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Guide Angeliche - Messaggio del 11.03.2010

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania

11.03.2010

Fratelli diletti, la luce e la benedizione di Dio siano sempre con voi. Se con questa certezza vi accostate alla vita e ai suoi molteplici aspetti, le vostre giornate assumeranno un'altra coloritura, un altro aspetto perché io sono certo - e siate certi anche voi – che Dio è sempre con noi.

Molti concetti e molti aspetti della verità vi sono stati insegnati, propinati, ma le vere certezze, la verità assoluta che ogni uomo risvegliato va ricercando non potrà trovarla sui libri, sui testi sacri, sui testi filosofici o scientifici. La verità la trova nel suo cuore attraverso le parole, i sentimenti, le emozioni che lo spirito suggerisce al cuore.

Chiarisco meglio il mio concetto: quando si parla di cuore non ci riferiamo all'organo anatomico che ha una funzione specifica, la funzione specifica di pompare e ossigenare il sangue a tutto il vostro organismo, ma piuttosto a quell'involucro spirituale, involucro sottile che fa da diaframma e, nel contempo, da ponte tra l'involucro spirituale e l'involucro fisico. Molti lo chiamano anima, altri lo chiamano corpo astrale, ma quello che più conta non è la terminologia ma il concetto, il concetto chiaro che ognuno deve avere sulle costituenti il proprio essere.

La Consapevolezza primaria consta di innumerevoli conoscenze, di tutto lo scibile che l'uomo può ipotizzare; e da questa Fonte così inesauribile e così inimmaginabile per grandezza e potenza, pervengono agli uomini, a tutte le creature, dei filoni, dei flash, dalle varie sorgenti che costituiscono aspetti della verità, ma non sono tutta la verità.

Se immaginate, nel vedere dei raggi di sole, che uno di essi possa essere tutto il Sole, questo è inconcepibile. Eppure i nostri fratelli umani, non tutti fortunatamente, investiti di quel raggio, credono di detenere tutta la verità.

È solo un esempio quello che vi ho fatto, fratelli, perché vi rendiate conto come l'umiltà debba essere una virtù indispensabile in ogni uomo risvegliato e consapevole che ricerca la verità; e, come ogni buon ricercatore non si ferma al risaputo, all'acquisito, desidera andare sempre avanti nella sua ricerca. Pertanto, fratelli miei, tutto il mondo, tutta la realtà che sta oltre ai vostri occhi, ai vostri sensi è così vasta, così complessa che non basta una vita per poterla esplorare e fare propria.

Il mondo meraviglioso che sta oltre il velo dell'esistenza materiale è assai variegato di situazioni, di stati di coscienza, di moti dell'essere. È come dire che ogni creatura disincarnata viva lo stato di un comune curriculum spirituale; ma anche se si relaziona con altri, in un rapporto scambievole di amore, il suo stato interiore non è uguale a quello di un altro essere. La similitudine non è uguaglianza!

Lo stato vibratorio che accomuna, che fa stare insieme molte entità non è da confondere con lo stato emotivo o meglio con lo stato consapevole di tutto il proprio vissuto. Cioè a dire, fratelli, ognuno ha la propria storia, ognuno ha la propria specificità. Anche se non c'è più il carattere e la personalità di tipo, di stampo umano, ci sono sempre le caratteristiche che quell'essere s'è portato appresso nelle varie vite.

Lo stampo di cui è fatto il suo essere è uno stampo che si è andato formando, migliorando, arricchendo, allargando nelle varie incarnazioni ma che porta con sé, in ogni dimensione dello spirito.

Devo usare termini comprensibili alla vostra mente, perché la metafisica non ha una corrispondenza terminologica nel vostro vocabolario; solo gli esempi, anche quelli più banali, più semplici, possono rendere meglio un concetto di difficile comprensione.

Ogni spirito è se stesso e lo sarà sempre, e le caratteristiche che lo compongono sono, e saranno sempre, soltanto positive. Il dualismo, l'aspetto duale viene lasciato, abbandonato su questa Terra perché non più necessario all'evoluzione dello spirito.

Ancora voi, fratelli, vi dibattete fra bene e male, fra giusto e ingiusto. Fra i due poli opposti di ogni aspetto della vita, cercate di trovare quel punto medio che tiene insieme i due opposti e li comprende entrambi; ed è giusto che sia così perché questi sono i parametri della vostra Terra e su questi dovete fare i conti ogni giorno. Ma sapete, siete a conoscenza, siete certi che tali parametri non sono più validi, non sono più utili, non esistono sulle dimensioni dello spirito, quando si vive di solo spirito. Ma, quando si è consapevoli del loro valore relativo nell’ambito di tutte le vicende umane, questo concetto, appare giusto e chiaro. Non si può essere certi di nulla, non si potrà mai giudicare, emettere sentenze morali sui comportamenti umani. Tutto questo è affidato alle coscienze, e non ai detentori della legge, a coloro che presiedono i vostri tribunali. Le coscienze degli esseri consapevoli sanno che non esiste una verità incontrovertibile, una verità assoluta su questo mondo!

Anche nei fatti più evidenti che saltano agli occhi di tutti c'è sempre un entroterra, un substrato di non conoscenza. Pertanto conviene astenersi da ogni giudizio di bene e male, di giusto e ingiusto!

Cosa potete conoscere dei sentimenti, delle emozioni, del vissuto di un fratello che cade in disgrazia, che si macchia di una grave colpa nei confronti di un altro fratello?!

Vi invito a una riflessione: è facile giudicare, è facile mettere etichette, ma è assai riprovevole continuare a farlo quando si è stati informati abbondantemente!

Come si cresce, fratelli? Non certo leggendo libri e riempiendo la vostra mente di nozioni. Non si cresce andando in chiesa ogni domenica, soltanto per osservare i precetti cattolici. Non si cresce ripetendo meccanicamente giaculatorie e preghiere.

Si cresce migliorando la propria interiorità, esaminando le proprie azioni, i propri pensieri e togliendo, giorno dopo giorno, qualcosa di inutile e dannoso dall'orizzonte della vostra vita.

Si cresce dando molta attenzione alle parole, ai pensieri rivolti al vostro prossimo.

Si cresce riconoscendo i propri errori, errori di percorso e perciò inevitabili, ma con la consapevolezza di fare, in avanti, molto meglio; fidando nelle proprie capacità riconosciute e considerate divine. È vero che a volte con tutti i gravami di cui vi siete caricati: famiglia, lavoro, incombenze varie, la stanchezza vi assale e cerca di abbattervi ma è anche vero che sono a vostra disposizione, che avete a portata di mano, infinite risorse e capacità di rinnovamento per andare avanti, sempre avanti.

Un figlio di Dio non si abbatte mai totalmente, ha momenti di flessione ma anche una rapida ripresa!

Addio, fratelli

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