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Spirito E Incarnazione Significato

Spirito E Incarnazione Significato Nel Concetto Di Esistere E Di Esistenza

 

Spirito E Incarnazione Significato

 

17.12.2013

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Fratelli diletti, accorriamo al vostro richiamo e ci prodighiamo, come sempre, per comunicarvi il nostro pensiero spirituale che rappresenta il frutto, la sintesi, di tutto il nostro vissuto incarnativo, di tutte le nostre esperienze della carne e fuori della carne.

 

E, per similitudine con i vostri stessi e individuali percorsi incarnativi, ci sentiamo particolarmente vicini a voi, al vostro gruppo di preghiera e di amore, perché, come altre volte vi abbiamo ricordato, siamo stati insieme a condividere gioie e dolori e, nel contempo, ad apprendere gli insegnamenti della vita, gli insegnamenti dell'esistenza. Qualcuno, anzi più di un fratello, si chiede il perché di questo lungo iter, di questo avvicendarsi di incarnazioni, il perché sobbarcarsi tante sofferenze, tanto dolore, tante sconfitte, ma anche tante vittorie. La risposta è semplice: nel concetto di esistere e di esistenza, è compreso tutto questo processo, tutto questo avvicendarsi di esperienze; e l'insegnamento che ne può derivare, anzi, che ne deriva, è l'acquisizione della Conoscenza con la "C" maiuscola, conoscenza e saggezza, amore, comprensione.

 

Voi che sperimentate sulla Terra un tipo di conoscenza, che pure vi dà tanta gioia, tanto piacere, perché viene proposta dalla vostra intelligenza e la coinvolge, non potete percepire il concetto di conoscenza, di Conoscenza superiore.

 

Ma tutto questo accade solo a chi non ha intrapreso un percorso spirituale, a tutti coloro che hanno allontanato da sé la conoscenza, della verità metafisica,  a coloro che non si sono mai preoccupati di andare al di là di un orizzonte limitato, l'orizzonte della materialità. Pertanto, sono rimasti nell'ambito della relatività dimensionale, che impedisce qualsiasi altro tipo di conoscenza e che si ferma, dunque, alla cosiddetta cultura generalizzata.

 

Cominciate a fare una differenziazione tra gli uomini colti, pieni di nozionismo, ma che non si preoccupano di squarciare il velo che sta oltre questo tipo di nozionismo; non si preoccupano di sentire il proprio Spirito, il proprio maestro spirituale, che sprona ogni individuo, ogni creatura ad andare oltre, oltre il tangibile, oltre il materiale.

 

Questi uomini, anche se buoni, caritatevoli, incapaci di fare del male ad altri uomini, pieni, dunque, di conoscenza spicciola, non possono definirsi dei saggi.

 

E' vero anche che tra voi ci sono i cosiddetti Saggi, definiti tali da altri uomini per il loro eroismo, per atti di carità e di amore verso altri fratelli, anche a rischio di mettere in pericolo la propria vita, la propria esistenza. 

 

Questa definizione dei Saggi, tra di voi, si avvicina moltissimo alla saggezza che si conquista, che si fa propria, attraverso l'iter lunghissimo delle infinite vite, un apprendistato che non ha mai un inizio né una fine. Anche gli uomini addormentati, lontani dalla vera Conoscenza, sono soltanto inconsapevoli del loro sapere, perché distratti da altri pensieri, da altri obiettivi di natura spicciola, di natura materiale. Si desume, da ciò, che la conoscenza che porta alla saggezza è dentro di noi e di voi come frutto di un lungo apprendistato. Come voi fratelli sulla Terra sperimentate il desiderio continuo di conoscere e di allargare il vostro Pensiero, alla stessa maniera lo Spirito, che è in ognuno, guida le creature per una sete di conoscenza che è Conoscenza di Dio.

 

E' vero anche che questo Dio, che sembra così lontano, che ha bisogno di essere raggiunto, è - invece – vicino, è nella interiorità di ogni uomo, di ogni essere.

 

Ma cosa occorre per questa scoperta, per la riscoperta del Padre divino? Occorre fare spazio nella mente e nel cuore, ripulire cuore e mente da tutte le cose inutili; quella pulizia e quell’ordine che voi abitualmente fate nelle vostre case, deve essere riportata nella sede del cuore e della mente.

 

Bisogna essere molto rigidi in questa azione, perché tutto ciò che è inutile, e che sembra necessario, invece danneggia irrimediabilmente ognuno di voi. Vi danneggia in quanto altera il tenore della vostra vita, allontana l'amore, tutto quell’amore che l'Universo vi offre; un amore che torna indietro perché trova un diaframma, trova lo spazio occupato da tante cianfrusaglie che, nel tempo, avete accumulato. Lo svecchiamento che qualcuno fa nella propria casa, può essere riportato nelle sedi del cuore e della mente.

 

C'è forse qualche remora, qualche paura di restare svuotati, senza punti fermi, perché così vi hanno insegnato e perché su queste basi avete costruito la cosiddetta personalità?

