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Bisogni primari e secondari

Bisogni primari e secondari dell’essere umano

 

Bisogni primari e secondari

 

17.12.2021

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Fratelli diletti, fratelli cari, vi porto la luce del mio Spirito; alla luce, come sempre, si accompagna l’Amore, l’Amore Universale, quello che ci unisce in tutte le dimensioni, in tutti gli stati dell’essere; è vero che per molti di voi, il mio regalo, la mia offerta, può sembrare cosa di poco conto, quando si vive sotto la pressione di una dimensione che fa risaltare soltanto i bisogni corporali, i bisogni da realizzare a breve termine, mentre la costituente dell’essere umano è ben altra cosa!; a chi vive su questa dimensione terrena e non ha, ancora, spiccato il volo, non ha il desiderio di conoscere la propria vera costituzione, il mio regalo può sembrare inutile, per le esigenze di ogni creatura; io vi esorto, fratelli, a una visione omogenea e unitaria della costituente umana, nella quale si possono riscontrare quali sono i desideri da esaudire, da legittimare, per potere vivere in pace, in serenità.

 

Dopo aver soddisfatto i bisogni primari, bisogna dare libera esecuzione a quei bisogni, anch’essi legittimi e interiori, che nutrono l’anima, necessari per poter vivere in pace con gli altri, con i propri familiari, con i propri amici, e così dividere le ore liete di svago, di serenità.

 

Ci sono altri bisogni che rientrano sempre nella sfera della costituzione umana, che possono sembrare negletti, non sufficientemente supportati, mi riferisco ai corpi sottili, a cui sempre abbiamo dato un risalto, una connotazione necessaria per raggiungere gli obiettivi di salute, di prosperità, di benessere individuale e poi collettivo; questi corpi sottili hanno bisogno di essere nutriti sufficientemente e poi dalla volontà di ognuno di voi, gestiti con intelligenza, pazienza e discernimento.

 

Nel quotidiano, avviene spesso che sono messi da parte, se prende il sopravvento il corpo istintivo è perché ancora l’umanità si dibatte nella sofferenza, come prodotto soprattutto della violenza, del disamore, della mancanza di fraternità, che si appalesa in ogni attimo dell’esistenza; i nostri fratelli umani hanno dato poco riscontro, poca vitalità a quella parte di corpi sottili che danno veramente la giusta connotazione all’esistenza incarnativa, se sono ben equilibrati, producono quell’accettazione serena del vivere, anche di quegli aspetti non sufficientemente gradevoli, a volte anche sgradevoli, come quelli che vivete in questo momento.

 

Cari fratelli, molti di voi si sentono tagliati fuori dal desiderio di libertà completa, libertà piena, perché i vostri governanti vi hanno imposto delle limitazioni che sono illegittime e in contrasto con l’essenza stessa della vita, il desiderio di libertà, di indipendenza risiede in ogni cuore dei nostri fratelli umani; le limitazioni, che procurano sempre disagio interiore, rabbia e a volte anche desiderio di vendetta, devono essere gestite nel migliore dei modi, per non danneggiare la vostra salute, il vostro desiderio di pace e di serenità; la gestione è affidata a voi stessi, quando si è in grado di equilibrare tutti i settori della vostra vita, allora si può benissimo accettare le limitazioni senza sentirsi vittime del destino, vittime della supremazia degli altri.

 

Non è l’accettazione di chi non vuole combattere o di chi accetta la schiavitù, piuttosto è una libertà massima, interiore, che va coltivata continuamente attraverso i vostri corpi sottili, preposti a fare il bello e il buono della vostra vita; se io mi attardo ancora su questo argomento, è perché lo riconosco importante e determinante per il vostro equilibrio.

 

Immaginate di stare su una carrozza tirata da molti cavalli che, se non ben guidati da persona esperta, possono andare ognuno per conto loro, senza seguire un percorso rettilineo, una direttiva univoca, allora fratelli, quando vi fate cogliere dalla tristezza massima, dal rancore, dal risentimento, perché aspetti della vostra vita vengono mortificati e asserviti all’autorità degli altri, non state guidando il vostro corpo con equilibrio, essendo preda dello sconforto.

