Le Parole degli Angeli
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Angeli, le Guide Angeliche al gruppo di preghiera Amore e guarigione, messaggio

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania

25.01.2011

Fratelli diletti, vi saluto.

Sicuramente vi siete soffermati a riflettere su alcuni avvenimenti che accadono nella vostra società e che tanto scalpore e tanta dinamica di pensieri variegati, di pensieri contrastanti hanno prodotto. La dialettica che viene fuori dal pensiero, dalla mente dei nostri fratelli umani ha una ragion d’essere ed una logica che non si ferma, non è racchiusa dentro gli ambiti di quelle circostanze, di quegli avvenimenti ma li travalica. Cioè, anche gli episodi apparentemente banali che possono non interessare tutta l’umanità diventano -  pur nondimeno – di grande interesse per tutti gli uomini della Terra che sono collegati spiritualmente anche all’avvenimento più banale o più singolare - che può riguardare un unico uomo - ad opera della risonanza energetica, della risonanza vibratoria. Essa è un elemento da non sottovalutare, è un elemento da prendere in considerazione seriamente per tutto ciò che riguarda il cosiddetto bene e il cosiddetto male. L’attenzione dovrebbe essere pertanto centrata, indirizzata non solo all’azione positiva ma anche al pensiero positivo. Ciò che si dice o si fa non resta entro gli ambiti soggettivi di una persona, di una famiglia, di una città.

Perché tutto questo accade? Voi pensate che succede perché ci sono i mass media che diramano le notizie, gli avvenimenti, ma io vi dico che - aldilà dei mass media - c’è una cassa di risonanza, un tam tam che proviene da ogni spirito e raggiunge tutti gli altri spiriti dell’umanità intera.

Quante volte abbiamo parlato dell’importanza dell’esempio che anche un singolo individuo può trasmettere con le sue azioni, con le sue parole! E non è un’esagerazione perché l’affinità energetica, l’affinità spirituale non può essere disconosciuta.

Se ogni cellula del vostro corpo ha una risonanza energetica con tutte le altre cellule del vostro organismo non si può disconoscere questa proprietà transitiva di tutto l’Universo creato.

La trasmissione energetica, la comunicazione - anche non verbale - tra gli stessi uomini è un fatto scontato e rimane sempre un fatto positivo, un elemento positivo anche quando si aggiungono elementi accessori, elementi prodotti dalla mente alterata, dall’ego alterato, tutto proteso a primeggiare, a dileggiare, a distruggere, a tentare di distruggere il fratello, fisicamente o spiritualmente.

Qualcuno si ricorderà del proverbio antichissimo: “Ferisce più una parola che la spada !”.

Noi ci accorgiamo come i nostri fratelli umani sono sempre più inclini a vituperare, a condannare il comportamento degli altri fratelli per potere emergere, loro stessi, con una pseudo integrità, con una pseudo superiorità. Tutta la vostra cronaca quotidiana è alimentata da questa tendenza ed è diventata  eccessivamente destabilizzante dell’equilibrio interiore di molti uomini che cercano ancora di trovare la loro vera strada: la strada dell’emancipazione dagli altri, dagli schemi, dagli stereotipi della società,che sentono in netto contrasto con i valori autentici, con i valori sempre validi per ogni cultura e in ogni tempo.

Voi, miei cari fratelli, non lasciatevi coinvolgere in queste diatribe che veramente producono, in molti animi, scoramento, paura, incertezza nel vivere. Affidatevi sempre a quello che vi suggerisce la vostra coscienza, quella coscienza che non giudica, che non prevarica, che non condanna.

La moralità di cui tanto si discute tra la vostra gente è una falsa moralità. La vera moralità è quella interiore, quella che non si mostra esteriormente con le parole ma si evidenzia nel comportamento lineare di una vita, di una o più vite. La moralità consiste nel sentirsi vicini, uguali agli altri fratelli, anche a quelli che non hanno titoli, che non hanno capitali, che non hanno fama. I concetti morali - ai quali siete stati educati - sono da intendersi come regole di condominio piuttosto che concetti di moralità assoluta, di moralità universalmente condivisa. Se, poi, queste regole di condominio - regole per il quieto vivere - sono state inserite nei cosiddetti codici morali di comportamento, vanno  eseguite, vanno rispettate ma - badate bene - non possono essere scambiate per i valori morali universali.

