Le Parole degli Angeli
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Angeli, le Guide Angeliche al gruppo di preghiera Amore e guarigione, messaggio

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

05.04.2011

Fratelli diletti, è sempre motivo di grande gioia per i nostri cuori spirituali ritrovarvi sempre così attenti e profondi nella vostra comprensione. L'attenzione è un chiaro sintomo, un chiaro segnale di risveglio della coscienza. La profondità del pensiero che non si ferma alla superficie ma vuole andare sempre più in profondità a ricercare le connessioni della verità, gli aspetti intricati della verità: anche  questo elemento si associa al risveglio della coscienza.

Alcuni anni fa, un fratello del vostro gruppo di allora, si chiedeva il perché della non conoscenza del suo programma incarnativo e ne voleva a tutti costi conoscere almeno i tratti più salienti. Le domande vertevano sempre su questo argomento in quanto in lui non si era formata ancora quella sicurezza di base, sicurezza che viene  ispirata, dettata dal vostro consigliere spirituale, la guida che è in voi.

Egli si aspettava un programma dettagliato con tutti gli avvenimenti che avrebbero dovuto coinvolgerlo e prepararsi quindi adeguatamente a quelle evenienze.

Il percorso karmico di ognuno di voi, fratelli, si è andato svolgendo in maniera diversa per ciascuno di voi, ma senza alti e bassi, senza sconvolgimenti che avrebbero potuto turbare la vostra vita. L'andamento è stato abbastanza regolare e la preparazione si è andata formando strada facendo; cioè a dire: dalla comprensione di un’esperienza ci si è preparati per quelle successive. Pertanto una preparazione a priori, una preparazione senza esperienza non è possibile, non è auspicabile. Le preparazioni tattiche, le preparazioni didattiche servono soltanto nell'immanente, nell'aspetto più terra terra della vita.

Un fratello, stasera, si è chiesto e ci ha chiesto non verbalmente una spiegazione riguardo all’espressione che abbiamo adoperato nell'ultima nostra comunicazione sui vostri elementi chimici che, combinandosi con noi nel ruolo di catalizzatori, hanno prodotto in voi un elemento nuovo: la metamorfosi”.

Gli elementi chimici sono posseduti da tutti gli uomini. La struttura della vostra personalità è il riconoscimento della parte interna, non visibile del vostro essere, elemento dato in dotazione, trasferito dal Creatore alla creatura. La personalità spirituale si viene a formare sviluppando l'intelligenza, mettendo in atto i processi del vostro sistema nervoso centrale.

Quanto più si è intelligenti, tanto più connessioni nervose, neuro sensoriali o neurali si mettono in atto, in comunicazione. Ma l'intelligenza si associa, fa connubio con quel fiume di conoscenza che vi pervade, che giunge a voi da ogni parte del Globo, dell'Universo. È un fiume di conoscenza che può essere introiettata, fatta propria, alla luce di quella intelligenza sempre presente in ogni uomo, in ogni creatura. Però devo dirvi che non tutti riescono ad approcciarsi, a fare proprio questo grande fiume; molto spesso, questa massa di verità e di conoscenza passa così inosservata da non lasciare tracce dentro la personalità di molti individui.

Da questi processi chimici viene sempre fuori qualcosa di nuovo. La voglia di conoscere, la voglia di apprendere, la voglia di non fermarsi al risaputo, creando sempre qualche elemento in più. Il nuovo elemento chimico si forma ogni volta che vi accostate ad una nuova conoscenza prelevando qualche elemento, interiorizzandolo e facendolo così diventare elemento proprio, singolare e individuale. I processi chimici sono un simbolo ma siccome tutto - sia nel vostro organismo che in tutta la natura - avviene per processo chimico, tutte le trasformazioni possono essere denominate processi chimici di sempre più alta vibrazione. 