 

Nei momenti in cui non riuscite ad accettare malattie e sofferenze, sia per i vostri fratelli, che per voi stessi, e vi lasciate prendere dall’angoscia, dallo sconforto, è come se uno o più cavalli della carrozza, andassero per i fatti loro e non vi accompagnassero verso un luogo sicuro; tenere a bada questi elementi meravigliosi e indispensabili della vostra vita è importantissimo, se, a volte, non riuscite o non potete farlo da soli, chiedete il nostro aiuto e mediante la preghiera potrete riproporre dentro di voi l’equilibrio giusto, necessario per continuare a vivere in pace con voi stessi, ed ugualmente con gli altri, soprattutto senza alterare lo stato di salute e di benessere del vostro organismo.

 

È un discorso che va fatto ad ognuno di voi, singolarmente e collettivamente, viene riproposto non come rimprovero, ma come gesto amoroso, necessario per impostare la propria esistenza su una direttiva più equilibrata, più corretta, ricordatevi che ogni malanno del corpo o dell’anima è la diretta conseguenza del non seguire quella corrente che orienta la vostra vita in una direttiva, e a volte vi mette in condizione di uscire fuori da essa e affrontare dei percorsi alternativi senza sbocco alcuno.

 

Noi vorremmo che i nostri fratelli umani potessero vivere in accordo continuo con il prossimo, ma soprattutto con se stessi; il rapporto con se stessi risulta sempre così difficile, così impegnativo, perché ancora non si conosce la propria interiorità; voi dite “io conosco me stesso, la mia personalità, il mio modo d’essere, il mio carattere”, ebbene questi sono elementi acquisiti nel processo di socializzazione, di educazione, ma l’interiorità vera di ognuno di noi è qualcosa, a volte, di sconosciuto.

 

Perché tutto questo?, perché si desidera, soprattutto e sempre, l’accettazione di sé, da parte degli altri; io voglio che gli altri mi accettino e mi amino per come loro vorrebbero, quindi creo un’immagine non vera di me stesso, un’immagine costruita secondo gli assiomi, i parametri che la società impone; se invece mi facessi conoscere così come realmente sono, cioè con pregi e difetti, non potrei essere accettato, non potrei essere amato, dimenticando la mia natura speciale, il retaggio divino che devo offrire agli altri, senza essere criticato o giudicato.

 

La conoscenza interiore di ognuno di noi è un percorso critico e difficile, ma deve essere sempre seguito e portato avanti, perché fratelli, se non si accetta se stessi, non si accettano gli altri, è una proprietà transitiva indispensabile, indissolubile, l’accettazione di se stessi è un passo importantissimo, non va mai messo da parte, perché porta ad arricchire di ulteriori aspetti anche la personalità fisica, cosi da poter essere fieri di se stessi, accettati e amati.

 

Sappiamo che è un discorso molto impegnativo, ma necessario, perché altrimenti si portano appresso infiniti sensi di colpa, sensi di imperfezione e di limiti della vostra personalità spirituale, non è un esame di coscienza per andare a spulciare i propri errori, le proprie colpe, i propri limiti, ma vedersi al naturale così come ci ha fatto il Creatore; occorre riproporre l’immagine originale, bella, meravigliosa che è andata a poco a poco sfocandosi e diminuendo d’intensità, perché la personalità fisica si è sovrapposta e l’ha schiacciata; nei momenti di meditazione, di preghiera, la vostra vera natura, quella spirituale, inattaccabile, si ripresenta e allora ci si assolve da ogni peccato, da ogni errore, da ogni inefficienza, ci si accetta per come si è, per come si è stati anche nel passato, tutto il vissuto dell’infanzia e di tutti i tempi della vostra vita, sono rivisti sotto una luce diversa, senza censura, senza discriminazione da parte della mente, quando si sa che la vostra prima nemica è la mente e non il vostro prossimo.

 

Come spesso accade, senza che ve ne rendiate conto, quello che avete dentro e che vi propone la mente viene poi proiettato sugli altri e così l'altro diventa poi un nemico, diventa il censore, il discriminatore di ognuno di voi; il lavoro più importante per la pace propria e di tutto il mondo, dovrà essere fatto sulla propria interiorità, poi allargato alla propria famiglia, alla cerchia dei propri amici, del proprio entourage.