Ogni uomo che segue l’ispirazione interiore ha una condotta morale che è tutta tesa a non danneggiare il fratello, al rispetto del fratello, delle sue idee, dei suoi comportamenti. Anche il fratello che ha fatto proprio il valore della libertà da ogni preconcetto deve tendere a rispettare e a non calpestare i valori degli altri.

È uno stato di equilibrio, è uno stato di saggezza che non può essere alla portata di tutti, di tutti gli uomini; però è uno stato dell’essere verso cui tutti devono tendere, per farlo proprio.

Miei cari, l’equilibrio interiore porta all’equilibrio esteriore nei comportamenti, nel pensiero e nelle parole. Diffidate dunque da chi si esprime, da chi si comporta senza questi simboli di equilibrio!

Il coinvolgimento sociale - che dovrebbe essere un dovere di ogni persona, di ogni creatura - in certi momenti deve essere messo da parte. Bisogna astenersi da una presa diretta, da una posizione netta per evitare di farsi fagocitare emozionalmente dai meccanismi subdoli, dalla malvagità che guida le azioni di molti uomini. Restarne in disparte non significa restare indifferenti o dissociati. Alludiamo soltanto al coinvolgimento emotivo che deve restare fuori oltre che dall’azione, dalla parola. E anche dal pensiero. Però, devo aggiungere a tutto questo bailamme - che può apparire come un aggravarsi dei rapporti umani, della tolleranza tra gli uomini – vi devo comunicare, fratelli, che emerge sempre un elemento nuovo, un elemento positivo che viene fuori per quella svolta epocale cui va incontro l’umanità. È come la ninfea che affonda le radici nella melma e, sbocciando a pelo d’acqua, mostra una bellezza incredibilmente stupefacente. 

Ricordate – sempre - che dall’apparente male nasce sempre un filone di bene. Dall’apparente disordine può venir fuori un ordine meraviglioso!

È vero, il tempo è sempre il vostro nemico ma anche un vostro amico quando bisogna aspettare che i semi marciscano per diventare piante. Senza il tempo, sul vostro piano, non nasce niente di buono e quel rinnovamento spirituale che è già stabilito, che già appartiene alla vostra gente, purtroppo si snoda, si articola attraverso le spire del tempo. In tal modo può spegnere in qualcuno la speranza - e anche la certezza - che il bene abbia a manifestarsi apertamente. Ma solo chi ha fede, certezza incrollabile, potrà vedere il cambiamento.

Il bene a cui alludiamo è la rinascita spirituale che viene fuori da ogni creatura che vede nell’altra creatura la propria immagine, la propria somiglianza, quella somiglianza con cui ci ha fatto il nostro Creatore, pur nell’apparente diversità  di razza, di religione.

Se, guardandovi allo specchio, vedete le vostre fattezze, certamente non siete portati a disprezzare o a dileggiare quell’immagine: avete accettato voi stessi nell’interezza della vostra personalità e del vostro carattere. Perché, dunque, è così difficile, a volte impossibile, accettare gli altri che sono immagine di voi stessi? Vi fermate sempre a fattori, a elementi accessori - la bellezza, la cultura, la ricchezza - e su questi parametri costruite tutti i vostri valori e la vostra stessa infelicità.

Riflettete, fratelli, su questo ultimo elemento! Quando vi piangete addosso e vi sentite i più sfortunati della Terra, andate a ricercare le origini di questo fallimento dentro voi stessi.

Se riflettete opportunamente e serenamente, lo sconforto viene fuori dal non avere raggiunto questi falsi parametri, questi falsi valori. Allora, noi - Fratelli amorosi delle dimensioni dove le spirito è libero dal condizionamento della materia, dal peso del corpo - possiamo meglio indicarvi la soluzione, la strada per eliminare il malcontento, per far cessare l’infelicità.