Ma c'è voluto tanto perché si arrivasse a questa fase, come è giusto che sia in aderenza alla “Legge dimensionale” che vi vuole immersi nel tempo e interagenti col tempo. Ci rendiamo conto che, a volte, per molti di voi, questo fattore può diventare fastidioso ma se lo ribadiamo come elemento da non trascurare, da non sottovalutare, è perché bisogna rispettare le leggi dimensionali che sono comprese nel “Programma evolutivo” di ogni essere.

È vero, voi smaniate perché vorreste annullare il tempo ed entrare in una dimensione atemporale dove non c'è passato, non c'è futuro, dove tutto è presente. Ma io vi esorto a riflettere e a considerare il tempo come un elemento prezioso. Attraverso il tempo vi vedete trasformati, riuscite a distinguere il vostro grado di evoluzione spirituale. La capacità alla comprensione che oggi è un vostro appannaggio si è andata formando nel tempo, nelle esperienze del tempo.

Io, da fratello amoroso e desideroso del vostro bene supremo, vi esorto a considerare in maniera benevola questo vostro stato dell'essere. È uno stato che non si ripresenta più per averlo compreso e trasceso e, come succo di questa esperienza, resterà impresso nel vostro essere. 

Andrete incontro ad altri tipi di esperienze nelle quali non conterete più il tempo che passa, però coglierete comunque un prima e un dopo, coglierete comunque l'evoluzione, la crescita.

Accettare questo stato dimensionale anche nei suoi risvolti negativi è un segno di accettazione della Volontà divina, del Suo Progetto al quale abbiamo dato noi tutti, e ognuno di voi, la nostra adesione libera e spontanea. Pertanto, rifiutare o non accettare un percorso di esistenza, un percorso di vita è un atto di non amore verso il nostro Creatore. Quando si parla di Volontà divina, comunemente si pensa che Dio presieda ai nostri programmi, che Dio stabilisca a tavolino cosa succederà ad ogni creatura, ad ogni uomo nel cosiddetto bene-male e la fede verso “questo dio,” viene fuori dall’accettazione inconsapevole della Sua Volontà di cui non si sa proprio niente, di cui non si comprendono i fini, non si intravedono gli scopi, a che cosa è proteso questo programma, a cosa deve servire una esperienza piuttosto che un'altra. Quindi, questo tipo di accettazione delle esperienze è di natura fideistica e perciò inconsapevole.

La fede a cui, invece, noi accenniamo, cari fratelli, viene fuori dal riconoscimento, viene fuori da una conoscenza del programma - almeno per sommi gradi - che ci compete, che ci siamo accollati per un fine che non è solo personale, individuale, ma va oltre. È un fine che a volte sfugge alla comprensione perché si perde nello svolgimento delle molte vite, delle molte incarnazioni. Tuttavia, la fiducia in un Essere perfetto, in un Essere amoroso, che guida lo svolgimento dei nostri programmi e vuole sempre il nostro bene, ci fa accettare anche quella parte di programma, quell'aspetto della Verità non ancora visibile.

La conoscenza di un programma che va oltre i limiti di questa Terra, di questa dimensione, rende possibile l'accettazione di quelli che sono considerati i mali del mondo: le malattie, le disgrazie, le violenze di altri fratelli. Nel Programma più grande è compreso il programma più piccolo che è quello della Terra; ma, senza quest’ultimo, non potrebbe esistere il Programma più grande e, questo, non avrebbe senso e significato.

Vi dico qualcosa che forse vi turberà, vi spaventerà: noi tutti pensiamo di avere bisogno di Dio ma è anche Dio che ha bisogno di tutti noi. Siamo tutti edificatori del Suo Programma, costruttori e collaboratori. Questo aspetto della verità - che a molti è precluso semplicemente perché non hanno voluto ricercarlo, o si sono fermati al risaputo, all'acquisito - porta all'apertura di altri spiragli della verità come conseguenza logica. Inoltre, rende possibile l'accettazione degli aspetti meno piacevoli della vita perché ogni cosa, ogni avvenimento assume un significato, una sua ragion d'essere, perché c'è sempre uno scopo da raggiungere, più grande di quello umano.

