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Le Responsabilità Verso La Propria Vita

Le Responsabilità Verso La Propria Vita Messaggi Dalle Guide

 

Le Responsabilità Verso La Propria Vita

 

25.02.2014

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Fratelli diletti, vi porto il mio amore, il saluto della Comunità che io rappresento.

 

Nei giorni passati ci siamo soffermati a lungo, come presenza attiva nelle vicende della vostra vita, come ognuno di voi può constatare, perché poteste avere una prova in più della nostra vicinanza, della nostra presenza attiva vicino ad ognuno di voi. A volte non siete molto consapevoli di quello che vi accade, perché i fatti della vita possono apparire nella loro banalità, nella loro monotonia, e non ci si sofferma adeguatamente e in profondità sugli insegnamenti di talune vicende  o avvenimenti.

 

La sorella, che ha vissuto un'esperienza molto forte, che ha condiviso non solo con la sua famiglia, ma con tutti voi, ha preso coscienza che non esistono coincidenze, e il vissuto della vostra vita si articola, non solo, agganciandosi alla vita degli altri armoniosamente, ma quel che più conta è che lascia un segno indelebile nella vostra interiorità. Un segno indelebile che può e deve essere motivo di cambiamento, cambiamento su ciò che è stagnante, su ciò che è immobilismo. Infatti, gli avvenimenti di tutta la vita sono un fluire di emozioni, di stati d'animo e, soprattutto, un continuo succedersi, susseguirsi di apprendimenti diretti a formare la conoscenza, la consapevolezza.

 

Quando si è centrati sulla propria interiorità e sul cammino che si sta facendo, allora si avvertono chiaramente i segni della presenza del Divino, che si serve dei suoi Angeli e dei suoi Arcangeli, affinché le sue creature possano usufruire di tutte le grazie e dei benefici della Sua presenza, della Sua Essenza.

 

Come sempre accade, anche da un episodio che considerate sconvolgente, perché porta alla morte di una creatura, si ricava un aspetto, un significato di bene, che non tutti prendono in considerazione. In questo alternarsi di vita e di morte, di gioia e di dolore, si impernia tutto il vostro vissuto, perché questi elementi, apparentemente ambivalenti, una volta che si sono vissuti e compresi, possono essere trascesi. La necessità della dicotomia degli opposti salta agli occhi di chiunque; ed anche se esiste soltanto il Bene come forza, come energia dell'Universo, quando essa appare in questa doppia veste, è sempre per il vostro bene, perché si possa comprendere il vero significato nella propria e nell’altrui vita, e così poterlo superare e trascendere.

 

Pertanto, ciò che viene trasceso è perché è stato assimilato ed anche sperimentato. Nella vostra vita di ogni giorno, l'apprendimento, come per uno scolaro, procede per gradi e per comprensione, ma non procede per salti.

 

Voi parlate spesso di desideri, ma bisogna fare una distinzione anche in questo ambito, perché il desiderio, nel suo significato più ampio, si compone di tanti aspetti. Se parlate di desideri relativi alla vostra dimensione, che sono legati alla sopravvivenza, come il desidero di amare e di essere amati, o il desiderio di conoscenza, tutto questo è legittimo ed è attribuibile al grado vibratorio che ognuno di voi ha raggiunto. Pertanto, ci sono ancora desideri che devono essere realizzati, concretizzati, affinché non ve li portiate appresso come inespressi, perché poi diventano una palla al piede, quella palla al piede che non può farvi evolvere nelle altre dimensioni.

 

Ogni desiderio è legittimo se viene dal cuore e non danneggia altre persone, e se ha un suo motivo d'essere che va realizzato.

 

Il desiderio di libertà, di essere padroni della propria vita, sono anch’essi desideri legittimi e nessuno, neanche un Dio, può impedire di raggiungere questi obiettivi, anche se tutto ciò costa sacrificio, impegno e dedizione. Se poi consideriamo che ogni creatura ha una sua interiorità e si porta appresso un vissuto incarnativo esperienziale, che differisce da quello di altre creature, quello che va bene per una persona, per un Essere, non va bene per un altro fratello. Anche le esperienze che apparentemente vi accomunano, sono vissute in maniera diversa, da Essere a Essere, da creatura a creatura. Spegnere i desideri significa tarpare le ali all'essere, perché c'è una gradualità di desiderio correlato allo stato vibratorio  e alla dimensione in cui è inserito lo Spirito.

