Le Parole degli Angeli
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Premorte

Storie di premorte

Storie di premorte esperienze in Cielo

 

Storie di premorte : oggi vi racconterò la storia più curiosa e meravigliosa che ho vissuto, vivere al di fuori del mio corpo, la mia esperienza in Cielo, è stata estremamente interessante e coinvolgente; ero in ospedale, dovevo fare degli esami approfonditi per valutare la funzionalità dei miei reni; dopo poco tempo dalla somministrazione dei farmaci cominciai a sentire una forte nausea, cominciai a sudare e avvertii un terribile dolore e pressione al petto; dissi all’infermiera che mi stavo sentendo male, allo stomaco e soprattutto che avevo difficoltà a respirare; lei ha chiamato immediatamente il medico che mi ha chiesto se fossi allergica e a quali prodotti ero allergica, cercai di rispondergli che mio padre e mia sorella erano soggetti allergici, io non sembrava avessi problemi però era sempre più faticoso rispondergli, parlare, non avevo più fiato e il dolore al petto si è fatto ancor più forte.

 

Mi sembrò all’improvviso di cadere all'indietro e mi ritrovai in un campo con erba di media altezza e un piccolo ruscello che si snodava intorno separando il campo da un altro campo che era vicino ad un bosco; mi sono trovata a seguire un uomo molto alto, ci stavamo dirigendo verso il ruscello dove c'erano tre donne con veli azzurri e di vari colori inginocchiate, mi chiedevo chi fossero, ma non avevo paura, ero solo curiosa, ho pensato a mia nonna ma non l’ho riconosciuta come una delle tre donne.

 

Poi, pur non avendo più la sensazione di camminare, mi sentii muovere dietro a quell’uomo e andammo nella direzione del bosco; c'erano fiori incredibilmente belli, mi è difficile anche descriverne i colori, ma erano assolutamente stupendi, abbiamo cominciato a comunicare con il pensiero, non con le parole e io stavo chiedendo cosa stesse succedendo ed è in quel momento che mi è stata presentata la mia vita, tutta la mia vita contemporaneamente, come su un grande schermo o un grande dipinto, era come se tutta la mia vita fosse davanti a me e tutta in una volta.

 

Quello di cui mi sono resa conto guardando così la mia vita, e non ne ero consapevole fino a quel momento, era che dovevo fare di più con la mia vita, non avevo utilizzato tutti i doni e i talenti che mi erano stati dati e potevo fare molto di più con le mie capacità, ho anche pensato che comunque ero ancora molto giovane e avrei avuto il tempo per farlo.

 

Siamo poi arrivati alla fine del bosco e subito più avanti c'era una bellissima luce bianca con raggi dorati, ho avuto l'impressione che ci fosse una città o un paese avvolto da quella luce, mi sentivo tanto attratta da quella luce ma mi sono fermata alla fine del sentiero, sapevo che se avessi continuato ad andare avanti, non sarei più tornata alla mia vita.

 

Ho spiegato che avevo appena avuto un bambino e che mio figlio di diciannove mesi aveva bisogno di me, mi mancava moltissimo in quel momento e sapevo che dovevo essere lì per lui; ho detto che avrei voluto continuare ad andare avanti ma non potevo, dovevo tornare da mio figlio e dal mio nuovo bambino.

 

L'essere si è rivolto verso di me, non ho mai visto i tratti del viso o altri segni identificativi, ho sentito che potevo tornare indietro perché era per qualcun’altro oltre che per me stessa; ho anche avuto la netta impressione di dover utilizzare il talento che mi era stato dato e di non perdere troppo tempo.

 

Immediatamente dopo ho sentito molto dolore e un grande indolenzimento e ho sentito diverse persone chiamare il mio nome e sono rimasta sorpresa nel vedere quante persone erano nella stanza dell’ospedale intorno a me, avevo segni di bruciature sul petto a causa dell’uso del defibrillatore; tutto è stato talmente rapido che mi sono chiesta cosa sarebbe successo a quel punto, ma non volevo dire niente a nessuno di ciò che avevo vissuto perché pensavo mi avrebbero presa per una pazza; io comunque mi sentivo in pace e sapevo che mi sarei ripresa.

 

Nel tempo sono diventato infermiera e ho lavorato principalmente in terapia intensiva, oggi gestisco corsi di assistenza al fine vita, ma una parte di me è preoccupata di non aver ancora fatto abbastanza con le mie capacità.

 

Quando penso all'esperienza che ho vissuto anni fa anche oggi riesco ancora a ricordare tutti i dettagli come se fosse appena successa, non è cambiato nulla ed è abbastanza confortante pensarci, soprattutto quando sono turbata; so che Dio è reale e vuole che aiuti gli altri con i doni che mi ha dato.

 

Questo messaggio ho portato stampato nel mio cuore da quell’esperienza ed è “ama di più, comprensione più profonda degli altri e maggiore empatia per gli altri, aiuta gli altri a non aver paura affatto, la paura è la cosa peggiore che una persona possa sperimentare perché non c'è nulla da temere”

 

Storie di premorte esperienze in Cielo è il racconto di Maria

 

 

 

Storie di premorte esperienze in Cielo

 

Storie di premorte

 

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