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Sapere E Consapevolezza

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Sapere E Consapevolezza
 
26.03.2013
 
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania
 
Fratelli diletti, voglio che sentiate l'espressione di gaudio, di gioia infinita dei nostri cuori spirituali, della Comunità che vi ha in carico, che vi ha protetto, vi ha istruito e su di voi infonde continuamente l'energia e la luce, elementi vivificatori per il vostro spirito. 
 
Come in altri momenti, concentriamo tutta la Luce del creato che ci viene dall’Amore di Dio e, anzi, per Sua espressa volontà, vorremmo che accettaste questo atto di amore, considerandolo una riserva, una riserva aurea per i momenti di bisogno. La carica di Luce e di Amore che giunge in questa casa su ogni elemento del gruppo, su ogni fratello, su ogni sorella è un prezioso contributo che non si può quantificare ma sapete già che, conservato gelosamente nel vostro cuore, può darvi quella carica continua di forza interiore, di fiducia verso il vostro prossimo e di contentezza piena com’è nel vostro diritto e per vostra necessità.
 
Mentre le cose di cui vi circondate, le cose del mondo possono procurarvi soltanto una gioia momentanea, la gioia del possesso e, dopo qualche tempo, l'interesse scade, il dono che noi vi offriamo è un dono che non si esaurisce e non ha bisogno di essere rinnovato - se siete in grado, se siete capaci, e ne siamo certi, di conservarlo gelosamente.
 
Quando il vostro cuore è pieno di gioia e la mente è placata dagli assilli quotidiani allora siete in grado di trovare nell'orizzonte della vostra vita la gioia di esistere, la gioia di essere in questo contesto perché non vi manca nulla e ogni desiderio umano, ogni desiderio concreto è superato e trasceso per una gioia più grande, per una soddisfazione più piena.
 
Probabilmente non sarete in grado di cogliere pienamente il senso delle mie parole e, perciò, potreste considerarle come appartenenti, facenti parte di uno spirito disincarnato, non più legato alla materia. Però, devo dirvi che, anche se tutto questo in parte è vero, nella memoria spirituale dei nostri esseri è ancora vivido il ricordo delle esistenze incarnative e proprio per questo possiamo capirvi e esservi vicini. È anche nostro compito indirizzarvi nel cammino verso mete più specifiche, più consone alla vostra statura morale e spirituale. Insomma, fratelli, non parliamo più a dei bambini o ad esseri addormentati e inconsapevoli; riconosciamo in voi - e dovete esserne fieri - un grado elevato, un grado superiore di conoscenza spirituale e di risveglio.
 
Forse per voi la conoscenza spirituale non è qualcosa che potete constatare con i vostri sensi, non è la cultura di cui è infarcita una parte di società. La conoscenza spirituale l’avete fatta vostra scendendo tante volte nelle dimensioni più basse dell'essere, caricandovi di sofferenze inaudite, anche per aver arrecato ad altri uguali sofferenze. Ma poi avete trasceso questo tipo di apprendistato e immagazzinato dentro il vostro essere quel sapere che non è sapere di questo mondo: è un sapere che vi fa essere sensibili al massimo alle sofferenze dei vostri simili, sensibili e partecipativi. È un sapere che è andato oltre l'egocentrismo, l'egoismo perché avete riconosciuto che, in ogni vostra esistenza incarnativa, ci sono tanti altri fratelli simili a voi nella costituente spirituale; fratelli che non sono da invidiare o da perseguitare per la loro ricchezza, per la loro fama o per il comportamento malsano. Nell'individuazione consapevole di questa verità - verità che a molti è negata o che si voglia negare - c'è un aspetto di quel sapere di cui vi siete appropriati. Non sono più importanti le parole che usate nel rapporto con gli altri; a volte potrebbero essere parole poco edificanti, a volte ammantate di rabbia ma quel che conta è ciò che avete dentro: non conservando odio, rancore, risentimento. Non vi lasciate, dunque, ingannare dai discorsi ammantati di ipocrita bontà, ammantati di apparente fraternità o ispirati al benessere collettivo, reale solo nelle parole. Cominciate da voi perché quel che conta deve partire dai vostri rapporti interpersonali fino ad arrivare, poi, in seno alla vostra politica, nei vostri governi. Nei fatti concreti, nell'azione, siete in grado di individuare le motivazioni profonde che li hanno determinati. Una parte della società di oggi ha già questa apertura mentale e di cuore per capire se nel disegno di un programma per la collettività c'è un obiettivo egoico o perfino quello di danneggiare altre persone.
 
