione, ma come può un figlio di Dio, un nostro fratello amoroso che ha avuto tanti riconoscimenti e l’attenzione continua del Cielo, farsi distrarre? Quel che è peggio è permettere alla sua mente di farlo sentire infelice e diseredato. Come può esistere la povertà, il concetto di povertà, in chi ha tanta ricchezza interiore?

Come fate a non intravedere, a non riconoscere l’amore che vi circonda, l’amore che vi compenetra, l’amore che vi nutre? Pulite i vostri occhi, uscite dalla vostra cecità, perché l’amore convive con voi, perché l’amore vi possiede, perché l’amore ha preso dimora in ogni parte delle vostre cellule, in ogni anfratto del vostro corpo. Come fate a non riconoscere tutta la bellezza che vi circonda? Come fate a non provare la gioia profonda del vivere attardandovi, indugiandovi su particolari di nessuna importanza? Sapete già che ogni giorno della vostra vita è di estrema preziosità, perché non sapete quanto vi resta da vivere. Se fosse l’ultimo, dareste il meglio di voi stessi in quell’ultimo giorno? Perché, dunque, non vivete pienamente tutti gli attimi dell’esistenza che vi si presentano, con tutte le vostre emozioni, con tutto il vostro ardore, consapevolmente?

Ma ancora, purtroppo, molti di voi chiudono la propria giornata rimpiangendo il passato, o sperando in un futuro ipotetico ed improbabile. Noi non desideriamo che i nostri fratelli si trascinino come esseri sconfitti dalle cose del mondo. Vorremmo sentirli vittoriosi nella grande battaglia che hanno combattuto con se stessi e dalla quale vederli uscire vincitori.

Quel male che vedete fuori di voi, e che la cronaca vi propone quotidianamente, è come un martellare continuo sulla vostra sensibilità, sulla vostra coscienza che dovrebbe essere coriacea, forte, invulnerabile. Vi accorgete, fratelli, che c’è un intento volto a scardinare, a scompigliare, a sconvolgere ciò che di buono si è costruito dentro e fuori di voi? Quelle forze del male che vogliono distruggere la potenza dell’amore e tutto il bene che si è andato formando in seno alla Terra, tanto ancora vi attraggono, con le dinamiche della bipolarità nella dimensione che vi ospita, bipolarità complementare che è presente nell’Energia, ma che su questo vostro livello dimensionale appare separata e contrastante.

Nell’Amore del nostro Creatore, nell’Energia divina non esiste questa separazione e il concetto di male non può realizzarsi, non può concretizzarsi, perché nessuno lo concepisce, nessuno lo pensa e quindi nessuno lo attua. Il Potere creante che Dio vi ha trasfuso vi dà la possibilità di creare bene e male e anche la capacità di contrastare il male con la vostra operatività, operatività protesa al miglioramento di voi stessi e all’accettazione dell’amore per gli altri. Siate più generosi, siate meno rigidi con voi stessi, perché il vostro prossimo si rispecchierà in voi e voi negli altri.

Il mio Amore vi giunga come una forte consolazione, come ambrosia, come lenimento per le vostre ferite.

Dedichiamo un pensiero d’amore a quanti soffrono più di voi, a tutti quei fratelli che si sono raccomandati a questo gruppo. Su di loro giunga l’amore e la luce e si realizzi la guarigione, il conforto per le loro anime, la consolazione per i loro cuori. Rivolgete questo amore e questa luce anche a tutti coloro che soffrono nella guerra, nell’odio, nell’accanimento per farsi giustizia. Giunga la luce nelle loro menti e, illuminando i loro pensieri, possa guidarli verso scelte di amore e di convivenza reciproca, convivenza serena per tutti i popoli della Terra.

Addio.

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