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Il Sentimento Della Compassione

Il Sentimento Della Compassione A Guida Di Tutte Le Relazioni

 

Il Sentimento Della Compassione

 

10.02.2015

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Fratelli diletti, un saluto a tutti voi.

 

Tutti gli Spiriti della Comunità che vi hanno in carico, mi comunicano di fare assieme a voi un Cerchio di Luce e di guarigione, per potere allontanare dalle vostre persone quegli aspetti cosiddetti negativi che intralciano il vostro Cammino, che producono in voi tristezza e, soprattutto, sfiducia nelle forze del Cielo.

 

Con questo Cerchio di Luce, di guarigione e di Amore protettivo, noi vi assicuriamo una protezione continua, soprattutto efficace nelle situazioni in cui vi troverete. Non lasciatevi prendere dallo sconforto, non allentate quelle che sono le vostre certezze interiori, perché questi sono solo momenti di prova che attraversate ognuno in maniera diversa, ma ricordatevi che siete tutti quanti sotto questo cielo. E’ il vostro Spirito che saggia la vostra resistenza interiore, la vostra tenacia e, soprattutto, la vostra fede. Accendiamo insieme a voi un grande Fuoco, un Fuoco che non brucia il meglio che c’è intorno e dentro di voi, ma che allontana ogni pensiero cattivo, ogni invidia. È una Luce sfolgorante che parte dalla vostra testa, contorna il vostro corpo, tutti i vostri corpi, abbracciandoli e avvolgendoli. In questa maniera, voi avete uno scudo impenetrabile, impermeabile ad ogni attacco del male, anche quel male che risiede nei vostri pensieri quando vi sentite soli, abbandonati, quando vi sentite inermi, quando non pensate di avere gli strumenti per difendervi dalla malvagità umana.

 

Le vostre difese, fratelli, non possono essere le armi e neanche le parole, ma solo il pensiero positivo che deve essere ben radicato dentro di voi, il pensiero positivo che non può portare a fare del male agli altri.

 

Visualizziamo questa Luce, questo Fuoco immenso che brucia tutto quello che non vi sta a cuore, che vi disturba, che vi danneggia. È un fuoco purificatore, non è un fuoco di vendetta, perché allontana da ognuno di voi il cosiddetto male che viene trasfuso, e nell’Universo diventa Bene. È come un fuoco che diffonde fumo, un fumo che trasforma il male in bene, oltre alla negatività che vi circonda, perché voi state facendo un cammino spirituale, un cammino verso il bene. Ci sono tutti i dissidi e le contrarietà che avete con voi stessi, perché non vi accettate e non vi amate a sufficienza. Questo Fuoco-Amore che noi vi inviamo, e che sollecita il Fuoco-Amore che avete dentro, vi dà quell’apporto di contentezza, di serenità, di accettazione di voi stessi, che attualmente vi manca.

 

Se ognuno di voi guardasse meglio alla propria vita, con occhio più benevolo, con occhio più sereno, si accorgerebbe sicuramente che c’è tanto per essere contenti, per essere soddisfatti di sé. C’è chi ha la propria famiglia che lo sostiene, che lo ama, che lo cura; c’è chi ha i propri amici, i propri cari, che sono sempre disponibili all’aiuto; c’è chi ha ancora la salute, la sanità del corpo e della mente, altro elemento importantissimo, e c’è ancora tanto altro: sono certo che nessuno di voi soffre la fame, che non ha i soldi per comprarsi un vestito o un paio di scarpe. Tutto questo conta, ha un valore incommensurabile e non va sottovalutato. Non c’è nessuno di voi che non abbia un tetto sulla propria testa, che non possa soddisfare qualche piccolo capriccio, qualche spesa voluttuaria.

 

Pensate che sia poco tutto questo? Qualcuno pensa che sia niente? Rivalutate ciò che avete e guardate alla vostra vita con occhi nuovi. E poi c’è la giovinezza, l’età giovanile, che è anche un elemento prezioso perché dà la possibilità di programmare, di sperare in un futuro migliore. Anche i genitori che vivono di riflesso delle acquisizioni e dei progressi dei loro figli, sono fortunati, devono sentirsi fortunati. Quando si hanno dei figli, le gioie vengono anche di riflesso dai figli, per tutto ciò che loro conquistano con il lavoro, con lo studio.

 

La Luce che abbiamo acceso, il fuoco che stiamo alimentando, fa rinascere la gioia dentro di voi e l’accettazione serena della vita di ognuno, perché ognuno ha un proprio programma, ognuno deve fare le proprie esperienze.

 

Anche se condividete un karma collettivo, il karma della Terra di questo periodo storico, ognuno vive la propria esperienza - anche se simile all’altro - in maniera diversa, in maniera personale.

 

Voi dite: “Ma noi condividiamo tante  gioie e tanti dolori con i nostri fratelli”. E’ vero, ma non potete entrare nell’interiorità del fratello e capire quello che percepisce, quello che sente.

 

Allora, come bisogna comportarsi vivendo in seno ad una società così poliedrica, così multiforme, così eterogenea? Il nostro consiglio è quello di usare sempre il sentimento della compassione piuttosto che quello del giudizio. È vero anche che, a volte, bisogna allontanarsi fisicamente da elementi della società, o del proprio entourage, con cui non si può andare d’accordo, ma la compassione deve essere applicata, deve essere la guida di tutte le vostre relazioni sociali, nell’ambito della famiglia e nell’ambito dei gruppi che frequentate.