Vedete, fratelli, voi vivete in mezzo ad una società e la società è fatta di individui, di fratelli come voi e, anche se insigniti di una carica politica, sono esseri umani con tutti gli impulsi, con tutte le emozioni di ogni creatura. Ecco perché sono palesi le simpatie o le antipatie che riescono a provare però ammantate, nascoste da un programma, da un ideale politico.
 
Se, a volte, è necessario chiudersi in se stessi, creare quella cittadella di protezione dal male dilagante, non si può disconoscere che l'operato, il pensiero di un individuo è determinante per tutto un gruppo, per tutta la comunità, anche se le trasformazioni epocali si ottengono, si raggiungono attraverso il lavoro di molti, di molti uomini di buona volontà.
 
Anche l'azione del singolo non è da sottovalutare o da trascurare così come sentono i vostri cuori la voglia di una trasformazione radicale non solo del mondo esterno ma anche dell'interiorità dei vostri fratelli.
 
Io vi devo confermare che il processo è attuato, è iniziato anche se i segni, i segni palpabili, evidenti sono ancora molto rari. Perché tutto questo? Perché voi, come tanti altri fratelli di questo pianeta, avete creato dei focolai di energia dissipatrice delle energie negative per fare posto all’energia vivificatrice che proviene dall'Universo col quale la Terra è in relazione stretta.
 
Voi non siete su una piccola sfera dimenticata nel Cosmo. Tutte le energie dell'Universo, presieduto e diretto dal nostro Creatore, tengono in grande considerazione la vostra Terra, così anche i suoi abitanti, i suoi figli. Questo per dirvi che non siete soli né su questo mondo né nell'Universo tutto. E siccome deve trionfare sempre il bene, deve trionfare la Luce, diventa un impegno collettivo, un impegno universale dissipare le tenebre e fare giungere la Luce. Nella Luce non ci sono inganni, nella Luce non c'è sofferenza, nella Luce non c'è patimento: la Luce è l'emblema di Dio, l'emblema del Suo Amore, l’universalità del suo Amore.
 
Qualcuno si chiede perché ha scelto questa incarnazione con le relative problematiche dalle quali è difficile uscire. Ricordate, fratelli, che nessuno vi ha imposto questa rinascita; è stata una scelta libera del vostro spirito perché attraverso questa esperienza nel cosiddetto dolore e nella gioia, potevate raggiungere un altro grado di consapevolezza in più che è una espansione della coscienza con cui si può abbracciare tutto l'Universo. Quindi, la coscienza che cos’è? La coscienza allargata non è altro che Dio. È sempre questo stimolo all’avvicinamento e alla conoscenza di Dio che determina le nascite e le rinascite. Quando l’essere non si sente appagato del suo status, nell’inganno dei sensi, non può rendersi conto di essere, sempre, in unione con Dio.
 
Anche se questa vostra incarnazione rappresenta un sogno, un sogno dell'essere, niente è inutile. tutto quello che fate, che sentite, tutto quello che abbiamo fatto e abbiamo sentito rimane scritto come traccia preziosa nei nostri esseri e ci dà la possibilità di accedere ad una consapevolezza più grande. Quindi, non c'è spreco, non c'è inutilità in una incarnazione. Anche se il periodo dalla nascita alla morte dura un solo minuto, c'è sempre una ragion d'essere, una motivazione più grande per quella incarnazione. Anche il pensiero più piccolo dell'uomo fa parte del Programma divino. E così come è perfetto il nostro Creatore, anche il suo Piano è perfetto. È l'occhio umano, la mente umana che vedono negli avvenimenti l'imperfezione.
 
