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Essere Presenti A Se Stessi

Essere Presenti A Se Stessi Per Crescere In Consapevolezza

 

Essere Presenti A Se Stessi

 

28.04.2015

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Un saluto a tutti voi, fratelli diletti. Siamo sempre qui, ben disposti ad accorrere al vostro richiamo e renderci partecipi della vostra Crescita. Qualcuno di voi pensa che in tutti questi anni di sodalizio, di comunicazione, ha messo a fuoco dentro di sé tutti gli elementi della verità, e pensa – erroneamente - di sapere come barcamenarsi nella vita, come gestire la propria condotta, il proprio pensiero. Purtroppo, devo dire di non essere d'accordo perché, a nostro parere,  il fermarsi - è risaputo - è l'errore più grande che si possa fare!

 

È pur vero che bisogna dare molta importanza ai contenuti che siano dentro a quel Pensiero Superiore che si è andato sviluppando attraverso le esperienze, e quella introspezione che quasi tutti voi avete messo in atto; un'introspezione psicologica che non vi ha portato a penalizzarvi, a farvi sentire in errore, ma piuttosto ha aperto la strada ad una maggiore consapevolezza del proprio valore, il valore intrinseco di ogni creatura, non correlato al cosiddetto valore sociale. E così voi avete sperimentato sia tutta la bellezza del vostro Essere, come valore, come forza, come raggiungimento di obiettivi, sia la soddisfazione subentrata, alla realizzazione di queste mete. Ma, ripeto: non sono mete che la società vi ha suggerito, anzi vi ha imposto, ma mete che avete scelto per rispondere alle esigenze interiori del vostro essere.

 

Ritornando al discorso iniziale, fermarsi e sentirsi realizzati è un errore che qualcuno ancora fa; piuttosto bisogna sempre sentirsi pronti ad ampliare il proprio spazio di azione, ad ampliare il proprio bisogno di acquisizione e, assieme a questi elementi, sviluppare maggiormente quel sentire interiore che può far raggiungere una consapevolezza più ampia.

 

Ebbene, fratelli, l'Amore è il perno di tutte le esistenze e di tutta la vita del Creato - non bisogna dimenticarsene - e se qualcuno pensa che già è capace di amare, che sa amare, io lo devo contraddire, ma non per volontà di contraddire, ma perché bisogna sempre cercare di analizzare a che tipo di amore si è pronti, con quale modalità ci si approccia con il prossimo, se ci sono aspettative di ritorno per ciò che si è dato, se si vuole apparire migliore degli altri. Ecco perché bisogna sempre interrogarsi, ma senza penalizzarsi, se quello che abbiamo dato è vero amore, amore incondizionato.

 

Proprio sull'amore si impernia la crescita dell'Essere, la pseudo crescita, perché alla fine non è altro che una riscoperta della Grandezza di cui si è pieni e portatori, la grandezza divina che Dio ci ha voluto conferire come Suoi figli, come Sue propaggini.

 

Ma, atteniamoci alla pseudo crescita per costruire ogni giorno qualche elemento in più, qualche mattone in più in quel grande palazzo che è la Consapevolezza.

 

Tutta l'azione dell'uomo, tutto il pensiero dell'uomo, sono concentrati e basati sulla presenza a se stessi, che non è cosa da poco: la presenza a se stessi evita alla creatura un'azione insana, un'azione malvagia nei confronti del proprio prossimo; la presenza a se stessi propone una serenità stabile, interiore, che non si perde facilmente per le cose futili e banali della vita; la presenza a se stessi ripropone non solo il rispetto per se stessi, ma anche per gli altri visti come fratelli.

 

Essere presenti a se stessi, significa impreziosire la vita di tutte quelle possibilità che danno gioia, che danno benessere, ma che sono inerenti ad ogni creatura. Pertanto, chi vive in un'atmosfera di pessimismo, chi sente di essere uno sconfitto dalla vita, non può andare avanti, non può crescere in consapevolezza.

 

Bisogna rimettere ordine nella mente e nel cuore, l’ordine ancestrale, quello del GNA che è stato sovvertito, scombussolato dalla cosiddetta civilizzazione - o pseudo civiltà.

 

Cos'è quest’ordine? È il sapere orchestrare e dirigere, come un maestro d'orchestra, le componenti del vostro Essere. Quando qualcuno di questi vuol fare il lavoro di un altro elemento, bisogna capire e sapere riportarlo nel proprio ambito.

 

È necessario fare degli esempi, che servono sempre per illuminare meglio il mio pensiero: se siete in rapporto, in relazione con degli amici, con dei parenti, ma vi accorgete che nel dialogo non si è sulla stessa linea d'onda, dovete capire fino a che punto si può portare avanti il proprio pensiero in contrasto con il pensiero dell’altro, e quando è il momento di fermarsi, perché altrimenti la discussione degenera e si perde, si dimentica il rispetto per l'altro e l'amore che si porta.  Ecco un esempio come una componente del vostro Essere, possa fare prevalere la componente istintiva.