 

Voglio spiegare, per chi è nuovo ai nostri colloqui, cosa intendiamo per compassione. Non scambiate la compassione per pietà, ma piuttosto fermatevi all’etimologia latina che significa ”soffro con te”, “gioisco con te”, “sono con te”, anche nella disgrazia, anche nell’errore, io sento che mi sei fratello, che non ti rinnego, che non ti odio, che capisco il tuo errore e continuo ad amarti, anche da lontano.

 

Quindi, la compassione dissipa ogni desiderio di vendetta, ogni ristagno di rancore. E se qualcuno pensa che si ha diritto alla giustizia per un torto subito, la giustizia va amministrata dai vostri tribunali, ma non è la giustizia divina a cui voi potreste appellarvi; e anche la giustizia umana va accompagnata senza rancore e risentimento. Questo perché - fratelli - il rancore e il risentimento impediscono il perdono, e per liberarsi da questi pesi enormi, che sono l’odio e il rancore, bisogna fare di tutto per avvicinarsi al perdono, capire il perdono e farlo proprio. Ma anche il perdono richiede un percorso, richiede un lavoro con se stessi assai laborioso, e se prima non si prova la compassione non si può arrivare al perdono.

 

Noi non siamo dei maestri che vogliamo indicarvi delle strade brevi, delle scorciatoie per raggiungere la vostra consapevolezza, la consapevolezza piena; siamo solo dei fratelli che hanno trasceso, quasi totalmente, le vostre stesse vicissitudini, le vostre emozioni, e avendole vissute sulla nostra pelle con gioie e dolori, le abbiamo annullate, le abbiamo lasciate alle spalle, ma non per questo sono state dimenticate. Nel nostro curriculum spirituale sono sempre presenti, ma come una vittoria che abbiamo raggiunto, un superamento che significa vittoria.

 

Noi possiamo sempre guardare nel nostro curriculum spirituale e vedere se c’è ancora qualcosa su cui dobbiamo impegnarci, qualche elemento che abbiamo trascurato, e per questo ci impegniamo.

 

Noi vi suggeriamo di fare altrettanto, fratelli, dando uno sguardo più attento alla vostra vita, alle vostre emozioni, se c’è qualcosa che avete trascurato, a cui non avete dato importanza, va riproposto alla luce della vostra coscienza, alla luce dell’Amore divino che vi fa da guida.

 

Precedentemente, vi abbiamo sollecitato a modificare qualche aspetto del vostro carattere, a lasciarvi dietro qualche elemento intrusivo nella bellezza della vostra anima, che aveva a che fare con l’orgoglio, o con altri elementi che offuscano attualmente il vostro pensiero, la limpidezza del vostro pensiero e, quindi, delle vostre azioni. Quel perbenismo è difficile da sradicare, fa da blocco alla vostra evoluzione: pensate ancora di dovere dare delle risposte alla società! Ma chi è la società? La società siete voi stessi, e le risposte le dovete dare solo a voi stessi. Se siete contenti di voi stessi, il mondo che vi sta attorno sentirà questa contentezza, e la trasmetterete agli altri; ma se siete scontenti, trasmetterete questa scontentezza.

 

Ricordatevi di quegli specchi di cui abbiamo parlato tempo fa, fate ogni giorno questo esperimento, porterà un miglioramento nella vostra vita.

 

Guardatevi allo specchio e dite a voi stessi: “Io sono meraviglioso - sono un essere meraviglioso - sono una scintilla di Dio - io sono Amore e trasfondo amore - anche nella mia imperfezione umana so di essere perfetto, come perfetto è Dio che mi ha dato la vita - Io sono Luce - e tutto quello che faccio è sempre per il mio bene e per il bene degli altri - Io mi amo, perché Dio è in me e io amo Dio, così come amo il mio prossimo”.

 

Non pensate all’aspetto fisico, pensate a questa immagine interiore di voi stessi, ed in poco tempo vedrete la Luce attorno alla vostra testa quando vi specchiate nello specchio; vedrete la Luce con tutte le sue sfumature cromatiche, come effetto dei vostri pensieri e dei vostri convincimenti interiori. Ma se vi alzate di malumore e dite: “Quanto sono brutto, quanto sono sfortunato, quanto sono vecchio”, avete rovinato la vostra giornata, vi siete dati la zappa sui piedi.

 

Fate questo esercizio quotidianamente, e vedrete dei grandi cambiamenti dentro e attorno a voi, cioè a dire nel rapporto con voi stessi e come si comporteranno gli altri, i vostri familiari, i vostri amici, accettandovi, dandovi manifestazione di fiducia, di affetto, di amicizia.

 

Come sempre, vogliamo il vostro bene, la vostra felicità. Che voi possiate costruire ogni giorno la vostra vita all’insegna del benessere, della salute fisica, ma ricordatevi sempre che siete voi e soltanto voi gli artefici del vostro destino, nel cosiddetto bene e nel cosiddetto male.

 

Ora mi fermo, perché possiate fare delle domande, nel caso ce ne fosse bisogno. Siamo qui pronti ad aiutarvi, ad illuminarmi nell’oscurità della vostra vita.

 

Allora, io vado. Addio, fratelli.

 

Il Sentimento Della Compassione A Guida Di Tutte Le Relazioni è il Messaggio delle Guide Angeliche

 

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