 

Perché voi vi vedete, vi giudicate, vi amate, o vi odiate, in base a questa personalità. Noi non vi diciamo di distruggere ciò che avete costruito con i vostri sacrifici, con la vostra dedizione allo studio e al lavoro, vi diciamo solo di essere in grado di capire ciò che va eliminato perché inutile, e ciò - invece - che va tenuto in considerazione perché importante. Se questa pulizia viene fatta senza rimpianti, senza remore, potete essere certi che riceverete tanto in amore ed in provvidenza. Tutti i vostri sogni, i vostri progetti da lungo tempo accarezzati e, inspiegabilmente, non realizzati, né concretizzati, diventeranno reali. L'Amore di Dio, la Sua Provvidenza sono sempre disponibili. Però, pensate anche che quel che a volte non arriva, anche se da tempo, e molto, desiderato, è sempre per il vostro bene. Ricordate che l'uomo è miope, ma Dio è lungimirante.

 

Non pensate a un Dio patrigno, che si ostina ad affliggere i propri figli, a negar loro i Suoi doni, i benefici della Sua magnificenza. Se Dio è dentro di noi e ci ha conferito quasi tutti i suoi poteri, tutto ciò che non vediamo realizzato, concretizzato, è e sarà sempre per il nostro bene. Bisogna, a volte, anzi spesso, accettare le cose cosiddette “storte”, tutto quello che non vogliamo e non desideriamo, perché da questa accettazione consapevole verrà fuori la nostra serenità. Ricordate fratelli, la vita va vissuta proponendo sempre la serenità e la gioia, senza mai perdere di vista questo elemento, perché si cresce spiritualmente anche proponendo e propugnando la gioia e la serenità.

 

Dimenticate tutti quei discorsi sull’infelicità dell'essere umano, di trovarvi su una valle di lacrime, che è l'esistenza. Anche se c'è dolore nella vostra vita, dovete ritrovarvi anche l'aspetto di gioia, perché la gioia c'è sempre.

 

Tutti i vostri corpi, da quello più pesante a quello più sottile, vivono nella gioia e nell'amore. Quando alimentate il vostro corpo fisico, il cibo diventa un atto d'amore verso voi stessi, perché frutto dell'Amore di Dio. Esso, nel vostro corpo, diventa energia, salute, benessere. Allo stesso modo, se date amore e gioia anche agli altri corpi, alimentandoli adeguatamente, ogni problema della vita, che va affrontato nella sua giusta e reale luce e con tutti i mezzi necessari per poterlo risolvere, il più delle volte, viene risolto solo con le forze interiori.

 

Comunque, ogni problema - risolvibile o meno - non deve offuscare la gioia della vita, che è un elemento che vi contraddistingue. Qualcuno si chiede:  “Senza la vita fisica, manca  - dunque - la gioia e la felicità?” No. Ma è un altro tipo di gioia, diversa da quella che sperimentate con tutti i vostri sensi, una esperienza preziosa, che non può e non deve mancare nel vostro curriculum. Poi, ci sarà un altro tipo di gioia, ma senza questa esperienza nella carne, si è come “monchi”.

 

Le feste natalizie, che per tradizione voi annoverate nella vostra vita, sono anche un momento per sperimentare la gioia, la gioia della famiglia, del sentirsi uniti agli altri in un desco familiare, sono una atmosfera di Luce interiore e di pace collettiva. Bisogna, a tutti i costi, fare esaltare questi elementi in seno alla tradizione e festa natalizia, altrimenti, essa resta un'espressione del materialismo e dell'individualismo fondati sul chi ha di più può spendere di più, chi ha di meno deve patire, deve soffrire.

 

La festa del Natale dovrà rappresentare, per tutti gli uomini della Terra, la condivisione  della fraternità, dell'umiltà, della generosità.

 

So che parlo a dei fratelli che hanno già dentro questi ideali e non si fanno abbindolare dalle mode consumistiche. E anche i giovani, le nuove generazioni che avete allevato, che avete cresciuto in seno alle vostre famiglie, anche loro sono rappresentanti di questo nuovo pensiero, titolari, portavoce e testimoni del cambiamento generazionale. Queste creature, che voi genitori avete allevato e cresciuto con tanto amore, daranno grande soddisfazione, non solo per i loro meriti personali, ma anche per la grande apertura di pensiero e di cuore, che sapranno esprimere nel tempo a venire.

 

Siate fieri dei vostri figli e di quel grado di saggezza che avete inoculato nelle loro coscienze, con l'azione, con le parole e con l'amore.

 

Fate vostra questa gioia, e fatela crescere senza mai distaccarvene, perché è anche una ricompensa dovuta al vostro Risveglio spirituale, al lavoro che avete fatto, e che continuate a fare, su voi stessi, per migliorarvi ogni giorno di più.

 

Noi vi ammiriamo per tutto questo e vi trasmettiamo il nostro amore eterno, la nostra solidarietà, perché è giusto che voi meritiate i nostri elogi.

 

Quando gli elogi non arrivano, a volte, dai familiari più intimi, avete la certezza che noi vi amiamo, senza aspettative e senza contropartita.

 

Se ci sono domande, sono qui per rispondere alle vostre richieste, come sempre.

 

Addio, fratelli.

 

Spirito E Incarnazione Significato Nel Concetto Di Esistere E Di Esistenza è Messaggi dalle Guide Angeliche 17.12.2013

 

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