Le Parole degli Angeli
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Premorte

Nell'aldilà ci riconosceremo

Nell'aldilà ci riconosceremo esperienze

 

Nell'aldilà ci riconosceremo : avevo una figlia di quattro anni e un figlio di tre anni ed ero incinta di tre mesi, quando quel giorno ho iniziato a sanguinare; mio marito mi ha portato immediatamente dal medico che mi disse che stavo perdendo il bambino e stavo sanguinando troppo; non riuscì a fermare l'emorragia così mi misero in un'ambulanza e mi mandarono all'ospedale, anche in ambulanza cercarono di fermare l'emorragia ma non ci riuscirono; ricordo che l'infermiere disse che stava perdendo la mia pressione e il battito, quando hanno aperto le porte dell'ambulanza per portarmi in ospedale, avevo perso così tanto sangue che usciva dal pavimento dell'ambulanza come una cascata lenta.

 

In quel momento ho notato che stavo guardando me stessa, ho visto tutto quello che stava succedendo ma da sopra di me stessa, fuori da me stessa, come se stessi galleggiando. Non c'era il senso del dolore, del freddo, del caldo o della paura, né la vera sensazione di essere viva o morta ... li ho visti spingermi molto velocemente in ospedale e mettermi su una barella ... urlavano "Chiamate il medico, non abbiamo il polso". Il dottore venne e mi guardò, fece alcune cose su di me e poi disse "Non posso fare più niente per lei, portatela su".

 

Mi portarono di corsa lungo un corridoio fino all'ascensore e io stavo galleggiando sopra a tutta questa scena e pensavo "Aspettate, mio marito non è qui ... sto bene ... cosa state facendo ragazzi? .."

 

Siamo saliti in ascensore e abbiamo raggiunto un piano, poi mi hanno portato in una piccola stanza ... un altro dottore entrò e mi sollevò le gambe; c'era chi mi tagliava i vestiti, un altro preparava una flebo poi il dottore disse "Basta! Se ne è andata e l'unica ragione per cui ha smesso di sanguinare è che non ha più sangue."

 

Penso sia stato in quel momento che ho capito che ero morta.

 

Tutti lasciarono la stanza, mi coprirono e dissero a un'infermiere di chiamare l'obitorio.

 

Scese il silenzio ... e in quel silenzio udii canti di uccelli e risate silenziose ... tutto era così surreale .... sentii parlare i miei fratelli, erano morti alcuni anni prima, ma non riuscivo a capire cosa stavano dicendo, sapevo solo di aver riconosciuto le loro voci. Mi voltai e li vidi, ma ancora non riuscivo a capire cosa stessero dicendo ... in me non c'era tristezza, nessuna preoccupazione, nessun rimpianto al pensiero che stavo lasciando i miei figli e mio marito ... poi mi sono girata e mi sono vista su quel letto, con il sangue dappertutto.

 

C'era una giovane infermiera che stava parlando al mio corpo su quel letto e stava dicendo "Cercherò di salvarti, se non funziona, oh, bene, ci avrò provato!" Ha appeso una sacca di sangue alla flebo, mi ha messo lo strumento per misurare la pressione e ha iniziato a mandarmi il sangue in circolo.

 

Ricordo di aver provato a urlarle contro, ho provato a dirle "Stop! Per favore fermati! Non voglio tornare! Ho lottato nella vita per molto tempo, i miei figli sono stati la mia vita e neanche mio marito potrebbe amare e prendersi cura per bene di miei figli, ma ora so che Dio si prenderà cura di loro ... ".

 

Ad ogni modo, questa infermiera mi ha messo in circolo una sacca di sangue e ne ha iniziata una nuova.

 

Mi sono voltata per andare dai miei fratelli  e fu allora che sentii un'altra voce, una voce che non avevo mai sentito, così calda, che ti circondava, ti toccava, era amore ... mi stava dicendo che non era il mio momento ... ero in ginocchio e toccavo la sua veste ... se l'amore avesse un profumo era così, così puro ... non ho alzato lo sguardo ... era come se non potessi alzare lo sguardo ... dissi "Non voglio tornare indietro!"... ho supplicato ... è in quel momento che ho iniziato a capire le parole dei miei fratelli ... dissero "Vieni qui, sorella" ... ricordo che non volevo lasciar andare l'orlo della veste di Dio .... il mio fratello maggiore mi ha preso la mano ... ho guardato me stessa su quel letto ... guardai l'altro mio fratello, il mio gemello, e lui mi disse "Hanno bisogno di te, vai".

 

In quel momento ero di nuovo nel mio corpo e con forti dolori al petto ... cercai di togliermi la flebo perché pensavo che mi stesse dando il sangue sbagliato ... l'infermiera fece un salto all'indietro e disse "Sei viva!" ... ed io ho risposto "Sì e toglimi questo sangue dal braccio, mi sta uccidendo". Mi fermò e urlò fuori dalla porta perchè il medico arrivasse immediatamente e il medico arrivò all'istante.

 

Solo dopo tre ore avvisarono mio marito, a cui avevano detto che ero morta, che in realtà ero viva ... e a me hanno detto che in realtà non sono mai morta .... ma poco importa questo ora.

 

Dopo questa esperienza comunque ho cercato di vivere ogni giorno al meglio, ho cercato di amare di più, di godermi di più i tanti momenti della vita e la mia fede è diventata sicuramente più chiara.

 

Nell'aldilà ci riconosceremo esperienze testimonianze di Susanna

 

 

 

Nell'aldilà ci riconosceremo esperienze

 

Nell'aldilà ci riconosceremo

 

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