 

Questo lavoro spesso viene saltato, volutamente ignorato, con tutte le conseguenze di cui ognuno vede i risultati spiacevoli, come il disagio del vivere, l’infelicità costante, il sentirsi non accetti, il sentirsi diversi dagli altri; è vero sottolineare, che ogni spirito incarnato porta con sé una peculiarità che lo distinguerà sempre in tutte le incarnazioni, in tutti gli stati dell’essere che lo accoglieranno e gli permetteranno di continuare a vivere in maniera specifica; il tocco divino è quello che ci accomuna, l’eredità divina ci fa sentire fratelli, ci rende simili in tanti aspetti del vivere, in tanti momenti di questa esistenza.

 

La ricerca della propria identità dovrebbe essere alla base di ogni percorso spirituale, di qualsiasi religione e come primo passo di ogni ricerca, ma spesso è ignorata; altro elemento disatteso è la ricerca di Dio dentro se stessi, perché conoscendo se stessi si trova anche Dio, anziché cercarlo fuori, in una chiesa, in un tempio; cercarlo e trovarlo dentro di sé, in ogni momento della propria vita, è quanto di meglio si possa fare; il motivo per cui, spesso, non si sente la Sua presenza, è perché la mente porta fuori strada e non ci permette di tenere una direttiva comune, tuttavia l’impronta divina è sempre con noi.

 

Le preghiere che spesso accompagnano le vostre ricorrenze, il Natale, la Pasqua, non hanno un tempo preciso, possono essere sempre espresse anche con pochissime parole; il nostro Creatore sente ogni nostro pensiero, così come noi sentiamo telepaticamente quali sono le vostre perplessità, i vostri dubbi e anche le vostre necessità; il Padre Nostro, provvede sempre a soddisfare le esigenze dei suoi figli, quando sono necessarie, utili per il benessere della vostra esistenza; ma ricordate che il primo approccio, il primo momento per cercare la soddisfazione delle vostre necessità, deve partire da voi stessi nel saper formulare i desideri, i legittimi desideri.

 

La mente deve essere in comunione con il cuore nel sentire la richiesta come bisogno legittimo, necessario e indispensabile, che non serva solo a noi stessi, ma che abbia una ripercussione collettiva; non dimenticate fratelli che, se la Provvidenza dispensa i suoi doni, siete anche voi artefici di tutto il vostro benessere, di tutti i desideri, come i collaboratori della Provvidenza.

 

Quando vi sentite privi di forze, quando non vi sentite capaci di attirare su di voi il benessere e la soddisfazione legittima, allora sembra che la Provvidenza si allontani; il connubio tra la vostra forza di volontà e l’Amore di Dio deve essere sempre all’unisono; notiamo che non è facile poter attuare una assonanza vibratoria tra le energie dell’Universo e tutti i vostri desideri, i vostri bisogni, non è facile ma non è neanche impossibile, continuate a chiedere con il cuore e non con la mente; tutto viene dato sempre per il vostro bene; a volte questo bene è celato, lontano, non è ben leggibile e allora si dispensa un bene più immediato; l’Universo sa cosa è giusto per ognuno di voi e questo pensiero deve sempre accompagnare le vostre richieste.

 

Ora che si avvicinano le feste, la ricorrenza della nascita del Creatore, sembra che l’ umanità si risvegli verso una collaborazione tra i popoli, tra i vari individui e tra i familiari; è sempre un momento che non dura, passate le feste tutto ritorna come prima, perché il risveglio dei nostri fratelli procede con lentezza, il risveglio momentaneo non dura nel tempo e nella giusta direzione; voi che mi ascoltate con diligenza, con impegno, con disponibilità massima, continuate a perpetuare questo particolare risveglio anche dopo le feste e le ricorrenze natalizie, continuate ad amarvi e a rispettarvi come vi detta il cuore, il vostro Maestro interiore; lasciate fuori di voi, fuori dalla vostra cerchia il disagio di tutti gli altri, di quelli che sono ancora nel sonno profondo, nell’inconsapevolezza del disamore.

 

Addio Fratelli vi lascio il mio amore.

 

Bisogni primari e secondari dell’essere umano è il messaggio delle Guide Angeliche

 

 

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