È vero: è uno scopo, a volte lontano, se parliamo in termini di tempo e di spazio. Ma se annulliamo questi elementi e ci sentiamo immersi nell'eternità di cui siamo facenti parte, allora tutto è chiaro e limpido; ogni cosa prende il posto giusto, ogni elemento si associa a un altro elemento. È in questa tipica armonia così perfetta, che ci siamo impegnati all’unisono, abbiamo dato il nostro assenso all'opera di Dio, a creare e a  collaborare con l'opera di Dio. Anche il mondo che vi circonda - il mondo materiale - è frutto della creazione dell'uomo. Tutte le sue invenzioni, ciò che è venuto fuori dalla mente di ogni uomo e ha preso forma è frutto della creazione dell'uomo. È tutto buono, è tutto a fin di bene quello che si crea, quello che si realizza. Bisogna solo considerare l'uso che se ne vuol fare, l'intenzione, lo scopo che si vuol dare all’invenzione: per migliorare, o per appesantire la condizione degli uomini; e, comunque, anche negli aspetti negativi - tipo l'invenzione della bomba atomica – ricordatevi: c'è sempre l'elemento positivo.

Siete sempre qui, attenti e svegli, con la vostra mente, con il vostro cuore a percepire le nostre comunicazioni come se foste degli studenti bisognosi di cognizioni; ma devo dirvi che il rapporto tra voi e noi è un rapporto di transfert, di conoscenze che da voi vanno alle nostre conoscenze e viceversa.

Noi apprendiamo molto dalle vostre esperienze e dalla percezione delle vostre emozioni, che sono sempre frutto delle esperienze.

Apprendiamo molto dai vostri gradi di crescita e quindi questo dare-avere non si ferma mai e non si può quantizzare. “Perché avviene tutto questo?” qualcuno si chiede. Perché questa è la vita dello spirito: in questa maniera si manifesta e si deve svolgere, cioè ricercando sempre l'unione, la comunione che porta poi all'Unità.

Avete domande da fare, fratelli? Sono pronto a darvi le mie conoscenze.

F. chiede: “Accettando l’esistenza del tempo non si rimane invischiati nel dualismo”…..

R: Allora ti spiego, fratello. Tu sai che non puoi fare a meno, non puoi trascendere il dualismo nel quale vivi. Puoi intravedere un’altra realtà che va oltre il dualismo ma non puoi fare a meno di riconoscere che vivi immerso nel dualismo.

L’appartenenza alla Terra è un fattore importantissimo perché ti fa fare delle esperienze che non dovrai più rifare. Tu non sai che cosa ti aspetta nella prossima incarnazione, dove andrai a collocare il tuo spirito ma ti assicuro che non sarà più su questa Terra se le esperienze che hai fatto ti sono servite per progredire e produrre altri frutti. Quindi, in questa accezione, non occorrerebbe più una incarnazione su questa dimensione. Chi non capisce, chi non comprende questo tipo di esperienza, dovrà ritornare per affinare la comprensione di alcuni aspetti di ciò che non ha compreso. Quindi, il tuo impegno, il vostro impegno, fratelli, è quello di sforzarvi al massimo a recepire la realtà, l'esperienza con il massimo della comprensione perché poi farà frutto dentro di voi e non dovrà più ripetersi alla stessa maniera. Non so se sono stato chiaro. L'annullamento del tempo, l'annullamento della temporalità la puoi vivere in momenti in cui sei immerso in uno stato alterato di coscienza quando sei in una realtà che è la vera Realtà e allora ti accorgi che il tempo non è passato o è diventato eterno. Sono degli attimi, delle esperienze che potete rifare ma sono delle eccezioni. Per ora accontentati di quello che ti è dato vivere come tipo di esperienza.

Io vi saluto, fratelli. Vi lascio sempre il mio amore, la mia devozione, la mia assistenza continua. 

Addio

 

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