 

Nel nostro livello vibratorio, i desideri delle cose terrene, degli appagamenti che ancora sono di vostra competenza, non costituiscono motivo di cattivo nostro giudizio. Nel nostro stato vibratorio, il desiderio dell'Amore divino e della Sua vicinanza è ancora molto forte, molto sentito. Nello stare insieme tutti quanti, nello scambiarci amore, nello scambiarci energia, sentiamo la presenza di Dio, sentiamo come Dio si fa sentire attraverso i fratelli, attraverso il loro amore.

 

Voi che siete immersi in un’altra dimensione più corposa, più densa della nostra, insieme alla presenza dei vostri fratelli incarnati, avete al vostro fianco la natura, gli animali, che vi comunicano amore, vi trasfondano energia e sono al vostro servizio per amarvi, per servirvi, ma anche per essere rispettati per la loro funzione, una funzione che è di ubbidienza cieca e totale al Volere divino.

 

Nelle Leggi della natura, che apparentemente possono sembrare in contrasto l'una con l'altra, in realtà il contrasto non esiste, perché c'è ubbidienza cieca al Volere divino. Ciò non esiste tra le creature umane, che si uccidono, che si eliminano, che si azzannano, anche verbalmente, per emergere sugli altri.

 

Non è l'istinto di sopravvivenza a creare le guerre, le morti fratricide, le guerre civili, ma  soltanto i falsi valori, i falsi ideali, che niente hanno a che fare con l'amore fraterno, con la fratellanza universale.

 

Nella natura, che è considerata inferiore alla condizione umana, non esistono queste efferatezze e queste discrepanze. Anche la natura si evolve in un percorso spirituale che affianca quello degli uomini, ma è un percorso molto più lento, per questo troverete nella vostra esperienza di vita qualche animale, qualche pianta che si distingue dalle altre come intelligenza, come atto di amore e  di altruismo.

 

E’ vero che questo succede anche fra voi uomini, ma rimane sempre un fatto isolato e che non fa cronaca, non desta scalpore.

 

Io vi dico ancora che ciò che anima il vostro cuore, che lo tiene in vita, è la gioia di vivere, emozione che deve essere rinnovata continuamente, mediante tutti i vostri progetti, i vostri programmi, che vanno ridimensionati alla luce delle vere, effettive necessità e capacità personali, ma non vanno mai accantonate o ripudiate.

 

La gioia di vivere si esprime continuamente nella vostra vita anche attraverso le cose più banali, anche mediante le cose di poca importanza.

La vita, dunque, è fatta di cose importanti, ma anche di cose meno importanti che non vanno scartate, ma prese nella giusta considerazione.

 

Dunque, tutto è necessario e utile nella vostra vita, se visto dalla giusta angolazione e non come un castigo, come una sfortuna, un'accanirsi della sfortuna; ogni avvenimento è necessario per riprendere anche le redini della propria vita, se sono state lasciate o affidate ad altri, perché nessun altro può guidarvi se non il vostro Maestro interiore, nessun altro può dirvi quello che dovete fare se non la vostra voce interiore.

 

Se pensate che per il quieto vivere non bisogna ribellarsi, non bisogna riprendere in mano la propria vita, pagherete per tutto questo, prima o poi, le conseguenze della vostra quiescenza nell'avere rifiutato e ignorato un vostro diritto.

 

Tra voi c'è chi ha compreso questo mio messaggio e ne tragga le conseguenze e le conclusioni.

 

Anche se io vi esorto sempre alla pace con voi stessi e con gli altri, non dovete farvi schiacciare, non dovete soccombere a chi ha più potere su di voi, sia nell'ambito delle amicizie che della famiglia, per rispetto alla propria dignità, alla propria personalità: è una esigenza irrinunciabile!

 

Poi ognuno si comporti come vuole, però è sbagliato continuare a sentirsi vittima delle circostanze, quando ci sono le possibilità per uscire da questo circolo vizioso.

 

Se vi svegliate la mattina e non sentite questa gioia dell'esistenza, allora qualcosa nella vostra vita deve cambiare, deve trasformarsi, anche se il cambiamento porta contrasti, porta discussioni, è un cambiamento che giova, altrimenti non sentirete la vita, ma  sarete in vita come se foste morti.

 

Non potete fermare lo scorrere dell'acqua, l’acqua non si può fermare e così non si può fermare il fluire della vostra vita. Quando si ferma questo flusso succedono le malattie, succedono le disfunzioni, anche gravi.

 

Ora mi fermo per dare la possibilità di far fare domande se ce ne fosse bisogno.

 

Allora, vi saluto, fratelli.

 

 

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