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Guide Angeliche - Messaggio del 18.03.2010

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania

18.03.2010

Un saluto a tutti voi, fratelli.

La luce e l'amore che vi porto con il mio essere, riempie i vostri corpi totalmente, potenzia la vostra stessa luce e si coniuga con essa affinché voi possiate diventare luce risplendente e un concentrato di amore. Queste sono le vostre valenze con cui potete giostrare a vostro piacimento, migliorando la vostra vita e quella del vostro prossimo.

Sui vostri fratelli terreni che soffrono, o sono in preda alle difficoltà della vita, giunge immediato l'aiuto che parte dai vostri cuori. Sono in tanti ad attenderlo: tanti animi afflitti, tanti uomini diseredati in quanto si sentono lontani dall'amore di Dio e, col nostro contributo, con il nostro aiuto, voi e noi li avviciniamo al Creatore affinché possano godere della Sua protezione.

È così che il Signore si serve di noi tutti per diffondere e provare la Sua Provvidenza, la Sua Luce! Eseguendo questo compito, questo servizio onorevole, fratelli, vi siete alleggeriti di qualche peso, di qualche gravame che opprimeva il vostro cuore.

Il servizio di aiuto ha questa duplice funzione!

Il ringraziamento di chi è stato beneficiato, a volte non è immediato, a volte è inesistente, però io vi dico, con assoluta certezza, che il bene dato disinteressatamente - in ottemperanza alla legge di causa/effetto - ritorna a voi potenziato, ingigantito. È questa nostra certezza che deve diventare la vostra certezza, affinché l'impostazione della vita poggi sui pilastri dell'amore verso il vostro prossimo.

Finché permane l'egoismo ad oltranza e il disinteresse verso l'altrui vita si è ben lontani dall'avere messo in pratica il messaggio del Cristo Gesù! Ed è ancora questo tipo di consapevolezza che manca in molti nostri fratelli umani i quali credono di osservare le Leggi divine, il Dettame divino, sottoponendosi a precetti e a rituali, ma senza preoccuparsi, far crescere e alimentare continuamente l'amore verso gli altri uomini!

L'unico Precetto divino che può applicarsi ed estendersi ad ogni momento e situazione della vita è quello di "Ama il prossimo tuo come te stesso"; credetemi, fratelli, può essere applicato in ogni momento se compreso in ogni sua parte. Le due componenti di questo Precetto devono essere oggetto di lunga riflessione perché venga fuori la consapevolezza dell'uomo risvegliato.

L'amore per gli altri non prescinde dall'amore per se stessi, né i due elementi possono entrare in contrasto e in competizione; ma per amare se stessi bisogna anche conoscersi nel profondo e di conseguenza accettarsi!

L'accettazione è amore che, inevitabilmente, viene trasfuso, irradiato sul mondo circostante, su tutti i vostri/nostri fratelli. Ma non si possono scartare, evitare o dividere i due momenti, perché solo la conoscenza di se stessi porta alla conoscenza degli altri e quindi all'unione con il prossimo. Un procedimento che sembra semplice nella sua teoria, ma difficilissimo da mettere in pratica. Le difficoltà maggiori provengono da tutto quell'entroterra di stereotipi e di idee fisse che l'uomo ha fatto propri, provenienti dall'ambiente e dalle esperienze personali.

Come si può amare il proprio prossimo quando la mente fa da ostacolo, proponendo tutt'altro che amore? Non è la mente, di per sé stessa, la vostra nemica, ma tutto ciò che avete immagazzinato nella mente come emozioni e frutto delle vostre esperienze. Le emozioni sono inevitabili; senza emozioni si vive da morti, ma ciò che non si deve fare, ciò che si può e si deve evitare, è la registrazione di tali emozioni, incasellandole con le etichette di bene e male, di buono e meno buono.

Tutte le esperienze sono importantissime, e sono tutte valide e utili per fare apprendistato. Ogni esperienza viene fatta, anche e soprattutto, sulla propria pelle, con quella carica di dolore o di gioia che essa porta con sé: ma è solo uno momento, è solo un attimo e non va più ricordato e/o riportato alla memoria perché pregiudizievole per altre esperienze future.