Non è segno d’imperfezione se un bambino muore e un vecchio continua a vivere fino alla vecchiaia; non è imperfezione se capitano le disgrazie o le calamità che distruggono il benessere creato dagli uomini. Il Programma divino non è a volte individuabile ma solo l'uomo con grande fede riesce a capirne il significato, solo l'uomo che ha accettato dentro di sé il Divino e il Suo Programma, non per fede cieca ma per fede consapevole. L’uomo di fede trova, riesce sempre a trovare una spiegazione, anche se personale e non condivisa con altri, una spiegazione del Piano di Dio. Avete come esempio i vostri santi, quelli che avete beatificato, quelli che hanno accettato nella loro vita il Programma divino anche nei suoi aspetti più tragici, più violenti o mortificanti. È vero anche che non tutti possono essere santi e beati ma tutti possono diventare consapevoli e comprensivi del piano di Dio.
 
Il Piano di Dio va oltre le miserie umane. Il Piano di Dio fa riferimento soltanto allo spirito, all'essenza dello spirito. L’involucro fisico non ha quel valore che voi gli attribuite, l'abito fisico è necessario su questa dimensione. Ma, poi, vi siete chiesto perché lo lasciate? Lo lasciate per fare altre esperienze altrimenti vi impedirebbe l’opportunità di vivere altre forme di apprendistato oppure perché vi sarà necessario in un’altra incarnazione per dare amore concreto ai vostri fratelli.
 
Comunque, la vita è sempre un dono prezioso che va conservato con scrupolo, con dedizione; comunque è sempre una esperienza meravigliosa che vi permette di essere felici anche in questo stato, vi permette di essere soddisfatti delle vostre opere, delle idee che avete dentro, dei vostri stati d'animo e dei vostri sentimenti.
 
È giusto dare importanza ai fatti della vita ma sempre un'importanza relativa e non assoluta; è questo l'errore che fa la stragrande maggioranza dei nostri fratelli umani: non saper discernere tra valore relativo e valore assoluto.
 
Ora, a tutti voi è chiaro che questa scala di valori - a cui date una gradualità e un interesse particolare  - giova, è necessaria come tutto nella vostra vita ma ciò che più conta è il valore interiore che date a qualsiasi elemento considerandolo assoluto o relativo.
 
Molti di voi pensano che i propri figli, le proprie creature sono il bene assoluto e proprio per loro vi sacrificate con il lavoro e, per loro, accumulate ricchezza. È vero: sono importanti nella vostra vita ma lo sono come tutte le altre cose, gli altri elementi del Creato. Quindi, bisogna dare, anche, valore a chi non è consanguineo, alle piante, agli animali; date valore al vostro habitat. Se riuscite a fare questo salto mentale già siete fuori da quel limite umano che non vi fa andare oltre, che non vi fa considerare i vostri figli alla stregua degli altri fratelli, per poterli amare tutti alla stessa maniera.
 
Lo so che è difficile! Perché il possesso, come conseguenza del significato della consanguineità, è qualcosa che vi hanno inculcato ma potete cimentarvi a superare ciò se sapete di non possedere niente e di avere avuto tutto In prestito. Se la vostra vita non vi appartiene, come vi possono appartenere i vostri figli? Tutto è di Dio e tutto torna a Dio.
 
Bisogna uscire, prima o poi, dalla limitatezza mentale umana. Anche se non sarà facile è comunque una grande conquista - come la prevedo per tutti voi - poter sradicare l’idea del possesso di cose e persone. Si tratta di un salto quantico per tutta l'umanità.
 
Vi auguro una gioia continua, una felicità che cresce di giorno in giorno, che fate crescere dentro di voi come se fosse una piantina che - innaffiandola, irrorandola ogni giorno e proteggendola dalle intemperie - risponde alle vostre aspettative.
 
Addio a tutti voi. Siate sereni, siate felici.
 
 
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