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Attaccamento alle cose

Attaccamento alle cose e alle persone

 

Attaccamento alle cose

 

14.01.2020

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Fratelli cari, fratelli diletti, com’è dolce questo incontro tra i nostri spiriti, dopo tanto tempo! Come sempre la nostra presenza diventa di primaria importanza per tutto il corso della vostra vita che, come sapete, si svolge secondo dei ritmi e secondo delle ondulazioni che sono collegate al vostro sentire interiore; quel sentire interiore che va sempre approfondendosi, e diventa sempre più capace di farvi avvicinare all’Amore Universale.

 

Il sentire interiore che si modifica, si allarga e si potenzia mette in condizione, ognuno di voi, e di noi, di percepire l’Amore di Dio e anche l’Amore che proviene dal nostro prossimo: quando è veramente Amore e non possesso e tornaconto. È vero anche che queste mie parole, inserite nel mondo in cui vivete, fratelli cari, possono sembrare astruse e fuori luogo, ma anche a costo di ripeterci, dobbiamo sempre prendere in considerazione l’elemento Amore, come elemento primo dell’esistenza, di tutte le esistenze incarnative, e anche di quelle su altre dimensioni.

 

Senza l’Amore non si può avere, né produrre niente: tutta la creazione è il risultato dell’Amore in tutte le sue varie forme e dimensioni, ma voi uomini della terra, presi dalle futilità della vita, a cui date un’importanza massima, solo nei momenti tragici, difficili, riuscite a capire il reale significato. Quando vi sentite tristi, ammalati, abbandonati dal vostri fratelli vi accorgete del vero valore di un conto in banca, di un gioiello, di un abito elegante; tutti elementi che non danno una gioia interiore, persistente e duratura. È vero anche che vivete su questa dimensione e siete, quasi, costretti a contornarvi anche di questi falsi valori, ma fatelo senza attaccamento: le cose, gli oggetti, non bisogna possederle. Se entriamo nel mondo dei sentimenti e delle emozioni ci accorgiamo dell’analogia con gli oggetti con cui si vive. E ancora, quando vi sentite amati o amate qualcuno, non siete capaci di distaccarvi dal possesso, per analogia, quella persona diventa come un oggetto di cui avete bisogno temporaneamente.

 

E’ vero anche che ci sono sentimenti che si distaccano da questo possesso e dall’idea della contropartita: ad esempio nei riguardi dei vostri figli c’è sempre un maggiore distacco, però tante volte cadete nell’errore di pensare che i vostri figli vi appartengono e da loro pretendete amore, riconoscenza, dedizione, perchè li avete messi al mondo. Un legame di sangue non può dare la pretesa dell’Amore, anche i figli che si sono allevati con il vostro latte, con i vostri visceri, possono non darvi l’Amore che vi aspettate.

 

Qualcuno che mi ha preceduto vi ha anche detto che le vere famiglie sono quelle spirituali, quelle con cui avete legato in tante dimensioni, per identità di vedute e di sentire. L’Amore che si è sviluppato con queste creature è diventato un legame, un Amore indissolubile, che non può essere influenzato né dalla morte né dai comportamenti. Superata la soglia della dimensione umana, e dopo aver lasciato alle spalle tanti attaccamenti, tante abitudini, tante illusioni, si entra a far parte di un modo di amare completamente diverso, molto più ampio e soprattutto senza aspettativa di un ritorno.

 

Questo Amore così disinteressato, molti di voi riescono a coglierlo nelle manifestazioni di affetto degli animali: un Amore che va oltre la vita del padrone e che continua anche dopo la morte. Nell’animale, e così anche nelle piante, non c’è un intelletto, una mente che propone, continuamente, consigli sbagliati, idee, emozioni distruttive della serenità della vita di ogni individuo. Non scambiate il cervello per la mente, perché il cervello è un organo meraviglioso, che vi consente di avere una vita indipendente e di progettare idee meravigliose, fuori dal tempo e dallo spazio, ma al cervello si associa la mente, che è stata costruita nelle varie tappe della vostra esistenza e che ha dato luogo alla memoria. La memoria di cose belle, ma anche di cose non belle.

 

Quando vi distaccherete dai ricordi dolorosi, dai ricordi non costruttivi della vostra esistenza e li considererete come un fiume che è trascorso, che è passato, che non si può più riproporre, allora la vostra mente si illuminerà di pensieri meravigliosi, di pensieri positivi e costruttivi. Il lavoro più importante che vi compete e che non finisce mai, è quello di demolire ciò che vi turba, ciò che vi porta nocumento, che è stato incasellato nella memoria come elemento distruttivo e non costruttivo della vostra vita.

 

È vero anche che avete affrontato tante vicissitudini, dispiaceri, contrasti con i vostri Fratelli, che sono ormai lettera morta e non vanno più riproposti a turbare la vostra esistenza, che dovrebbe essere lieta e piacevole, specialmente quando c’è la salute e non manca di che vivere, non manca il necessario.