Ecco cosa avviene nei vostri rapporti umani, fratelli: vi portate sempre appresso, in ogni contatto, il succo delle emozioni - in positivo o in negativo - registrate in altre esperienze, e così viene falsata, a priori, ogni relazione con i vostri simili. Pertanto, per paura di soffrire ulteriormente, si interrompono le relazioni, o il feeling emotivo, affettivo con il prossimo. In qualche caso si fa pagare ad altri il fio delle esperienze negative subite!

Abbiamo molto attenzionato i nostri fratelli umani in queste dinamiche relazionali; abbiamo anche individuato dove stanno gli inghippi, i blocchi e possiamo dire di sapere come rimuoverli. Una rimozione consapevole che non è una passeggiata, che richiede impegno, perseveranza. Gli effetti non si vedono dall'oggi al domani. Forse una vita non basta per tutto questo, però bisogna tentare a provare, a riprovare, perché - anche un piccolo traguardo - è di grande significato e modifica alcuni aspetti della vostra vita.

Relazionarsi con gli altri è difficile, è complicato, ma noi insistiamo sempre sull'elemento amore, l'amore che non vede colpe e difetti, l'amore che tutto accetta, l'amore che tutto abbraccia, l'amore che non discrimina e non giudica.

Insomma con l'amore si può far tutto e si può ottenere tutto!

Voi, fratelli miei, vi siete incanalati entro questa direttiva ed è meritevole tutto questo; noi ci rendiamo conto delle difficoltà che incontrate per mantenere sempre fermo questo impegno. Però vi dobbiamo confermare che solo e soltanto questo è il percorso per potersi appropriare di quel grado di consapevolezza cui aspira il vostro spirito, che fa esperienza con voi nella carne.

Se questo è il vostro obiettivo - ed io ne sono certo - non c'è altra strada da seguire.

Questa sembra la più semplice ma nel contempo è anche la più difficoltosa! Ma senza difficoltà non si cresce, senza esperienza non c'è consapevolezza!

Pertanto, ogni rinascita ha questo obiettivo: aggiungere consapevolezza attraverso l'esperienza, quell'esperienza che è al di là di ogni etichetta e di ogni giudizio di bene o di male.

Addio, fratelli

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania

25.03.2010

Vi saluto, fratelli diletti.

Stasera sono venuto per rispondere ad alcune domande che da tempo i vostri animi e le vostre menti proponevano: ora è arrivato il momento di discuterne, perché vi trovo pronti e recettivi all'introiezione di alcune acquisizioni nel campo vastissimo della verità, per le quali e sulle quali si potrebbe parlare e disquisire all'infinito.

Uno di questi argomenti riguarda il collante che tiene uniti - anche se apparentemente lontani dal punto di vista geografico - gli atomi, gli elettroni che sono alla base della cellula: la cosiddetta energia che i vostri fisici sono riusciti a individuare, a misurare e a classificare suddividendola in campi energetici.

L’energia, che è alla base di questi campi, ha un propulsore, ha una fonte da cui attinge potenza, che è l'Amore!

Quindi l'Amore non è soltanto un sentimento, un'emozione che sperimentate nella vostra vita ma piuttosto il Primo Inizio, l'OM della Creazione, il suono primordiale che è ancora difficilissimo poterlo identificare come tale. Io vi dico - perché ne sono certo - che senza l'Amore non esisterebbe la vita in tutte le sue svariate forme. Ogni forma di esistenza che prescinde o esclude l'Amore è in contrapposizione alla vita stessa; e l'Amore si esplica in varie forme e non può essere scambiato, travisato con altre pseudo denominazioni.

Da questa premessa indispensabile, propedeutica, discendono tante considerazioni che sono intrinseche, interagenti alla condizione dell'uomo su questo Pianeta ma anche alla vita dello spirito nelle sue infinite forme e nei suoi infiniti aspetti.

