Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

03.08.2003

Vi saluto, fratelli.

Il mio cuore spirituale mi suggerisce pensieri d’amore infinito verso le vostre persone, un amore di cui non avete conoscenza, così completo, così travolgente da ricoprirvi, da compenetrarvi; la sua azione non conosce gli ostacoli che la vostra mente frappone, e punta diritto al vostro cuore. Questo amplesso spirituale trasmuta il vostro stato vibratorio, perché possiate sentirvi un tutt’uno con le nostre essenze e sperimentare il vero stato dell’essere, lo stato di gioia piena di benessere completo. Il nostro più grande desiderio è la realizzazione del nostro compito, sin da quando siamo stati assegnati a seguire la vostra persona, vigilando, e attenuando così gli aspetti sgradevoli e dolorosi della dimensionalità che lo spirito incarnato ha scelto per sé.

Il Padre nostro, nella gamma infinita del Suo Amore, predispone che ogni creatura possa e debba essere - ma solo se lo desidera - affiancata, sostenuta e collaborata dagli spiriti dell’universo multidimensionale. Essi sono sempre pronti lì ad ogni richiamo e, per assonanza vibratoria, partecipano alle esperienze di ogni creatura interessata. Anche questi limiti dimensionali sono soltanto ipotetici, voluti dalla vostra mente, e questo comporta, come legge cosmica, che l’intera Coscienza dell’Universo è solidale e partecipe alla vostra opera, al vostro cammino: un cammino lunghissimo nella scansione del tempo del vostro tempo, ma assai breve come stato di coscienza.

È in questa ottica, nell’ottica dell’amore infinito, della grazia, della grazia divina - ma sempre nell’ottica del vostro libero arbitrio – che va vista l’acquisizione della consapevolezza per un risveglio della creatura. Pur essendo, questo risveglio, contrassegnato da infinite tappe, da innumerevoli esperienze della carne, può anche realizzarsi in un fiat, in un attimo del vostro respiro. Pertanto si rende necessaria, alla luce di questa grande verità, l’attenzione, la consapevolezza, di ogni momento della vostra vita, perché una distrazione al momento giusto può essere motivo di estrema pesantezza per il resto della vita. È questo il torpore, questo è il sonno che caratterizza lo stato di coscienza, il pensiero, l’azione, di molti uomini. Occorre che ci sia consapevolezza dal primo momento in cui batte il vostro cuore, fino all’ultimo, quando cessa di battere. È necessario, quindi, il connubio, l’armonia, tra le vostre componenti: cuore, mente e spirito, perché le distrazioni, che sono i forti allettamenti della materia, dell’ego, non concorrono a tenere in atto questa armonia, e lo spreco energetico è enorme. Anche le malattie ne sono una conseguenza. Se poi prendiamo in considerazione l’altissimo indice di infelicità, di insoddisfazione, possiamo dedurre che anche questi elementi, questi mali della umanità, sono senz’altro la conseguenza di un non allineamento, e l’unità di cui tanto si parla, l’unità tra gli uomini e la natura, anch’essa è di difficile attuazione, in quanto ciò che non si è realizzato nella propria individualità diventa difficile realizzarla al proprio esterno.

Qualcuno si chiede se la preghiera possa essere un mezzo per aspirare a questa unità, ma voglio che comprendiate il vero significato della preghiera, che non è quello che è stato trasformato dalle varie tradizioni religiose. La preghiera non è una richiesta che fate a qualcun altro che è fuori di voi, che può o può non volerla concedere; la preghiera è un dialogare, un riunirsi, al proprio Dio interiore, cercando di individuarlo, di riscoprirlo e di renderlo partecipe alla propria esistenza. Rendetevi dunque conto che il metodo più sbagliato è quello di rivolgersi ad un Dio esteriore, un Dio lontano, ed aspettare che vi conceda qualcosa, quel qualcosa che potete ottenere, che potete avere immediatamente, perché inerente alle vostre stesse capacità, perché insite nelle vostre stesse possibilità. Se pregate il Padre, pregatelo come fa un figlio legittimo che chiede i suoi diritti al proprio genitore e non siate incerti, esitanti, nelle vostre richieste, ma convinti che quel che chiedete lo meritate, perché il Padre non giudica e non guarda a voi, a noi Suoi figli, con gli occhi di un padre terreno, ma solo con l’occhio del Suo Amore. Se così stanno le cose anche per voi, penso che siate certi e convinti che potete chiedere tutto al Padre, al vostro dio interiore, tutto quello che sia in linea, in accordo, con la vostra essenza, con la dignità del vostro spirito. Quando ciò che si chiede non si ottiene - qualcuno si chiede il perché - i motivi potrebbero essere due: o la vostra richiesta, la nostra richiesta, può essere stata proposta in maniera non corretta, oppure i nostri desideri, i nostri bisogni, non si accordano, non sono utili, alla realizzazione del nostro cammino.

Comunque, tutto quello che ci viene dato, o che non ci viene dato, rientra nel programma più ampio, nel programma di Dio, che va oltre il programma personale.

Cari fratelli, bisogna dunque ridurre - e perché no? - abbattere certe sofferenze che la mente propone e ripropone; essa è una fonte inesauribile di stimoli che producono solo sofferenza, e così come l’abbiamo programmata, la possiamo riprogrammare, nutrendo ogni giorno il cuore, il cuore spirituale, con una dose in più di amore verso noi stessi e verso gli altri. Faremo sì che essa si riprogrammi sotto l’egida del pensiero positivo, cosicché, anche se il mondo circostante si pasce, si nutre di male, la vostra mente rimarrà intatta, inattaccabile ad ogni influenza esterna. Tutto questo lavoro impegnativo, che comporta molte difficoltà, momenti di incertezza, momenti di apparente ricaduta, per voi che siete già su questo cammino, che siete in azione, non possono farvi tornare indietro; non potete più esimervi, non potete più ribellarvi con voi stessi. Sapete che siamo con voi, perché la vostra azione richiede supporti energetici, supporti di amore e di luce, per tenere in alto il vostro cuore, per rischiararvi quella parte di cammino più ombroso. Noi crediamo in voi, nella divinità del vostro essere, e nel lavoro impegnativo che vi siete accollati, che avete scelto, che noi abbiamo scelto con voi, assieme a voi. Anche per noi è difficile tornare indietro, e se la vita dell’essere è pura gioia, è puro amore, la nostra gioia più grande sarà quella di vedere realizzato ciò che ancora non è visibile ai vostri occhi, ciò che ancora i vostri occhi non vogliono vedere: l’armonia tra i popoli, l’amore altruistico di tutte le creature, la verità trasfusa da cuore a cuore, e non soltanto attraverso le parole, ma con la fiducia reciproca e l’intento univoco di realizzare un benessere collettivo, come è compreso e stabilito nel piano di Dio del quale ognuno di noi è esecutore.

Ora vi trasferisco la carica più alta della mia energia affinché, intrecciandosi con la vostra, possa debellare ogni male del vostro corpo, ogni pensiero nocivo della vostra mente, nocivo al vostro benessere, all’integrità fisica e psichica. Come luce benefica, come luce risanatrice, vi penetra dalla testa ai piedi e trasferisce il nostro amore nel vostro cuore; trasferisce la nostra stima, la nostra benevolenza ad ognuno di voi, con l’Amore che il Padre ci ha incaricato di porgervi, affinché possiate trasferirlo con tutto quanto è in vostro possesso come beni spirituali, ai vostri fratelli diseredati ammalati, afflitti.

Così sia, così è.

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