Vi siete resi conto che ci sono uomini più sfortunati di voi che hanno un corpo paralizzato, che non hanno tutte le facoltà sensoriali e motorie dei cosiddetti sani? Eppure coltivano dentro di loro una gioia di vivere, una felicità che è tutta interiore. Cosa vi fa pensare tutto questo? Che bisogna guardare meglio alla propria vita senza paraocchi, i paraocchi che vi impone la società. Occorre guardare a trecentosessanta gradi, più di quanto fanno i vostri cavalli, per vedere anche quello che sta dietro di voi, oltre che a destra, a sinistra e in avanti. In questa visione così spaziosa ci sono tutti gli elementi per potervi sentire felici e soddisfatti, grati alla vita che vi è stata data, che vi è stata concessa.

Ma, se vi limitate a guardare in una sola direzione, la vostra vita vi appare squallida, senza luce, senza appigli a cui aggrapparvi. Talvolta bisogna discostarsi dal pensiero dominante di un periodo storico, di una cultura. È necessario per poter ritrovare la dignità, la vera dignità, quella che non si baratta e non si scambia con altri falsi valori.

Dedicate più tempo ai vostri giovani, ai vostri figli, introducendo un poco per volta qualche elemento delle vostre conoscenze spirituali, delle vostre certezze interiori perché ciò che dite, ciò che fate resterà sempre impresso nella loro coscienza, come una guida imperitura nel corso della loro vita.

Fate in modo di non assecondare tutti i loro desideri perché non è così che conquistate il loro amore, il loro rispetto! Una maggiore saggezza ed equilibrio nell’amministrare le sostanze economiche che avete a disposizione porterà questi giovani al rispetto del danaro e al sacrificio che comporta procurarselo per poter vivere.

Agite sempre secondo la voce interiore e non secondo la consuetudine     continuamente proposta dal consumismo. 

Ora mi fermo perché qualcuno potrebbe fare delle domande; siamo qui per esaudire le vostre richieste, fratelli. 

P.V. dice di sentirsi  preoccupata per un fratello, per ciò che riguarda la salute e anche per la situazione economica e non sa come aiutarlo. 

R: Per quanto riguarda la sua salute tu puoi fare ben poco, sorella, perché questo ambito è affidato al suo programma. Puoi essergli vicino col tuo amore - come facciamo noi Fratelli di Luce mandandovi il nostro sostegno reale ma non potendo cambiare la vostra vita. Neanche tu puoi cambiare la vita, gli avvenimenti della sua vita.

Puoi essergli vicina aiutandolo anche economicamente rinunciando a qualche capriccio, a qualche spesa voluttuaria.

Faresti una grande cosa e ti sentiresti più soddisfatta. Però quello che puoi fare è sempre molto limitato. La sua salute certo non è delle migliori e col tempo va sempre peggiorando perché ha perso la gioia di vivere, perché non si dà aiuto da se stesso. In questo settore puoi fare tanto sorella, parlando alla sua mente e nel contempo al suo cuore, parlando delle tue certezze. Anche se pensi che non ti ascolta, apparentemente non ti ascolta. Tuttavia tutto quello che dirai e farai verrà assorbito dal suo spirito, verrà trattenuto dal suo essere e non verrà sprecato.

Noi ti aiuteremo in quelle che sono le nostre possibilità suggerendoti  interventi, modi di fare, modi di agire e, poi, affidati sempre alla Misericordia, all’Amore divino, chiamaLo sempre in tuo aiuto, in ogni momento e in tutte le circostanze della tua vita.

Egli non riuscirà subito a vendere la sua attività perché c’è la crisi economica. Però tra un poco di tempo ci riuscirà.  Forse è meglio per lui dare un taglio netto a quello che ha fatto finora che non gli ha prodotto nessuna gioia, nessuna soddisfazione. 

Vi saluto, fratelli.

 

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