 

Voi pensate che sono gli altri a proporvi la sofferenza, che sono gli altri a produrre questa malinconia che vi portate appresso, perchè non vi amano, perché non vi cercano. È vero, l’essere umano è un animale socievole, dovrebbe stare con gli altri, con i suoi simili, anziché sprofondato in un divano davanti ad un televisore ad aspettare che i giorni passino, non dovrebbe passare le festività da solo. Questa legittima esigenza non si può pretendere che gli altri la riconoscano e condividano lo stesso bisogno. Dovete cercare in voi la solidarietà e l’energia meravigliosa di collaborazione che vi manca; non potete far altro che rassegnarvi e “vivere del proprio”.

 

Vivere del proprio significa vivere delle proprie energie, vivere di quello che avete costruito in emozioni, in sentimenti e soprattutto in benessere. Il benessere che avete costruito, dentro e attorno a voi, proviene dalle vostre mani e dal vostro potere, gli altri c’entrano solo relativamente. Quindi su chi dovete fare affidamento? Solo sulle vostre forze, su quel benessere e su quella serenità interiore che negli anni avete costruito, attraverso le delusioni e le amarezze, ma soprattutto attraverso le vostre vittorie. Quante vittorie nella vostra vita! Pensate di avere a vostro carico solo sconfitte, ma non è così, quelle che sembrano sconfitte sono soltanto delle vittorie, vittorie anche su voi stessi, sulle vostre debolezze, su quelle presunte incapacità nell’abbattere un ostacolo oppure una difficoltà della vita. Non sono vittorie queste? Costituisce una vittoria anche il superare una malattia, un periodo di solitudine, di amarezza, di conflittualità con gli altri, e voi tutto ciò lo avete fatto vostro e trasceso. Quindi ora dobbiamo fare i conti sulle vittorie registrate e conquistate, tutto il resto non conta niente.

 

Dovete vivere ogni giorno della vostra vita, come se fosse l’ultimo, e cioè a dire, riempiendolo di tante cose belle, soprattutto di speranza, che non deve mai mancare, anche in una persona di una certa età! La speranza da coltivare, serve per un domani che sarà migliore dell’oggi. Così, se oggi pensate che domani sarà migliore, lo sarà; ma se pensate che domani sarà peggiore, perché più vecchi, più pieni di acciacchi e soprattutto soli, allora quello che voi pensate lo ritroverete. Siate molto saggi nel costruirvi questo futuro, che per un giovane magari è un futuro allungato, che si perde negli anni a venire, ma anche per chi ha una certa età il futuro esiste, si prospetta e si costruisce dall’oggi, dal momento attuale.

 

Non vi lasciate abbattere dalle piccole cose, dai piccoli dispiaceri, dalle piccole incomprensioni, che fanno parte del gioco della vita: senza questi elementi la vita sarebbe noiosa, un susseguirsi di giorni dopo giorni, senza novità. Le novità rendono la vita viva, e su questo vorrei puntare di più la vostra attenzione. Cercate di rendere la vostra vita sempre viva, come se foste degli adolescenti, dando risalto ai momenti che vi danno gioia e benessere. Non vi abbandonate alla consuetudine, alla noia, una sorta di abitudine a cui molti soggiacciono, quel tran tran che distrugge la vita e che toglie quella patina rosea di gioia e di benessere che l’esistenza dovrebbe avere.

 

Cercate ogni giorno di trovare qualche elemento che si dissocia dal tran tran, che dia vitalità alle vostre giornate, fate in modo di trovarlo sempre. Come quando date dell’acqua alle vostre piante, se non date quel contributo di umidità, la pianta inaridirà, seccherà e morirà in poco tempo; allo stesso modo nella vostra vita, esercitatevi a trovare elementi nuovi, elementi che vi fanno sentire appagati, ma soprattutto sfuggite alle abitudini e alle consuetudini a cui siete soggetti. Le consuetudini fanno invecchiare, tolgono la gioia del futuro e della speranza. Quindi non vivete secondo i ritmi dei vostri orologi, la sveglia, la cena e tutte le altre cose alle quali siete stati abituati in questi anni della vostra vita: non sono una buona norma, vi fanno diventare schiavi delle abitudini e vecchi. Ognuno si regoli secondo la propria interiorità, i suggerimenti che noi diamo a voi tutti, sono finalizzati a costruire una dimensione nuova della vostra vita che non sia quella di ieri, di avanti ieri, di un anno fa. Ma se volete continuare a marciare sempre nello stesso modo fatelo pure, nessuno vi obbliga.

 

Concludiamo facendo un cerchio di guarigione. Immaginiamo un fuoco potente, di grande levatura, che non brucia, che non distrugge, ma vivifica. E’ una luce ed un fuoco che ci viene dall’Universo, quell’energia meravigliosa che presiede alla nostra vita: la stiamo assorbendo attraverso i nostri corpi, da quello più pesante a quelli più sottili. Tutto questo processo ci ridona salute, benessere, speranza. Il cerchio di luce e di fuoco si allarga anche fuori da questa stanza e da questa famiglia, dopo averci lasciato la sua energia, la sua potente energia, si irradia in tutto il caseggiato, in tutto il quartiere, in tutta la città, perché possa tornare la pace, l’armonia, in seno alle famiglie e nei cuori di ogni uomo. Salute, armonia, benessere e prosperità per ogni creatura.

 

Così sia e così è.

 

Attaccamento alle cose e alle persone sono frasi delle Guide Angeliche

 

 

 

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