 

Qualcuno si chiede. “Perché esistono questi elementi”? Come altre volte abbiamo accennato, ogni componente ha una sua funzione d'essere per le occasioni della vita che si presentano, ma tutto va guidato e governato da voi stessi, per evitare che si scantoni nell'ambito di un altro elemento. Un altro esempio calzante: può capitarvi di dover parlare delle vostre esperienze e di quanto di bello, di buono avete dentro e avete realizzato, ma avete degli interlocutori che vi snobbano, che non vi comprendono, anzi potrebbero anche criticarvi e mal giudicarvi. Allora, in queste occasioni è bene tenersi tutto per sé, non assecondare quell'impulso meraviglioso di mettere al corrente gli altri, di comunicare agli altri il vostro pensiero. In queste situazioni è meglio astenersi e parlare soltanto quando c'è una richiesta e si sente un bisogno di conoscenza.

 

Quello che sperimentate insieme a noi -  fratelli - non è niente di misterioso, di segreto, però può, a volte, scandalizzare chi è ancora indottrinato con i dogmi ed i rituali di alcune religioni, e perciò si sente investito da una forma di violenza verbale e di prepotenza. Il principio è sempre questo: bisogna dare, sia concretamente che col pensiero, solo a chi chiede, a chi ha fame di conoscenza.

 

È vero anche che c'è un anelito, un grande anelito in ognuno di voi ad aiutare gli altri, specialmente se soffrono e si sentono in un circolo vizioso senza via di uscita; in questi casi date il vostro amore e, più che un consiglio, date un aiuto concreto, perché a volte il consiglio non è gradito.

 

Come vedete, fratelli, c'è ancora tanto da apprendere! Come un legno grezzo richiede tante mani, tante cure, così non si può essere mai convinti di essere arrivati, di sapere tutto; non solo di sapere tutto, ma di sapersi anche destreggiare nelle infinite situazioni della vita nelle quali vi trovate e vi troverete coinvolti.

 

Ci sono tanti luoghi comuni che la vostra società, attraverso i mass media, fa circolare: c'è il diritto di cronaca, tanto osannato e portato avanti fino all'esasperazione dai giornalisti e dalle emittenti televisive, ma - se ci fate caso - non si fa altro che condannare, crocifiggere un fratello. Tutte queste indagini che vengono svolte nei confronti di un delitto, di un fatto di cronaca eclatante, servono soltanto a danneggiare la figura di una persona, a distruggere la dignità di quella creatura. È una costumanza che deve essere riveduta e corretta e non può andare avanti, progredire in questa maniera. Il diritto di cronaca si ferma soltanto all’informazione, un’informazione schietta e pura, e non va oltre. Quanta tristezza nei nostri cuori spirituali quando ci accorgiamo di questo accanimento da parte di Esseri verso altri Esseri e, soprattutto, ancor prima che la giustizia umana abbia emesso un verdetto di colpevolezza.

 

Quanto dolore sentiamo in queste creature e in tutti i loro familiari! Anche se sono caduti in disgrazia, se hanno commesso un errore, non bisogna inveire ulteriormente contro queste creature ferite; se c'è veramente amore fraterno, bisogna evitare che questo accada.

 

Ci si rivolga, dunque, alla compassione, che è anche comprensione delle possibilità di errore, di inciampi, possibilità per tutte le creature di questo mondo. Sviluppare maggiormente la carità significa proprio questo: non atteggiarsi a giudici inquisitori e mettersi su un pulpito a predicare e a giudicare gli errori altrui.

 

Quanto ancora deve imparare questa umanità nei confronti dell'amore cristiano, dell'amore universale!

 

Ora mi fermo, fratelli. Se volete, potete formulare delle domande anche personali, sarà sempre un piacere immenso rispondervi.

 

Come sempre, provvediamo a mandarvi il nostro Amore e la Luce che portano via ogni malanno, ogni disfunzione dai vostri corpi. Luce e Amore si fanno strada dentro di voi per farvi riscoprire quel benessere che avete messo da parte, dimenticato. Viene riportata alla luce la Grazia divina, la Provvidenza divina, che vi soccorre, vi aiuta nei momenti di bisogno, attraverso gli incontri che fate, attraverso l'intuito che sviluppate, mediante gli aiuti concreti che ricevete. Il nostro Creatore non abbandona i Suoi figli, ma sono solo loro che si sentono abbandonati, perché si sono smarriti, sono andati fuori il percorso e si sono inoltrati nelle tenebre.

 

La Provvidenza di Dio illumina le vostre giornate, colora i vostri sogni che sono diventati edificanti, profetici. La Provvidenza di Dio apparecchia la vostra tavola, vi fa arrivare a fine mese pagando tutte le bollette. La Provvidenza di Dio non vi fa sentire bisogni impellenti.

 

Addio, fratelli.

 

Essere Presenti A Se Stessi Per Crescere In Consapevolezza è il Messaggio delle Guide Angeliche

 

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