Altra precisazione - che non si esaurisce questa sera nelle mie parole e che richiede un lungo approfondimento - è la condizione immediata del disincarnato, durante il passaggio dimensionale e poi via via in tutte le altre fasi che sperimenta nel suo iter evolutivo. Questo passaggio, che voi chiamate “Morte”, non è la fine di tutto; è solo una trasformazione, una transizione da uno stato vibratorio ad un altro stato vibratorio: perché la “Vita” continua il suo procedere, il suo iter su altri livelli.

Comunemente si dice che un corpo, un uomo è in vita finché batte il suo cuore e il suo sangue circola, ma ci sono forme di vita apparenti, nelle quali il cuore non batte e tutte le attività dell'organismo sono sostituite da macchine. Eppure anche in queste forme di non-vita la coscienza è attiva!

Alla stessa maniera, dopo la cosiddetta morte, o meglio nel disfacimento del corpo fisico, ogni entità prende coscienza del proprio curriculum spirituale; ed è questa consapevolezza - che nel precedente stato vibratorio non è stata sempre presente - che dà la lucidità, la chiarezza assoluta del proprio vissuto, giudicando il proprio operato con assoluta estraneità e rivedendo con chiarezza tutti i lati in ombra.

Quanto dura questo periodo? Non c’è un tempo misurabile e la permanenza su questo livello è anch'essa senza tempo; ma essa non è persistente, non è duratura. Così come si procede nella crescita, nell’acquisizione di consapevolezza, anche questo momento può essere superato facilmente perché si aprono al disincarnato le possibilità infinite di superare questo stadio ed entrare a far parte di una grande armonia. In questo ambito egli viene riconosciuto e aiutato dai propri cari, dai fratelli che lo hanno preceduto e da quanti altri lo hanno conosciuto in altre esistenze, conosciuto e amato.

Anche qui il collante, la calamita che attrae verso l'alto è sempre l'Amore. Cosa si porta appresso l’entità di ciò che ha lasciato sulla Terra, di ciò che ha imparato e fatto suo - se non ha lavorato su se stesso: distinguendo e facendo la cernita di ciò che era utile per crescere e di ciò che era inutile e dannoso? Si porterà appresso attaccamenti, delusioni, risentimenti, rancori e soprattutto una forma di impotenza nel non poterli dominare e sopprimere.

Tutto ciò vi spiega perché è necessario e indispensabile darsi da fare prima che avvenga il trapasso!

A volte anche una malattia lunga, dolorosa, che attira e coinvolge altre creature - nel dare assistenza e conforto al malato - può essere utile, necessaria per distaccarsi totalmente dal mondo della Terra!

Il nostro Creatore e Signore è generoso, è provvido. Ad ogni creatura viene data la possibilità a cui aspira, in cui crede. Ecco perché il mondo dello spirito è assai variegato e ogni essere è unico nella sua storia e nella sua condizione!

È vero, c'è anche la ricerca dell'aggregazione, dell'unione - perché quanto più si sta insieme, tanto più si cresce in consapevolezza, acquisendo anche dalle esperienze degli altri.

Come avviene anche per voi sulla Terra, "l'unione fa la forza" ma non la forza bruta!

Tutte le cosiddette tappe che si presentano allo spirito del disincarnato sono variegate e innumerevoli - sempre per quell’insito anelito di avvicinarsi alla Luce che è Consapevolezza assoluta, che è l'Amore di Dio!

Perciò, fratelli miei, ciò che vi attende dopo la morte non è la condizione uguale per tutti! Ma vi devo rassicurare che lo stato di solitudine, lo stato di non consapevolezza, del non essere più in vita, è assai breve perché - già come avevo detto - la spinta all'aiuto, all'Amore che dal mondo dello spirito spinge gli Esseri di Luce, non può far dimenticare, lasciare in questo stato un altro fratello. È la Grazia, la Provvidenza - chiamatela come volete - che ci fa essere soccorritori l'uno verso l'altro.

Continueremo a parlare e ad addentrarci su queste argomentazioni man mano che voi porrete le vostre domande specifiche.

Addio, fratelli

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