Le Parole degli Angeli
Italiano  Inglese

Gruppi preghiera

30.03.2005

Un saluto d'Amore a tutti voi, fratelli miei cari.

Accendete una candela e idealmente ciascuno di voi ponga questa fiamma al centro di questa stanza. Vedete chiaramente come si è trasformata in una grande torcia. La luce è così intensa e sfavillante che si allarga a dismisura, fino a intrecciare e inglobare tutte quante le vostre persone. Nello scintillio della luce i vostri corpi sottili si abbracciano e si compenetrano così intimamente con il risultato che siete tutti diventati, tutti quanti insieme, un solo essere, un essere luce di dimensione smisurata. La figura sfolgorante che riuscite a vedere ha in sè il condensato di tutto il vostro amore, di tutta la vostra compassione e della volontà diretta ad aiutare e anche a guarire chi è infelice, chi è disperato, chi è sofferente nel corpo e nell'anima. Se aggiungiamo alla volontà la tenacia e la perseveranza in questo intento sublime potete, possiamo cambiare le sorti di molti vostri fratelli.

Mettete, fratelli, tutto il vostro zelo e anche l'audacia che è tipica di ogni figlio di Dio, di ogni creatura divina; l'audacia di tentare ma anche l'impegno di riuscire a raggiungere i fratelli più lontani, i più disperati che hanno bisogno di una risoluzione, di un cambiamento di stato. E se questo è ciò che vogliamo, se questo è ciò che ci è stato promesso dal Maestro Gesù, possiamo e dobbiamo ottenere il cambiamento radicale di molti di quei casi che ci sono stati affidati, purchè nel rispetto della legge karmica, nel rispetto della Legge superiore.

Accostiamoci amorevolmente a questi nostri fratelli e chiediamo il permesso al loro spirito di operare il cambiamento. Se la malattia è un fatto karmico, possiamo suggerire al loro spirito che questa sofferenza non è stata inflitta dal Padre nostro, ma evocata da loro stessi e alla stessa maniera si può essere sciolti da ogni legame. è in virtù dell'Autorità che ci proviene dal Padre, come suoi eredi legittimi, chiediamo agli spiriti di questi nostri fratelli l'autorizzazione ad aiutarli a sciogliere questi legami, affinchè la salute rientri nei loro corpi, affinchè il risanamento sia completo ed esteso, dunque, anche alle anime e a tutti gli altri corpi. E, sempre nel rispetto della Legge superiore, chiediamo ai loro spiriti il permesso di sostenere la creatura, con l'apporto del nostro amore, nel momento del trapasso, quando questo rientra nel progetto, nel pro-getto individuale.

Ora indirizziamo questo intento, con la stessa volontà penetrante e incisiva, verso i fratelli avviliti, disastrati da calamità naturali, affinchè possano capire, comprendere meglio gli avvenimenti della propria vita e non rivoltarsi contro l'Essere Supremo che ama i propri figli dell'Amore più grande e vuole per loro non il male ma il bene, il Bene supremo. Suggeriamo alle loro menti che ciò che loro accade - se ne convincano - non è una punizione per i loro peccati. Convinciamoci anche noi che il piano di Dio e così grande e illimitato che trascende la comprensione superficiale.

Rivolgiamo ora pensieri di amore alla nostra Terra. Anche quando danneggia i suoi figli ella non è matrigna, ma rimane sempre la nostra Madre che segue un Piano superiore, un Programma superiore. Cominciamo a sentirla nostra amica perchè ci nutre, ci da sostentamento, ci protegge. Amiamola e consideriamola come un essere in carne e ossa e alla fine rendiamoci conto che ciò che ella vive lo viviamo anche noi, perchè siamo compartecipi di tutto il suo iter evolutivo.

Il fuoco perenne che il suo nucleo contiene non è un fuoco distruttore, ma un fuoco che alimenta la vita, è un fuoco che produce amore. In questo momento poggiamo i nostri piedi, tutto il nostro corpo, sul mantello della nostra Terra per trasmetterle la nostra riconoscenza e sentire che le vibrazioni che prima giungevano dall'alto ora ci giungono dal suolo che calpestiamo. Tutti gli elementi della natura sono nostri compagni e sono solidali, in questo momento di crescita, di cambiamento di stato, anche per noi stessi. Se avvertiamo qualche scompenso nella nostra cosiddetta "normalità" non attribuiamogli connotati di malattia, ma convinciamoci di essere un tutt'uno con la natura che ci trasmette tutti i suoi cambiamenti nel cosiddetto bene e male.

Abbracciamo con lo sguardo, con lo sguardo della vista interiore, tutto lo spettacolo dell'Universo nel suo frenetico roteare, nel suo ritmo eterno di vita e di morte, ma di energia continua profusa e trasformata nelle sue apparenti fasi e sentiamoci ricchi di questo possesso perchè siamo in grado, non solo di attivarla con il nostro apporto, ma anche di attrarla nei momenti di bisogno verso noi stessi. Noi siamo in grado di trasformarla, di dare forma e concretezza con il nostro pensiero, sì da rendere reali i bisogni della nostra anima e i bisogni del nostro corpo, nella misura che prevede il nostro programma individuale, in modo che ciò che non serve, che non ci è utile non compaia mai più davanti ai nostri occhi. Questa energia potentissima che l'Universo ci dona, e di cui noi facciamo parte integrante, deve diventare, diventa amore smisurato nel nostro cuore, saggezza infinita, compassione immensa e anche salute piena nel no-stro corpo fisico, affinchè possiamo essere sempre attivi per la nostra opera proficua e utile a tutti i nostri fratelli.

Diventa anche contentezza della vita che possediamo, che consideriamo e considereremo sempre preziosa e non la baratteremo con un falso bisogno, con un falso valore. Teniamola nel nostro cuore attraverso le nostre mani che sono il mezzo miglio-re per farla circolare in tutti i distretti del corpo, anche quello più lontano, perchè non è mai lontano ma è sempre vicino al nostro cuore.

Ora scambiamo queste energie con i nostri fratelli del cerchio, tenendoci per mano.

Vi lascio, fratelli, la mia contentezza e la mia gioia come compenso del servizio reso. Questo è un dono che vi accompagna sempre nei momenti critici. Vi lascio tutto il mio Amore.

Addio, fratelli.

Stampa Email